DA ZERO A DIECI: Il trasformismo di Simonelli e il prezioso Aliperta










Finisce uno a uno lo scontro al vertice del Ventura di Bisceglie tra Nocerina e nerazzurri pugliesi. Padroni di casa subito in vantaggio con Montinaro e raggiunti a inizio ripresa dalla rete di Alvino, che fissa il risultato e rimanda ogni discorso alle successive tappe stagionali…da zero a dieci.
ZERO i tiri nello specchio che ha scoccato domenica Riccardo Lattanzio, datato ex di giornata e spauracchio paventato alla vigilia grazie alle nove marcature messe in fila finora. Schierato in coppia con Montaldi, altra bocca da fuoco da otto reti, l’attaccante pugliese dimostra di essere scarsamente ispirato così come il suo compagno di reparto. La rete nerazzurra, arrivata in principio di gara, nasce invece da una combinazione che coinvolge gli esterni Partipilo e Montinaro, con la complicità di un Santamaria saltato di netto, un Cacace un po’ distratto e un Vitolo beffato nel controllo di palla.
UNO è il numero di occasioni di cui ha potuto beneficiare ieri l’attaccante rossonero Giuseppe Siclari, in giornata purtroppo negativa. Avulso dalla manovra e poco assistito dai compagni, si perde nei meandri della difesa pugliese. L’unica possibilità di riscatto arriva in chiusura di primo tempo quando, imbeccato da Aliperta, non ha la giusta freddezza per superare il portiere di casa Calandra in uscita. Per Simonelli non serve altro: sostituzione ed inserimento di Alvino deputato con Fella al supporto di Girardi. Rimandato alla prossima.
DUE le centinaia di persone che hanno potuto seguire la Nocerina a Bisceglie, stipate in un settore ospiti fatiscente e lontanissimo dal terreno di gioco, a causa di una limitazione sul numero dei tagliandi in vendita resa nota nella giornata di venerdì. Con biglietti polverizzati nel giro di pochi minuti, i tifosi molossi garantiscono il solito supporto da trasferta, assistendo al traumatico avvio di partita subito riscattato da una prestazione in costante crescendo nel corso dei novanta minuti. Alla fine saluti con applausi ai calciatori rossoneri, portando a casa un pareggio che può risultare anche stretto per quanto visto sul campo di quella che è una delle squadre meglio attrezzate del girone.
TRE erano i punti separavano la Nocerina dalla vetta prima di domenica, diventati cinque dopo il pareggio di Bisceglie. Con il Gravina fermato tra le mura amiche dal Potenza e in netta flessione di rendimento, desta stupore la marcia finora inarrestabile del Trastevere vittorioso anche sul difficile campo di Manfredonia. Undici successi, tre pareggi e due sole sconfitte per i romani che trassero linfa vitale per la propria cavalcata espugnando proprio il San Francesco alla seconda giornata. La rimonta rossonera passerà inevitabilmente per il rendez-vous in programma a Gennaio al Trastevere Stadium, dove sarà auspicabile rendere pan per focaccia a Tajarol e compagni.
QUATTRO alla tempismo del Televideo Rai che, confermandosi irrimediabilmente superato dai nuovi canali informativi, non riporta il risultato di Bisceglie-Nocerina, segnalandola come ancora da disputare. L’errore viene fatalmente trascinato anche sulla classifica, che vede nerazzurri e rossoneri ancorati a quota trenta a ben sei distanze dal Trastevere capolista. Analoga paralisi sembra cogliere Santamaria al terzo minuto quando l’indemoniato Partipilo del Bisceglie lo salta senza colpo ferire per poi mettere a centro area quella che sarà la palla del vantaggio pugliese.
CINQUE gli under messi in campo dal Bisceglie dal primo minuto, uno in più rispetto a quanti obbligatori da regolamento; una circostanza decisamente inconsueta per una squadra costruita per primeggiare. Uno di questi è il portiere Antonino Calandra, classe 97 dall’impostazione fisica decisamente più matura rispetto ai diciannove anni anagrafici. Reduce già da un’ottima seconda parte di stagione scorsa con il Fondi, il giovane portiere conferma anche contro la Nocerina le sue indubbie qualità. Dopo il gol di Alvino, affronta a muso duro Girardi intento ad esultare e con il quale si era scontrato poco prima, spostandolo di un metro. Senza paura.
SEI le differenti interviste rilasciate da Giovanni Simonelli nell’angusta e affollatissima tribuna stampa ai tanti giornalisti ospiti e locali presenti, tutte ovviamente con argomentazioni simili. Protagonista a Bisceglie, esattamente venti anni fa, di un buon campionato di serie C2, con alle proprie dipendenze calciatori come Emilio Belmonte e l’attuale direttore sportivo rossonero Riccardo Di Bari, il tecnico di Saviano affronta con cristiana rassegnazione il fuoco incrociato dei microfoni spianati verso di lui. Ribadita la proiezione presente e futura verso il 3-5-2, la necessità di rinforzi in tutti i reparti e gli apprezzamenti per le prestazioni dei vari Aliperta, Papini e Vitolo…non nascondendo un leggero rammarico per una partita che, con maggiore cinismo, poteva anche essere vinta.
SETTE è appunto il voto che va alla partita di Domenico Aliperta, che conferma le ottime impressioni già destate all’esordio ad Agropoli. Con Coppola impegnato maggiormente in fase di copertura, tocca a lui prendere in mano le redini delle operazioni in mediana. Un compito che svolge con spiccata personalità, garantendo anche illuminanti aperture agli attaccanti: esemplare una, in precario equilibrio, per Siclari in chiusura di primo tempo, malamente sprecata dall’attaccante siciliano. Vero faro della manovra.
OTTO i minuti che sono bastati a Francesco Alvino, dopo il suo ingresso in campo ad inizio ripresa, per riequilibrare una gara che vedeva la Nocerina in svantaggio di un gol alla fine del primo tempo, in maniera tutto sommato immeritata. Nella prima frazione, infatti, era toccato ai nerazzurri adottare la consuetudine, cara ai rossoneri, di passare in vantaggio nei primi minuti del match, vedendo poi spegnersi in fretta il proprio ardore, grazie alla personalità messa in campo dai molossi, per nulla condizionati da precoce svantaggio, rosa ristretta e inedita disposizione tattica.
NOVE al colpo di teatro messo in scena da Anthony Partipilo nel finale di gara. Come chiosa di una partita disputata a livelli sopra la media, l’esterno barese decide di tentare il tutto per tutto a pochi minuti dalla fine, provando a procurarsi un calcio di rigore lanciandosi nel vuoto circa un metro prima dell’ingresso in area, prevenendo un potenziale intervento di Vitolo avventuratosi in contrasto. Il tuffo risulta però eccessivamente plateale, costandogli un meritato giallo per simulazione. Non pago, il talentuoso ex Bari e Cosenza, finge di zoppicare per qualche minuto per poi rimettersi improvvisamente a correre al primo pallone transitante dalle sue parti. Bene ma non benissimo.
DIECI, a posteriori, al coraggio mostrato da Giovanni Simonelli nell’impostazione tattica data ai suoi per la partita contro il Bisceglie. In uno scontro cruciale, in casa di una squadra che può contare sulla coppia d’attacco più prolifica del girone, il prof di Saviano vara un’inedita difesa a tre con Cuomo e Cacace affiancati da Vitolo, sorprendentemente a proprio agio sia nel ruolo di centrale di destra che di sinistra. Fella, invece, viene destinato all’inedito ruolo di interno di centrocampo con licenza di offendere, al fianco di Coppola e Aliperta deputati a dare concretezza alla mediana. Esperimenti sostanzialmente riusciti e buona base per il futuro.
Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it