TRIPLICE FISCHIO. CITTA’ DI NOCERA cuore e orgoglio, decisivi i cambi










Chissà se al termine della gara il tecnico della Scafatese Macera avrà pensato ad Oronzo Canà, quando dopo aver perso 5-1 contro la Roma, con la sua squadra che era passata in vantaggio, venne intervistato dopo il match e rispose al giornalista che gli chiedeva il motivo della sconfitta. Il tecnico della Longobarda (alias Lino Banfi), senza fare una piega, disse che era stata “tutta colpa di quel goal a freddo!”, tra lo stupore del giornalista che gli ribattè: “ma se il primo goal l’avete segnato voi!”, Canà prontamente rispose:”infatti, noi eravamo freddi, loro caldi ed incazzati ed è finita come è finita!”. Scherzi a parte questa Città di Nocera oltre a fare sul serio piace sempre di più. Piace il carattere, piace l’orgoglio che mette in ogni incontro, contro tutto e tutti, anche contro la sorte avversa. La gara non era facile, resa ancora più difficile dalle tante assenze, Carotenuto su tutte, ma i rossoneri hanno fatto di necessità virtù, si sono rimboccati le maniche e sono ripartiti, specie quando, ad inizio della ripresa, si sono ritrovati, inaspettatamente e immeritatamente, sotto. Grande partita ma soprattutto grande ripresa, la galoppata verso la vittoria finale è appena cominciata.
UNA RIPRESA TUTTA CUORE E ORGOGLIO. Mai svegliare il cane che dorme! Se solo la Scafatese, che pure aveva disputato un buon primo tempo, non avesse segnato quella rete ad inizio ripresa, probabile ora staremo a parlare di un’altra gara, in un senso o nell’altro. Ed invece, quello goal a freddo ha punto nell’orgoglio i molossi che hanno avuto una rabbiosa reazione, è venuto fuori tutto il carattere proprio solo delle grandi compagini e il Città di Nocera forse, tecnicamente, è la più forte del girone. E’ durato, infatti, tre minuti lo svantaggio per gli uomini di Esposito, il tempo di riorganizzarsi e ripartire, ci ha pensato Marcucci su penalty a firmare il pareggio. Il bomber nocerino troverà anche la doppietta personale, nel finale, con la rete del 3-1 che chiuderà l’incontro. In questa ennesima giornata trionfale trova spazio pure Majella, autore, con una rete di pregevole fattura, del goal del sorpasso.
IL MOMENTO CHIAVE. Sembra strano ma il momento chiave dell’incontro è stato al 36′ del primo tempo quando una super parata di Amabile impedisce a Zucca di portare in vantaggio i suoi e probabilmente cambiare la storia del match. L’intervento del portierone rossonero gli fa meritare un voto alto in pagella e collocarsi tra i migliori, come del resto pure i due centrali difensivi Criscuolo e Cacace, costretti a fare gli straordinari per la giornata poco felice del reparto mediano che ha risentito oltre misura delle tante assenze e del pressing degli avversari, almeno per tutto il primo tempo. Con Di Pietro e Scibilia in ombra è toccato a De Liguori e Vitolo abbracciarsi la croce e sopportare tutto il peso del centrocampo. Meno male che i cambi della ripresa sono stati provvidenziali, l’ingresso, infatti, di Ferrentino e Lettieri hanno cambiato il volto della gara, offrendo entrambi uan grossa prestazione.
I CAMBI VINCENTI. Non si può non evidenziare il fatto che i cambi azzeccati della ripresa e, cioè, l’ingresso di Ferrentino e Lettieri al posto, rispettivamente, degli spenti Scibilia e Di Pietro, si sono rivelati vincenti. Una menzione di merito, pertanto, al tecnico in seconda Scotto, le sue sostituzioni sono state decisive. Un fattore molto importante nell’economia di un intero campionato, avere, cioè, oltre ad un tecnico preparato anche il suo vice che sa il fatto suo e che è in grado di leggere la partita e cambiare in corsa.
Roberto Errante, ForzaNocerina.it