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NOCERINA: cronaca di un derby mai disputato

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Eccoci qui, un girone dopo, 16 partite dopo, di cui solamente la metà disputate sul campo, le restanti otto, “partecipate” nell’umiliazione più totale, con l’assegnazione di un doloroso 0-3 a tavolino all’avversario di turno. L’antagonista della giornata appena trascorsa, sarebbe dovuta essere, la Salernitana, la squadra contro la quale il 10 novembre dello scorso anno successe quel che successe e le cui conseguenze hanno fatto piombare in un colpo solo Nocera e la Nocerina negli inferi del calcio.

Quattro mesi dopo, di cui quasi due con la consapevolezza di aver perso per un bel po’ il calcio professionistico a Nocera, nulla è cambiato nel calcio dei potenti, si continua con le curve chiuse, con le accuse infamanti, con i toni sempre sopra le righe, di tutti quelli che continuano a prendere e a prendersi troppo seriamente, dimenticando che quello che stanno facendo o che fanno può essere si un lavoro, ma è pur sempre legato ad uno sport che sebbene stia affogando nell’arroganza dei soldi, resta perpetuamente un gioco, un’essenza che richiede lealtà e rispetto, a tutti i livelli.

Il ciclone Nocerina, non ha insegnato nulla, niente di niente, rendendo l’intera vicenda ancora più grottesca, rinforzando la consapevolezza che neppure il sacrificio della propria amata è servito a salvare un sistema per lo più marcio e poco attendibile. Ed allora via libera a striscioni che invocano la morte o che offendono la memoria dei defunti, via libera a situazioni che vanno dal tragicomico al ridicolo, il marcio del calcio per taluni individui è stato fatto fuori eliminando la Nocerina, ma la drammatica verità è che cosi non è stato.

Con fisso nella mente il silenzio sempre più assordante di un San Francesco oramai deserto, il tifoso rossonero, continua a sentirsi depredato, assaltato e derubato di quella che era stata la passione inculcatagli dal padre, dal fratello maggiore, dallo zio, dal nonno, un sentimento tramandato da generazioni, signori questo è il calcio, pardon, questo era il calcio…

Fabio Vicidomini, ForzaNocerina.it

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