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TIFOSI PROTAGONISTI: “Salerno perchè?”

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Il calcio, in generale, per chi lo vive in modo sano equivale a passione, amore, attaccamento alla propria terra. E’ sinonimo di aggregazione, svago, amicizia ed è il punto di incontro tra generazioni che, in altri luoghi, forse non si incrocerebbero nemmeno.

Noi giovani abbiamo ereditato, per la gran parte, la passione per la Nocerina da fratelli, genitori, nonni. E allora ti ritrovi a pensare che entrare al San Francesco ti fa sentire a casa, abbracciare tuo padre quando la Nocerina segna è un’emozione infinita, vedere gioire persone di qualsiasi età ti riempie il cuore. Te lo riempie in un modo particolare, quel modo che non riesci a spiegare a chi, contrariamente a te, non pensa che quei due colori, messi insieme, siano i più belli del mondo.

E quando vedi un bambino allo stadio pensi a quando bambino lo eri tu, cerchi di ricordare quello che pensavi quando vedevi mamma preparare affannosamente il pranzo della domenica, perchè si doveva fare presto, si doveva andare allo stadio.

Tra le cose che ricordo di quando era bambina, una mi è nitida…la rivalità con la Salernitana!

Alla vigilia di questo derby ho cercato di raccogliere qua e là i pensieri di qualche tifoso, giovani e meno giovani, pensando di riportarveli per condividere con voi quanto mi è stato trasmesso, magari strappandovi un sorriso in questo momento che è stato reso teso come una corda di violino. Ho chiesto “Salerno perchè?”

“Perchè si sono sempre sentiti superiori e invece la loro è la storia di una squadra di Serie C con qualche puntata in B e un miracolo firmato da un imprenditore napoletano. Perchè si lamentano che ad Avellino, Benevento, Napoli e Caserta tifano tutti per la squadra del capoluogo. Perchè pensano di essere i rivali del Napoli ed invece hanno meno di un terzo delle presenze dell’Avellino in Serie A. Perchè quando a Nocera abbiamo cominciato a giocare a calcio a Salerno al massimo si parlava di pesca a strascino. Perchè a dieci anni mi sono dovuto cimentare con il simpatico gioco dello “schiva il vaso dei fiori”, perchè ogni volta che ci hanno potuto danneggiare lo hanno fatto, perchè hanno sostituito Renzi alla fine del primo tempo di Salernitana-Brindisi. Perchè quando sono tornati in B dopo quasi trent’anni di calcio la prima cosa che hanno detto è stata “Finalmente non facciamo più le trasferte col 4″, io quando sono andato in Serie B la prima cosa che ho pensato è che avrei giocato con il Torino e la Sampdoria. Perchè è stato ingiustamente annullato il gol di Fabio Capone”.

“Perchè dicevano che avevamo fatto ridere in serie B, io l’ultima di campionato sono stato a Pescara ancora con la speranza di farcela mentre il record dello squadra con il minor numero di punti conseguiti in tutti i campionati di B competeva a loro”.

Qualcun’altro ha detto…”Perchè quella vittoria del brindisi griderà sempre vendetta, Caino contro Abele, perchè noi non siamo e non saremo mai salernitani…”

” Perchè devo vendicare la 1100 di mio zio che mi portò a Salerno di nascosto da mio padre”.

“Perché anche io ho il fotogramma del gol di Campilongo….fece gol con un tiro da quaranta metri….avrò avuto al massimo 5 anni”.

“Perchè quel pomeriggio in cui con la pittura sulla strada fuori casa mia insieme ad altri amici scrivemmo “SALERNO SEI GANZISSIMA” a caratteri cubitali sul manto stradale all’altezza del balcone di una famiglia di tifosi della Salernitana che volevano denunciarci, tutto sommato lo ricordo ancora come uno dei giorni più belli della mia adolescenza”.

“Perchè quel Salernitana-Brindisi non se n’è mai sceso. Io ero fuori al Vestuti quella domenica insieme a mio fratello. Speravamo in un gol della Salernitana ma arrivò il boato dei tifosi brindisini, seguito da un coro congiunto delle due curve “Nocera vaff ….”. Poi aprirono i cancelli per gli ultimi minuti ed entrammo in tribuna e vidi la curva sud salernitana che cantava allegramente cori contro di noi mentre la propria squadra perdeva in casa e un anziano della tribuna schifato, un vero tifoso granata, abbandonò lo stadio. Ho esultato al gol di Ganz e alla loro retrocessione dalla A e anche oggi… Preferirei vedere il Benevento in B ma non loro!”

Qualcuno mi ha semplicemente detto: “Perchè nella vita è così, bisogna non aver stima per qualcuno o qualcosa…io ho scelto loro!”

“Perchè quando il salernitano vi dice ‘il mio derby è con Avellino o Napoli’ devi rispondergli che se è così perche nella tua storia hai giocato 24 partite contro il Napoli, 30 contro l’Avellino e ben 46 invece contro di NOI?”

“Perchè non dimenticherò mai quella partita giocata al Vestuti e persa in malo modo arbitrata da un tal Luci di Firenze che, nonostante la recinzione dei distinti divelta, fece disputare l’incontro con le rassicurazoni dei capi tifosi e di qualche cumpariello! Nè dimenticherò il trattamento ricevuto dai balconi dei palazzi vicini; nè dimenticherò il piacere di distribuire all’Università, nell’anno della promozione in B, i biglietti C1AO B ai tifosi granata! Nè dimenticherò il loro rosicare perchè il nostro capitano nonchè bandiera di sempre era uno di Salerno; nè dimenticherò quanto erano ossessionati al punto da incitare la Pro Salerno contro di noi per non averci in C contro di loro; perchè la loro antisportività nella partita contro il Brindisi mi trasformò, per cui da allora esulto ad ogni loro sconfitta e retrocessione come quando Marulla li silurò in una afosa giornata di giugno ed io feci tanti salti di gioia che il signore del piano di sotto salì sopra pensando che fosse successo qualcosa”.

“Semplicemente perchè il mio primo fotogramma di Nocerina è un tiro centrale da lontanissimo di Campilongo sul quale il mio portiere si addormenta facendolo entrare nella porta lato ristorante. E’ da allora che aspetto la salernitana”.

“Perché mi hanno raccontato di Salernitana-Brindisi”.

“Perché a otto anni mi concentro su rai uno sperando in un gol del Cosenza che arriva dopo quasi due ore. E dopo vado a festeggiare con i soliti amici”.

“Perchè qualche tempo dopo mi ritrovo un giovedi al San Francesco insieme a duemila persone in tribuna, una tribuna quasi vuota per le partite di campionato, per un’insignificante amichevole infrasettimanale tra una squadra di C1 e una di Eccellenza…e al gol dell’1-6 mio padre mi invita ad esultare”.

“Perché aspetto questa partita da ventisei anni e ora mi brucia perchè è arrivata nell’anno sbagliato”.

Il calcio è questo…è un ricordo, è un viaggio con gli amici, è l’imprimersi nella memoria qualcosa di indelebile. E’ la voglia di rifarsi, “di vendicarsi”. E sapete come volevamo “vendicarci”? Semplicemente cantando per 90 minuti, sostenendo i nostri colori, abbracciando i nostri fratelli, incitando quei ragazzi che indossano la maglia rossonera. Solo così si aveva intenzione di andare TUTTI A SALERNO.

Non siamo solo il marcio, noi siamo tanto altro, NOI SIAMO LA NOCERINA!!!

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Tiziana Apicella, ForzaNocerina.it

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