DA ZERO A DIECI: l’incompreso Nohman e il ritorno della maglia rossonera










Prestazione di carattere della Nocerina che mette da parte le incertezze degli ultimi tempi e supera il Potenza al San Francesco. Decisiva la doppietta di Domenico Girardi, sempre più importante punto di riferimento offensivo per i rossoneri, in attesa dell’ostica trasferta di Nardò…da zero a dieci.
ZERO le volte in cui i difensori del Potenza sono riusciti a tenere a bada l’ispirato Francesco Alvino di giornata. Abile a fungere da collegamento tra centrocampo e attacco, l’esterno ex Taranto imperversa su tutto il fronte offensivo non offrendo punti di riferimento alla statica difesa ospite, che va in sofferenza nel contrastare i movimenti suoi oltre che di Fella e Milani. Regala a Girardi il traversone per il gol vittoria, oltre che ai tifosi la convinzione di poter essere determinante per i futuri destini rossoneri.
UNO il coro unanime, denso di imprecazioni, che attira su di sè l’attaccante della Nocerina Daniele Nohman sul finire della partita. Subentrato a metà secondo tempo ad un applauditissimo Domenico Girardi, il calciatore ex Fondi ha sui piedi una comoda palla che potrebbe chiudere definitivamente un match ancora in bilico nel punteggio, nonostante l’inesistente pericolosità mostrata dai potentini nella ripresa. La conclusione, però, risulta una ciabattata fuori, rinnovando la sensazione di un calciatore poco sereno dopo gli errori dal dischetto in Coppa contro la Sarnese e, soprattutto, ad Apricena alla prima giornata.
DUE le partite di campionato consecutive in cui rossoneri riescono ad andare in vantaggio in pratica al primo assalto portato alla rete avversaria. Era accaduto a Rionero, con il fulmineo gol di Fella, e ci si è ripetuti domenica contro il Potenza, grazie ad una combinazione tra lo stesso attaccante ex Siracusa e Milani, con conclusione respinta dal portiere lucano, successivo atterramento di Girardi e conseguente calcio di rigore poi realizzato dallo stesso centravanti. Il tutto quando erano trascorsi scarsi due minuti sul cronometro dell’arbitro. Chi ben comincia…
TRE alla dormita generale della difesa della Nocerina in occasione del momentaneo pareggio firmato dall’ex di turno Vincenzo Pepe al ventesimo del primo tempo. Tutto nasce dalla poca attenzione di un centrocampo comunque in progresso, con Di Pietro al posto di Barone, almeno sul piano della sostanza, per poi proseguire con i rivedibili sincronismi tra Pomante e Cacace e il molle tocco in controtempo di Vitolo. L’esterno potentino ringrazia e la spara di prima intenzione sotto la traversa, battendo un Sommariva incolpevole nella circostanza.
QUATTRO i risultati utili messi in fila dalla Nocerina nell’ultimo tratto di campionato. Le due vittorie casalinghe contro San Severo e Potenza insieme al blitz di Picerno vanno ad unirsi al pareggio rimediato in casa della Vultur Rionero, fornendo ossigeno fondamentale ad una classifica che annoverava zero punti dopo le prime due giornate. Si resta così a contatto con le primissime della classifica, registrando miglioramenti dell’equilibrio tattico e nell’approccio alla partita tali da infondere giustificata fiducia per il futuro.
CINQUE i calciatori del Potenza, tra quelli schierati dall’inizio da Pirozzi, a poter vantare diverse presenze in Lega Pro e qualcuna anche in serie B. Esposito, D’Allocco, Pepe, Ungaro e Guarino costituiscono un’ossatura importante per la categoria, cui contribuiscono anche l’esperto centravanti Villa e i positivi under Apicella e Guardiglio. Tallone d’achille dei lucani una condizione atletica andata palesemente scemando nel corso della partita e problematiche societarie, con il protrarsi della querelle con Ezio Capuano, che sembrano lontane da una definitiva risoluzione.
SEI alla partita di Roberto Vitolo e Alfredo Santamaria, giudiziosi terzini rossoneri di giornata. Il primo ha la sfortuna di servire a Pepe l’assist per la rete del Potenza per poi svolgere con diligenza il proprio compito, in assenza di particolari sollecitazioni avversarie, non abbandonando praticamente mai la zona di competenza, così come il secondo, messo in difficoltà solo da qualche isolata scorribanda del potentino Apicella nel primo tratto di partita. Entrambi, tutto sommato, portano a casa la pagnotta.
SETTE i calci d’angolo battuti dal Potenza, tutti tesi e diretti verso lo specchio della porta difesa dal rossonero Sommariva, che ha provato ad abbrancare in presa, riuscendoci, solo uno di questi, con tutti gli altri ad oltrepassarlo tutto sommato inoffensivamente. Atteggiamento opposto quello adottato dal più fisico estremo difensore potentino, il diciottenne croato Sutalo, aggressivo padrone della sua area piccola, tranne che nell’occasione più importante, quando un cross di Alvino a fine primo tempo supera lui e i colleghi di reparto Ungaro e Guardiglio, per poi terminare sulla rapace testa di un Girardi che per realizzare la rete del 2-1 non abbatte ma comunque ammacca il secondo palo.
OTTO al sempre vivo animus pugnandi del solerte Fulvio D’Amico, decano dei giornalisti nocerini che domenica ha dato pepe alla conferenza stampa tenuta dall’allenatore del Potenza Egidio Pirozzi nel dopogara. Per niente convinto dalle giustificazioni date dal tecnico alla sconfitta poco prima rimediata, l’esperto cronista lo ha pungolato con frasi poco concilianti tipo “per me nel secondo tempo poteva finire anche 5-0” e “il Potenza non si è visto in campo” che hanno scosso per qualche istante il clima apparentemente sereno regnante in sala stampa. Il tutto presto ricondotto, grazie al reciproco buon senso, sul piano di un’amichevole dialettica.
NOVE le partite ufficiali che è stato necessario attendere per vedere la Nocerina finalmente vestirsi di rossonero, con pantaloncini e calzettoni neri come da tradizione. La circostanza deve aver emozionato anche i responsabili della grafica dei biglietti di ingresso, che riportavano come orario di inizio della partita le 14.30 anziché le 15, anticipando di venti giorni quello che sarà l’orario invernale. Analogo smarrimento l’hanno probabilmente provato anche le vallette, di giallo vestite, che da qualche settimana circolano presso la tribuna centrale del San Francesco dopo essere state rimproverate per aver chiassosamente invaso lo spazio riservato allo speaker. Senza cuore.
DIECI al richiamo che i tifosi di Potenza presenti ieri al San Francesco hanno voluto fare, con apposito striscione, alla memoria di Vincenzo Salzano, ultras rossonero scomparso sette anni e mezzo fa e legato da stretto rapporto di amicizia con esponenti della curva potentina. Nel ricordo sempre vivo di Vincenzo si protrae anche la reciproca stima tra due tifoserie che ambiscono, per numeri, passione e tradizione, a palcoscenici superiori agli attuali.
Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it