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DA ZERO A DIECI: Il riscatto di Santamaria e l’imprecisione di Girardi

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La Nocerina chiude l’anno in bellezza collezionando un nuovo successo al San Francesco. Stavolta a cadere è un Manfredonia non apparso mai in grado di impensierire i rossoneri. La partita viene decisa da un gol per tempo di Girardi prima e Siclari poi…da zero a dieci.

ZERO è il grado di l’intesa tra il secondo assistente Bruno Cortese e l’arbitro Valentina Garoffolo, entrambi di Vibo Valentia, in occasione della rete dell’1-0 segnata da Girardi nel primo tempo. Il primo considera fortuita la deviazione del centrale D’Angelo sul tiro di Fella, alzando la bandierina a segnalare la netta posizione di fuorigioco di Girardi; la seconda, dopo iniziale esitazione, si dirige spedita verso il centro del campo convalidando comunque la rete e suscitando le vibranti proteste degli ospiti che accerchiano il signor Cortese. Breve conciliabolo tra i due protagonisti e decisione che non cambia. Uno a zero, palla al centro e amici come prima.

UNO come l’occasione in cui è stato impegnato il portiere molosso Daniele Sommariva durante i novantacinque minuti di gara. L’episodio arriva al minuto otto del secondo tempo, quando un traversone di Fiore dalla destra transita beffardamente nei pressi della traversa presidiata dall’estremo difensore, che deve bruscamente svegliarsi dal torpore accusato fino a quel momento e alzare la sfera sopra la trasversale. Da lì in avanti solo noia e unico scatto per esultare alla rete di Siclari che mette in ghiaccio il match.

DUE le giocate di Alfredo Santamaria dalle quali sono scaturite le due reti della Nocerina. Penetrazione in area dieci minuti prima della fine del primo tempo, scarico per Fella dalla cui conclusione nasce la rete di Girardi, in posizione di più che sospetto fuorigioco. A metà ripresa sovrapposizione sulla sinistra a valorizzare un virtuosismo di Fella e millimetrico traversone in caduta sulla testa di Siclari, il quale non deve far altro che spingere in rete dall’ingresso dell’area piccola. Giornata di gloria quindi per il terzino rossonero, spesso bistrattato, e destinato a coprire tutta la fascia grazie al nuovo scacchiere tattico voluto da Simonelli; compito svolto con diligenza e generosità.

TRE le decine di chilometri che percorre Elia Papini arando la fascia destra senza soluzione di continuità. Il ruolo di esterno destro nel centrocampo a cinque sembra esaltarne le caratteristiche, evidenziando solidità in copertura e discreta propensione offensiva. E’ pur vero che il Manfredonia prova poche volte ad attaccare da quella parte, ma il giovane esterno scuola Fiorentina dimostra di meritare la titolarità nel ruolo e, quando occasionalmente va in debito di ossigeno, ci pensa Cacace e mettere una pezza da quel lato. Ottimo stantuffo.

QUATTRO le palle gol evidentissime di cui ha potuto disporre l’attaccante molosso Domenico Girardi nel corso del match, di cui una trasformata in rete dopo essersi rialzato da precedente svirgolata. Solita gara di generosità e sostanza la sua, come quella di Giuseppe Siclari che ingaggia continui duelli con i difensori sipontini, vestendosi spesso da uomo assist. Quest’ultimo realizza a metà secondo tempo la rete della tranquillità, l’ottava in campionato e la settima nelle ultime nove partite, beneficiando anche della dormita di difensori e portiere ospite. L’intesa tra i due è in costante miglioramento.

CINQUE a Giancarlo Malcore, uno dei due ex Nocerina presenti tra le fila ospiti. Viene schierato da centravanti nel tridente messo in campo da Catalano e non fa onore alla fama di buon realizzatore guadagnata in questo girone d’andata, chiuso con sette centri personali. Beccato da uno striscione polemico in curva, a memoria dei fatti di Salernitana-Nocerina, viene chiuso nella morsa dei centrali rossoneri e non riesce praticamente mai a beccare palla, trovando poca fortuna anche quando si decentra. Altro ex è il centrocampista Ivan Romito, capitano causa assenza dell’esperto Michele Pazienza, in rossonero da gennaio a giugno 2006 in serie C2 riuscendo a segnare una rete all’esordio in un match serale al San Francesco contro la Pro Vasto.

SEI i secondi di insulti che si becca la già citata signora Garoffolo, arbitro dell’incontro, a metà ripresa quando, sul risultato di 1-0 e dopo aver concesso una punizione dal limite al Manfredonia, si posiziona sulla traiettoria del passaggio di Romito per La Porta, ritardando di fatto la conclusione a rete di quest’ultimo, che non accetta di buon grado la potenziale occasione sfumata. Circostanza analoga, ma decisamente perdonabile, accade dopo trenta secondi di gara su azione in verticale sempre di marca ospite. Sulla prestazione dell’arbitro calabrese, per il resto buona e priva di grosse insidie, pesa come un macigno l’episodio della rete di Girardi.

SETTE a Mario Coppola, che prende in carico tutto il lavoro sporco da svolgere in mediana. Abbandonato da Andrea Di Pietro, presente domenica in tribuna in veste di gradito ospite, l’esperto centrocampista si dedica essenzialmente a coprire le frequenti avanzate di Alvino e Fella, schierati nella poco congeniale alle loro caratteristiche posizione di interni. Si spera che un po’ di ossigeno possa fornirglielo, nelle future esibizioni, l’impiego in pianta stabile del nuovo arrivato Rinaldi e del già visto e apprezzato Aliperta. Instancabile.

OTTO i risultati utili consecutivi collezionati da Giovanni Simonelli sulla panchina della Nocerina, una striscia positiva iniziata dopo la debacle di Vallo della Lucania in casa della Gelbison, capolinea dell’esperienza Maiuri. Sei vittorie e due pareggi, in casa delle accreditate Gravina e Bisceglie, e distanze dalla vetta progressivamente assottigliate fino all’odierna quota di tre, riacciuffata grazie al mezzo passo falso interno del Trastevere contro il redivivo Cynthia di Genzano. La seconda esibizione del nuovo anno sarà proprio in casa dei capitolini, per provare ad azzerare il distacco e iniziare il nuovo anno con visuale privilegiata rispetto alle altre compagini del girone.

NOVE al savoir-faire dell’allenatore del Manfredonia Raimondo Catalano, subentrato a fine ottobre all’esonerato Massimiliano Vadacca. Per nulla depresso dall’anonima prestazione sfoderata dai suoi, il quarantaduenne tecnico pugliese si presenta in sala stampa con le migliori intenzioni, salutando con galanteria le collaboratrici dell’ufficio stampa rossonero De Chiara e Senatore. Non cerca alibi nel controverso episodio del gol di Girardi e la sua tranquillità non viene scalfita dall’energia elettrica venuta a mancare per qualche minuto e nemmeno dalla presenza di soli uomini tra i giornalisti, velatamente denunciata tra le righe. Non può sapere che poco più tardi, nella grafica di un video di riflessi filmati della partita, al posto del suo nome ci sarebbe stato quello dell’allenatore del Bisceglie Ragno. Ciò, siamo certi, non avrebbe comunque minato la sua autostima.

DIECI sono le centinaia di persone accorse al San Francesco per Nocerina-Manfredonia, ultima dell’anno e di un girone di andata chiuso al secondo posto dai molossi, a pari merito con il Bisceglie e immediatamente a ridosso della capolista a sorpresa Trastevere. Il numero è in linea con quanto fatto registrare negli ultimi tempi e, considerate anche le belle giornate che stanno accompagnando le esibizioni interne dei molossi, non può soddisfare la dirigenza rossonera, prossima a compiere ulteriori sforzi sul mercato per completare la rosa a disposizione di Simonelli. Si spera che il 2017 porti con sé un rinnovato entusiasmo.

Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it

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