NOCERINA: le parole che non ti ho detto











Ieri, finalmente, abbiamo assistito alla presentazione ufficiale della nuova società rossonera che ha ereditato le macerie lasciate dalla sciagurata gestione precedente. Tanto entusiasmo tra la folla accorsa nell’aula Polifunzionale della Galleria Maiorino. Il vero trascinatore della serata è stato senza ombra di dubbio il neo presidente della Nocerina Giancarlo Natale, che ha infuocato la platea con le sue esternazioni.
Complice una serie di fattori e la difficoltà oggettiva dei due interlocutori americani di illustrarlo in italiano corretto, non tutto il progetto è stato chiarito. Sia Scalzi che Natale hanno solo in parte avuto modo di esporre il loro programma. Chiara è l’intenzione di formare un valido settore giovanile, così come il puntare, il prima possibile, al ritorno al professionismo. Tante cose potevano essere illustrate nel dettaglio ma ci sarà tempo ed occasione di farlo in seguito, magari facendo parlare i fatti ai buoni propositi.
L’altra cosa, emersa chiaramente, è che il club rossonero ha dei debiti. Cosa ormai risaputa. Lo stato in cui versava la Nocerina, fino a venti giorni or sono, la stava portando ad un tracollo finanziario così evidente che l’ex patron ha dovuto cedere il passo. Cosa confermata dalla secca risposta “Questa non è la verità” di Giancarlo Natale alla domanda della stampa che riportava le dichiarazioni diametralmente opposte dell’ex patron, rilasciate ad un’emittente televisiva in un’intervista sullo stato debitorio del sodalizio. Risposta che ha favorevolmente infiammato il pubblico. Ma poi il colpo di scena del solito commediante, che ha cercato di replicare guadagnando il palco e facendo scatenare in maniera opposta il pubblico in sala. Infatti ci sono stati cori contro l’ex numero uno, invitato a scendere dal palco e magari ad abbandonare definitivamente la scena del mondo rossonero. Come sempre inopportuno, è stato capace di trasformare un momento di sussulto rossonero in una feroce contestazione, durata lo stretto tempo necessario. Ma tante altre sono state le parole non dette, principalmente da parte di un’Amministrazione Comunale, sempre pronta ad esibire l’abito migliore in occasione di tagli del nastro, ma che si è defilata in maniera evidente sull’attuale stato di abbandono del San Francesco. Se la collaborazione tra la società e l’Amministrazione Comunale, così tanto decantata, ha prodotto i frutti, visibili agli occhi di tutti, sarebbe il caso di rivederla.
Tra parole dette e non dette, progetti da illustrare e fatti da dimostrare, l’operazione di bonifica del club rossonero è iniziata . Confidiamo nell’esternazione del neo patron Giancarlo Natale “Stamm turnann, tu pensi che stamm scherzann”. Forza vecchio cuore rossonero
Francesco Cuomo