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1910-2016: dall’A.G. all’A.S.D. …ma per noi è solo Nocerina!

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CHIAMIAMOLA NOCERINA! Il supplizio è terminato! Il purgatorio della denominazione è durato solo un anno (un meraviglioso, fantastico e lunghissimo anno). Dal 6 luglio 2016, finalmente, i cuori rossoneri possono tornare a battere per la squadra che hanno sempre amato. Ed è terminato il supplizio anche per chi scrive: quante volte, durante la stesura di un articolo, si è dovuto tornare indietro, cancellare “Nocerina” e sostituirla con quel bellissimo nome “Città di…”. Tante volte è capitato che la nostra squadra cambiasse i prefissi ma mai, nella sua storia, aveva dovuto rinunciare a quel “diminutivo” che per noi è il rafforzativo più bello!

IN PRINCIPIO FU L’A.G. “Questa è una storia di cento(sei) anni fa”. Si potrebbe partire esattamente da qui, raccontandola proprio come una favola, la più bella di tutte, quella dell’Associazione Giovanile Nocerina. È il primo febbraio del 1910. Un nutrito gruppetto di giovani studenti, guidati da Carlo Cattapani, dà inizio all’epopea della storica A.G.N. Il calcio in Italia è ancora agli albori, per questo la neonata Associazione prevede, tra le attività principali, un circolo letterario, uno teatrale e il podismo. Per riscontrare le prime tracce della presenza del “foot-ball” bisogna attendere, tuttavia, il 1914, con la disputa della prima partita ufficiale contro l’FBC Pagani, vinta per 1-0.

I MOLOSSI ROSSO E NERI. La febbre del calcio percuote lo stivale da Nord a Sud, cresce l’interesse verso quel coinvolgente giuoco importato dalla lontana Inghilterra, e con esso anche il nome della Nocerina. Occorrono dei colori identificativi, ci pensa un soldato di guarnigione nella caserma Libroia che, secondo la leggenda, ha avuto trascorsi tra le fila del Milan, da qui l’origine del rosso e nero, ma più di tutti è necessario un simbolo. Gli “orsacchiotti“, come erano simpaticamente chiamati i nocerini ai primordi, non fanno paura ad avversario alcuno. In campo la fame di vittoria, l’agonismo, la grinta che hanno da sempre contraddistinto gli abitanti di questa terra atterriscono le squadre rivali, persino il neonato Napoli, costretto alla resa per 1-0 in amichevole nel Gennaio del 1928. Un cronista dell’epoca, impressionato dalle gesta dei rossoneri, non esita ad attribuirgli l’appellativo di molossi.

LE DENOMINAZIONI. Se i colori sociali ed il simbolo sono da allora rimasti indissolubilmente legati alla storia del club e del proprio tifo, lo stesso non si può dire invece del nome. Un primo ritocco si è avuto sotto la presidenza del marchese Villani in occasione della promozione in Serie C del ’72-’73, passando dall’originale Associazione Giovanile alla più specifica Associazione Calcio Nocerina, utilizzata fino al fallimento del 1988. Si riparte dalla Promozione con un altro titolo, quello della Polisportiva Nocera Superiore. Così, nel 1989, viene alla luce l’Unione Sportiva Nocerina Calcio, rimasta in vita per circa un decennio fino al 2000 quando, dopo quasi trent’anni, si ritorna alla storica Associazione Giovanile Nocerina 1910. L’approdo di Giovanni Citarella, nel 2008, in sella alla squadra porta ad un ulteriore cambio. Con la cessione del ramo d’azienda, comprensivo del titolo sportivo della società rossonera, a una società ex-novo, libera dal pesante fardello debitorio della Agn 1910, occorre  modificarne anche il nome. Viene rimosso il “1910” ed aggiunto il termine “Sportiva” tra Associazione e Giovanile: prende forma l’Associazione Sportiva Giovanile Nocerina, legata indissolubilmente sia allo straordinario campionato di Lega Pro vinto nel 2011 che alla vicenda del derby-farsa contro la Salernitana. Ancora una volta muta l’acronimo, ciò che resta è la passione della gente che ha da sempre sostenuto il bicolore.

PRESENTE E FUTURO. La Nocerina viene declassata, ma la passione del popolo rossonero resta forte, forte quasi quanto lo scetticismo che aleggia in città all’indomani della rinuncia a qualsiasi attività agonistica della sfortunata ASG, durata appena un lustro. Nel 2015 avviene la rinascita con l’Associazione Sportiva Dilettantistica Città di Nocera 1910. L’addio all’appellativo “Nocerina” è però traumatico per i tifosi delle due Nocera. Onde evitare ulteriori scossoni, si opta per l’aggiunta del “1910”, a richiamare l’antica tradizione calcistica rossonera, e sull’inossidabile simbolo del molosso.

BENTORNATA, NOCERINA. Il resto è storia d’oggi. Il riacceso entusiasmo con la vittoria del torneo di Eccellenza e la concessione all’utilizzo della nuova dicitura Associazione Sportiva Dilettantistica Nocerina 1910 sono solo il preludio ad un nuovo ed entusiasmante capitolo della saga in rosso e nero. Passano gli anni, le figure, i nomi ed i protagonisti, ciò che resta indelebile nelle sabbie del tempo sono le gesta, i traguardi e le imprese compiute in Suo nome, la Nocerina: poiché “questa è la storia che mai finirà”.

Francesco Belsito, ForzaNocerina.it

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