LA LEGA PRO apre all’azionariato popolare










La Lega Pro apre alle società partecipate dai tifosi. Dopo la serie B guidata da Andrea Abodi, è la terza divisione italiana, a breve oggetto di una profonda trasformazione, ad aprire il dialogo nei confronti delle realtà calcistiche dove i tifosi sono presenti nella compagine sociale. La conferma arriva da un incontro tenutosi nei giorni scorsi a San Benedetto del Tronto in occasione di un appuntamento organizzato da “Noi Samb”.
Ghirelli è intervenuto per ribadire ancora una volta l’attenzione della Lega Pro verso i supporters trust, considerati una delle opportunità da cogliere sulla via della revisione del mondo del calcio. Sollecitato da Gianluca Greco, rappresentante di TARAS, trust del Taranto calcio, Ghirelli ha confermato che è intenzione della Lega riconoscere alle società partecipate dai tifosi, agevolazioni anche dal punto di vista dei contributi, ad esempio per la ristrutturazione di impianti o dei settori giovanili, un’attività che a Taranto è seguita proprio da Taras.
Segnali di disponibilità anche nei confronti di chi ha avviato percorsi di responsabilizzazione e di coinvolgimento nelle politiche di sicurezza negli impianti sportivi, soprattutto alla luce dalle molto prossime novità provenienti dalla chiusura dei lavori della famosa Task Force sul calcio organizzata dal governo Letta.
“Nel 1992 la Germania aveva un calcio che viveva un situazione particolarmente negativa, non solo connotata dalla violenza – ha dichiarato il diretto re della Lega – ma anche in crisi economico-finanziaria. I club scelsero di andare verso i Trust dei tifosi e con questa formula ruppero l’incomunicabilità e la violenza fu debellata. L’azionariato popolare fece confluire risorse finanziarie contribuendo a superare la crisi e ad avviare un gigantesco processo di innovazione, ad iniziare dagli stadi”
“Noi della Lega Pro vogliamo, concretamente, recuperare il tempo perso – ha concluso Ghirelli – e i nostri club sono pronti per la svolta. E noi siamo pronti ad accompagnarli come una moderna Confindustria del calcio. Ci piacerebbe avere nella prossima Lega Pro 60 società partecipate dai tifosi, quest’ anno abbiamo solo il Sud Tirol”.
fonte: www.gazzettalucchese.it