Ultime news

DA ZERO A DIECI: lo stile pezzotto del Cerignola e la maturità dei tifosi Molossi

Partita ricca di emozioni nel big match del trentesimo turno, tra Nocerina e Cerignola. La capolista come da pronostico vince sul campo, ma perde clamorosamente in stile. Da zero a dieci …

ZERO al comitato di benvenuto di alcuni tifosi del Cerignola, per fortuna pochi, che hanno preteso di occupare i posti destinati alla stampa, costringendo alcuni giornalisti provenienti da Nocera a trovare una sistemazione di fortuna. Le scuse dell’ufficio stampa dell’Audace Cerignola a fine gara sono sembrate più un atto dovuto che reali, visto il disinteresse mostrato durante la gara.

UNO il patron dell’Audace Cerignola, all’anagrafe Danilo Quarto, personaggio vulcanico, imprenditore pugliese, che ha rilevato la squadra foggiana la scorsa estate e sta mantenendo tutte le aspettative. La sua compagine oramai è ad un soffio dal calcio professionistico, maggior ragione per cui, certi gesti dal numero uno della società non te li aspetti. A fine primo tempo, risponde ai tifosi rossoneri, facendo il gesto di zittirli. Una caduta di stile inappropriata per chi ha il dovere di non aizzare gli animi, anzi deve contribuire a rendere una partita di calcio uno spettacolo e non una corrida.

DUE dei cinque diffidati in casa rossonera, prima della sfida del Domenico Monterisi, vengono sanzionati anche dal signor Torreggiani di Civitavecchia. Salteranno la prossima partita, in programma domenica al San Francesco, Cuomo e Bruno, che si aggiungono allo squalificato Palmieri. Tre assenze importanti per una sfida che può rappresentare il lascia passare per i play off per la squadra rossonera.

TRE classe 2003 schierati dal primo minuto dal tecnico rossonero, nella sfida al Cerignola. Contro la prima della classe, il trainer siciliano non ha badato all’anagrafe dei suoi calciatori. Sicuramente avrà avuto le sue ottime ragioni, anche se ai più è sembrato un po’ azzardato. Infatti uno dei tre viene richiamato in panchina nel corso del primo tempo.

QUATTRO le gare casalinghe che mancano alla fine della regular season. Il San Francesco deve diventare una bolgia e trascinare i ragazzi in questa rincorsa ai play off. Un traguardo che potrebbe essere solo simbolico, o stuzzicare l’attuale proprietà a tentare il salto di categoria tramite il ripescaggio? Senza farsi illusioni ma nemmeno fasciarsi la testa. Basta guardare cosa è successo la scorsa estate e chi ha goduto del ripescaggio. Giugno è alle porte.

CINQUE i cambi di mister Cavallaro, due addirittura nel primo tempo, quelli di Bruno ed Esposito. Se per il primo si è trattato di un atto dovuto, visto l’infortunio patito dal difensore rossonero, l’altro è stato per scelta tecnica. Tra i subentrati non figura Fabio Mazzeo, tenuto in naftalina probabilmente per la delicata sfida di domenica al San Francesco.

SEI i gol subiti dalla Nocerina nella sfida d’andata contro il Fasano. Uno smacco pesante da digerire. Ci auguriamo che la squadra abbia la stessa voglia di riscatto della piazza e domenica scenda in campo dannandosi l’anima più del solito e sbranando gli avversari. Le ragioni che hanno portato a quella debacle clamorosa sono un pessimo ricordo, adesso non ci sono alibi.

SETTE al patron rossonero Giancarlo Natale per gli elogi ai suoi ragazzi anche se reduci da una sconfitta. La prima trasferta del neo patron è coincisa con la prima battuta d’arresto a cui ha assistito dal vivo, Può capitare, soprattutto se giochi in casa della prima della classe.

OTTO le lunghezze di distacco tra la prima della classifica, il Cerignola e la seconda il Francavilla. Un distacco che ad otto giornate dal termine sembra oramai incolmabile. La squadra foggiana è ad un passo dal traguardo a meno di un suicidio non preventivabile. Il primo posto è sicuramente il frutto del bel gioco apprezzato durante l’arco del campionato. Buona fortuna per il futuro, magari lo stesso che vi riservi un po’ di buonsenso ed educazione in più che non guasta.

NOVE il numero di maglia di Giancarlo Malcore, capocannoniere del girone H di serie D, un buon attaccante, ma un pessimo attore. Lo ricordiamo tra i protagonisti della farsa più clamorosa vista nel mondo del calcio, orchestrata da una società di incompetenti, che credevano di farla franca, addossando le responsabilità sul popolo rossonero. Alcuni di loro credevano anche di aver fatto una epocale protesta, in realtà hanno dato vita ad una miserabile sceneggiatura, che ha portato alla “fine” della società rossonera per illecito sportivo. Nocera non dimentica.

DIECI, anche a costo di essere ripetitivi, al pubblico rossonero, presente in buon numero a Cerignola per l’ennesimo turno infrasettimanale. La lode l’aggiungiamo perché anche se al cospetto di un patetico insolente provocatore, è riuscita a non cadere nel tranello, restando uniti senza colpi di testa. A ruoli inversi già sarebbe in moto la macchina del fango e l’avvio di qualche procedimento di Daspo. Grande maturità. 

Francesco Cuomo

Immagini collegate:

Back to top button