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VISTA DALLA CURVA: Gelbison-Nocerina 3-1

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I PRIMI PRONOSTICI – Vallo della Lucania. Stadio Morra. Ore 13:30. I primi tifosi nocerini cominciano ad arrivare. Qualcuno prende il cellullare per avvertire i propri parenti: “Uhe’ vedi che so’ arrivato… Tra un’ora… Sì, se signammo te chiammo”. Un supporter rossonero, dopo aver parcheggiato la propria auto, ne approfitta per consumare il pranzo al sacco. “Allora comme ‘a vedi sta partita?” chiede un altro prima di addentare il suo panino. “E che t’aggia dicere – risponde il compagno – sti partite so’ difficili da interpretare. Nun he visto domenica scorsa?”.  “Sì. ‘O Francavilla ce l’avemma magna’- commenta il tifoso – Ma se po’ fa accussì?”. “No, assolutamente”. “Ma secondo te è colpa ‘e Maiuri?”. Il supporter molosso rimurgina un po’ prima di dare la sua risposta: “Nun saccio proprio che t’aggia dicere”.

I TIFOSI MOLOSSI – Il settore riservato ai nocerini trabocca di tifosi rossoneri. Le bandiere rossonere cominciano a sventolare. Gli ultras adornano velocemente la tribuna dell’inizio della gara. “Tutti su” grida il capo-ultras indicando le gradinate. Gli ultras prendono posizione e iniziano il loro canto forte e appossionato: “NOI SIAMO I TIFOSI DELLA SUD. IN TUTTO IL MONDO NOI TI SEGUIREM. NOCERA TU PER ME SEI L’UNICO AMOR. TI PORTERO’ PER SEMPRE NEL MIO CUOR”. Le squadre stanno per scendere in campo.

LA PARTITA E LA RABBIA DEI TIFOSI L’arbitro fischia l’inizio delle ostilità. “O GIOCATORE CHE SCENDE IN CAMPO ALL’AVVERSARIO NON DARE SCAMPO”. I molossi partono forte affacciandosi all’area cilentana molto spesso e sfiorando il goal. “Sfunnammele” grida un tifoso dalla tribuna. Nonostante il buon inizio la Nocerina va sotto al 19′ con Maggio che trafigge Amato. Silenzio. “Jamme guagliu’ stiamo tranquilli – dice un tifoso fiducioso – tanto pareggiammo”. Dopo lo svantaggio la Nocerina non reagisce: fatica a impostare un’azione pericolosa e manca di aggressività. “Ma che stammo durmenno?”. Al 47′ i rossoblù ne approfittano con Cappiello che firma il raddoppio vallese. Cala il gelo. “Ma che cacchio overamente!”. L’arbitro fischia la fine del primo tempo e i supporter fanno sentire la propria voce: “FUORI LE PALLE, MOLOSSI, FUORI LE PALLE!”. Alcuni tifosi parlottano tra loro sommessamente: “Nun è proprio arte ‘a soia”… “Sta proprio ‘nguagliato”… “È meglio che se ne va”. Secondo tempo. Ciotti prende il posto di Vitolo. I tifosi lo accolgono festanti: “Vai Piero fa tu nu goal”. Fischio dell’arbitro. Il copione è sempre lo stesso: i molossi arrancano dietro i propri avversari. “Questo è il problema – spiega un tifoso nocerino – non abbiamo gioco”. “Tieni ragione – aggiunge un altro – ‘o centrocampo nun ce sta e ‘a difesa sta durmenno”. “Ma pecché nun gioca Siclari?”. La “richiesta” viene accolta e l’attaccante siciliano entra al 63′. “Speriamo che almeno isso segna”. Nonostante i cambi la squadra non decolla e all’87’ arriva il terzo goal dei rossoblù. 3 – 0. “No, no, no. Mò se n’adda i”. Dopo pochi minuti dal goal Siclari, il migliore dei suoi, segna il tre a uno ma ormai è troppo tardi. Triplice fischio dell’arbitro. I calciatori rossoneri si appressano a testa bassa al settore dei propri tifosi: Cuomo alza le mano in segno di scuse e Milani le congiunge per chiedere perdono ma ciò non basta a fermare la delusione mista alla rabbia: “Iatevenne”… “State accise”… “Via”. Prima di lasciare lo stadio i tifosi uniscono le proprie voci in un unico coro: “MAIURI VATTENE!” . Una richiesta che, stando alle ultime notizie provenienti dalla sede di via Matteotti, dovrebbe essere soddisfatta nelle prossime ore. Ma sarà solo la guida tecnica il problema di questa Nocerina che stenta a decollare?

Andrea Vicidomini, ForzaNocerina.it

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