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DA ZERO A DIECI: i sinonimi nolani e la resa del tabellonista

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Si è finalmente disputata domenica 29 novembre, al San Francesco, la gara – probabilmente – più rinviata della storia della Nocerina. Dopo tre date ufficiali spostate per motivi vari (due per COVID, una per decisione della Lega) si è potuto disputare il derby coi gigliati di Campana. Un match che, sul campo, non ha avuto storia, è qui riassunto… da zero a dieci.

ZERO I gol subiti dalla Nocerina nelle ultime 4 gare ufficiali. In questo campionato strano, la Nocerina ha preso gol – sulla carta – solo nella seconda giornata (nel derby col Savoia). Tuttavia, seguendo l’effettiva cronologia degli incontri influenzati da un calendario sconvolto dalle condizioni meteorologiche e dai rinvii causa COVID, sono quattro le gara consecutive nelle quali i molossi non prendono gol. Nonostante il reparto arretrato abbia subito diversi infortuni, ha mostrato una certa solidità che – scongiuri a parte – sta facendo ben sperare per il prosieguo della stagione.

UNO Il minuto di raccoglimento osservato prima dell’inizio della gara. Decretato, in origine, in memoria di Diego Armando Maradona, è stato dedicato virtualmente dalla Nocerina e da tutta la comunità di Nocera, alla memoria di Veronica Stile, l’avvocato trentatreenne strappato alla vita troppo presto da questo maledetto virus.

DUE I minuti che passano tra le prime reti della Nocerina. Propiziate entrambe da punizioni calciate da Garofalo, l’autogol di Pantano e il gol di Donnarumma stordiscono oltremodo gli ospiti che si dimostrano incapaci di costruire qualsiasi tipo di reazione. Indipendentemente dalla remissività degli avversari, i molossi hanno sciorinato un bel gioco, tanta grinta e voglia di vincere, meritando appieno il rotondo risultato.

TRE I marcatori di giornata in casa rossonera. La prima perla di Donnarumma ha aperto la strada al gol di rapina di un cinico Diakité e alla quarta rete stagionale di Dammacco. Con il gol di domenica, il buon Gaetano si conferma in testa alla classifica dei marcatori rossoneri stagione 2020/2021. Se Totò diceva che l’appetito viene a stare digiuni, i tifosi della Nocerina sperano che i molossi non si sentano per nulla sazi.

QUATTRO I sinonimi che possono essere utilizzati dai giornalisti per indicare i tesserati del Nola: bianconeri, gligliati, bruniani e nolani. Fanno riferimento rispettivamente al colore della squadra; ai celebri gigli in onore di san Paolino; al famoso filosofo del tardo Rinascimento ucciso in Campo de’ Fiori a Roma; e al, più banale, toponimo legato alla città. Si tratta di una bella comodità per chi, dovendo scrivere, vuole rendere più scorrevole il testo del suo articolo.

CINQUE Le domeniche di riposo forzato che hanno accompagnato i ragazzi di Cavallaro dalla fine di ottobre alla fine di novembre. Non è facile raggiungere un certo ritmo, in campionato. Ed è difficile ritrovarlo, dopo essersi dovuti fermare per forza. Invece, alla canonica “ripresa delle ostilità”, i molossi non solo hanno trovato la forza di superare le difficoltà, ma sono anche riusciti a ripartire come se quasi nulla fosse successo, mostrando una freschezza atletica davvero interessante. Non era per nulla scontato.

SEI I tiri totali della Nocerina nella partita col Nola (escludendo l’autogol e comprendendo i due pali). Insomma, i rossoneri hanno saputo capitalizzare al meglio le occasioni che il Nola gli ha offerto. La nota più positiva è la voglia di vincere messa in mostra da tutti i ragazzi della rosa, anche da parte di quelli subentrati dalla panchina. Scesi in campo nel corso della ripresa, Bottalico e Improta hanno colto due sfortunati pali. Peccato, soprattutto, per il legno colpito da Umberto. In caso di gol, l’ufficio stampa del Benevento avrebbe potuto ricambiare il cortese gesto della Nocerina dedicando un post su Facebook alla rete del fratello di un suo tesserato.

SETTE Alla schiettezza di mister Campana. Il neo trainer dei bianconeri, conscio della brutta prestazione dei suoi, ha chiesto scusa al popolo nolano: “Si può perdere ma non così. – Ha dichiarato all’ufficio stampa gigliato – Non eravamo il Real Madrid quando abbiamo pareggiato col Monterosi e non siamo l’ultima squadra della categoria ora, ma dobbiamo capire chi siamo realmente e cambiare registro”, ha concluso il tecnico bruniano. La citazione di questa onesta esternazione mi ha permesso di apprezzare, sinceramente, la lealtà del mister e di sfruttare tutti e quattro i sinonimi associabili ai tesserati ospiti.

OTTO Voto in coabitazione alla rete – e alla prestazione – di Alessio Donnarumma e all’assist – e alla gara in generale – di Andrea De Iulis. Il primo ha mostrato grande personalità a centrocampo. Ha corso, recuperato palloni e dato equilibrio al reparto. Tornato in rossonero dopo tre stagioni, Andrea è ripartito là da dove aveva lasciato il San Francesco, lottando come un ossesso per la maglia che indossa. Al 13° della ripresa, l’attaccante romano – che ha mostrato per tutta la gara una grande voglia di tornare al gol – messo a tu per tu con Capasso da un bel passaggio di Diakité, ha preferito servire un compagno al centro dell’area di rigore. Una generosità rara racchiusa in un assist che – ribadisco – vale come un gol.

NOVE Alla professionalità, cortesia e disponibilità mostrata da Salvatore Russo in questo anno e un quarto alla guida dell’ufficio stampa della Nocerina. Il giornalista di Gragnano, con un post sul suo profilo personale, ha annunciato le dimissioni dal suo ruolo. Un gesto elegante, senza fronzoli e senza rancore. Mi scusino i lettori, ma chiedo il permesso per rivolgermi direttamente a lui: Salvatore, lo sai che – comunque vada – adesso rimani un molosso? Lo so, vorrai sapere perché non ho dato un 10 al tuo operato… Potrei risponderti: “Per non farti montare la testa”. Ma, in tutta onestà, è perché la casella del dieci è già occupata. Scusami… ma credi che sia facile trovare undici spunti dopo ogni partita? Siamo solo alla sesta rubrica e già sto perdendo la testa! Ma come ha fatto Salvatore Alfano a scriverla per anni? Ma… sto andando fuori tema. Grazie di tutto, Salvatore.

DIECI Le sostituzioni totali nella gara del San Francesco. Lo ammetto, messa così, questa notazione non sembra particolarmente brillante. Tuttavia, i tabelloni per i cambi hanno colpito ancora, mietendo sfortunate vittime in entrambe le società. Se il tabellonista del Nola ha rischiato di far entrare in campo il numero 41 (maglia inesistente nella società bianconera, che ha optato per la numerazione tradizionale), il suo omologo nella Nocerina si è trovato di fronte a un triplo cambio. Per evitare perdite di tempo, il dirigente accompagnatore rossonero ha preferito segnalare al poco pubblico sugli spalti, e ai tanti tifosi che seguivano le varie dirette da casa, solo la prima delle tre sostituzioni, chiamando a voce gli altri calciatori. In pratica, ha voluto semplificarsi la vita e complicarla – simpaticamente – ai giornalisti assiepati in tribuna. Nulla da obiettare!

Maria Esposito, ForzaNocerina.it

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