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La rabbia di Gerardo Torre: “Un errore credere in Maiorino!”

L'ex responsabile delle giovanili rossonere: "Una gestione assurda". Scatta l'indagine della Procura Federale

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È un fiume in piena Gerardo Torre, ex allenatore del settore giovanile della Nocerina, che intervistato dal collega Marco Mattiello in una diretta andata in onda questa sera sulla pagina Facebook Casa Nocerina ha ripercorso i momenti salienti della sua gestione culminata nell’esonero dello scorso febbraio nonostante la sospensione dei campionati giovanili a causa dell’avanzare della pandemia da Covid-19: “Ho creduto in Paolo Maiorino ed ho sbagliato – ha esordito Torre – per fortuna ad un certo punto ho capito con chi avevo a che fare e mi sono fatto da parte. Una gestione nata sotto i migliori auspici che ben presto ha iniziato a fare acqua da tutte le parti”. Ha continuato il tecnico originario di Mercato San Severino. “Non c’è mai stata una vera collaborazione con l’allenatore della prima squadra Giovanni Cavallaro e il direttore sportivo Riccardo Bolzan. I ragazzi del settore giovanile non sono mai stati visti come una risorsa a cui attingere ma nella migliore delle ipotesi venivano usati come birilli umani durante gli allenamenti settimanali. Mai tenuti veramente in considerazione, mai resi partecipi della vita della prima squadra come accade in una normale società di calcio”. Non da meno, manco a dirlo, l’aspetto economico: “Siamo riusciti a pagare pullman e alberghi per le trasferte e a garantire la normale gestione grazie al contributo dei genitori che si sono autotassati. E così quando c’è stata la possibilità di accedere ai ristori previsti dal Decreto Sport e Salute mi sono attivato affinché tutti i ragazzi presentassero domanda. Mi è sembrato il modo migliore per ricambiare i sacrifici che i genitori avevano fatto fino a quel momento per i loro figli. Su 24 richieste presentate ne sono state accettate 20. Un contributo di 3400 euro pro capite che tutti i genitori successivamente hanno deciso di mettere a disposizione della Nocerina per concludere senza patemi la stagione. Soldi che io stesso, alla presenza di due di questi, ho consegnato alla società rossonera”. E qui le acque già torbide hanno finito per inquinarsi definitivamente. Proprio sulla gestione di questi contributi ci sarebbe un’indagine in corso della Procura Federale. Fonti vicine agli organi di giustizia sportiva racconterebbero di una situazione poco chiara sulla quale la Procura è intenzionata a fare luce: “Francamente – continua Torre – non so che fine abbiano fatto questi soldi perché poco dopo sono stato esonerato”. E anche su questo aspetto l’ex tecnico delle giovanili rossonere non le manda a dire: “Una decisione strana – la definisce così Torre quando racconta del suo allontanamento – perché mi è stato dato il ben servito non per volontà del presidente Maiorino ma  dell’allenatore della prima squadra Giovanni Cavallaro. Un caso più unico che raro. Così come è molto strano che quando la Juniores, sotto la guida dei miei ex collaboratori Carmine Romano ed Emilio Pesce, che nel frattempo avevano preso il mio posto, è tornata ad allenarsi a Mercato San Severino sono mancati i soldi per il fitto dell’impianto. Eppure non bisogna essere dei geni in matematica per rendersi conto dell’importanza della cifra messa a disposizione dall’ennesimo sacrificio fatto dai ragazzi e dai loro genitori. Nonostante l’indagine che mi vede coinvolto, sono sereno. In questa vicenda posso dire con orgoglio di aver agito, a differenza degli altri attori, nella massima trasparenza e per il bene della Nocerina”.

Redazione, ForzaNocerina.it

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