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Il roccioso ANGELO DERUGGIERO: “A Salerno si è peccato di inesperienza”

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Sguardo da duro, grinta da vendere, malizia e furbizia nonché il saper sbrogliare anche situazioni non facili, sono solo alcune delle caratteristiche di Angelo Deruggiero, difensore dei molossi targati Del Neri. Un biennio ricco di soddisfazioni nonostante l’addio anticipato rispetto alla naturale scadenza del contratto: “A Nocera sarei rimasto per tanti anni, purtroppo ebbi problemi con la subentrante proprietà e fui ceduto alla Turris, ma i molossi sono rimasti nel mio cuore”.

A Nocera per due stagioni, dal ’95 al ’97 che ricordi hai di quel biennio in rossonero?

«Giunsi a Nocera voluto da mister Del Neri, arrivavo dal Matera insieme al portiere Bruno, e nonostante l’anno precedente fossimo stati gli antagonisti dei rossoneri per tutto il campionato venimmo accolti molto bene. Le due stagioni in rossonero furono entrambe esaltanti sebbene in una si lottò per la B e nell’altra per non retrocedere».

Senza dimenticare le emozioni della Coppa Italia…

«Eh si! Arrivammo al terzo turno, noi ultimi in serie C1 eliminammo due squadre di serie A, prima il Piacenza e poi il Perugia, poi arrivò la Juve e fu uno spettacolo».

Nella gara di andata al Partenio beccasti anche un rosso insieme a Torricelli…

«Sono stato sempre sanguigno ed in campo ho sempre dato il massimo a volte eccedendo in irruenza, ma finita la partita, amici come prima».

Il tuo “furore agonistico” fece breccia nel cuore dei supporters rossoneri…

«Ho sempre vissuto il calcio in maniera viscerale, e quando non vincevo stavo veramente male. Ti racconto un aneddoto che accadde in un derby col Savoia: era appena finito il primo tempo, ebbene sentivo cosi tanto quella gara che non avrei voluto fare l’intervallo tra primo e secondo tempo, infatti non rientrai negli spogliatoi. Ricordo che i miei compagni di squadra e l’allenatore vennero fuori a chiamarmi ma io ero troppo nervoso e non vedevo l’ora di ricominciare a giocare, mi presero per pazzo».

Angelo avrai senz’altro seguito le ultime vicende occorse alla Nocerina cosa ne pensi?

«Si ho seguito tutti gli accadimenti e ne sono molto dispiaciuto. Nell’occasione del derby le cose sarebbero potute andare in altro modo, secondo me sarebbe stato più saggio non scendere proprio in campo. Quando ho visto le immagini degli infortuni ho pensato: ma non c’è qualcuno più esperto tra questi ragazzi che possa porre fine a questa pantomima? Alla fine tutto questo ha portato i giudici a dare una pena esemplare, anche se io sono per le pene giuste e non per le stangate».

Cosa fa Deruggiero dopo aver appeso le scarpette al chiodo?

«Sono rimasto nel mondo del calcio, anche se non a livello professionistico, gestisco una scuola calcio con tantissimi iscritti e una bella struttura con svariati campi da calcio. In precedenza ho anche allenato i Giovanissimi dell’Andria, ma alla fine ho preferito dedicarmi anima e corpo ai miei ragazzi».

Un augurio alla Nocerina…

«Nocera è nel mio cuore, spero che quanto prima i molossi ritornino nelle categorie più consone al loro blasone, magari ricominciando già da quest’anno con la serie D».

Fabio Vicidomini, ForzaNocerina.it

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