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TRIPLICE FISCHIO: il gioiellino nocerino e un organico da completare

Il campionato della Nocerina è iniziato con un pareggio per uno a uno sull’ostico campo del Gravina. Un risultato da accogliere con ottimismo se si analizza la dinamica della gara, ma che poteva essere ancor più positivo con un pizzico di cinismo e cattiveria in più nella porzione finale.

IL PROTAGONISTA: sarebbe facile assegnare la palma a Nicola Talamo, che si è alzato dalla panchina al 18’del secondo tempo e dopo diciassette minuti ha timbrato il cartellino. Chi ci ha sorpreso più di tutti è stato, invece, Christian Gaudino. Il “gioiellino nocerino” come lo ha definito Sannino nel dopo gara è stato lanciato nella mischia in un momento delicato della gara ed ha offerto un contributo prezioso alla causa, garantendo corsa, dinamismo e più di qualche giocata interessante. Diciassette anni lo scorso 1 luglio potrebbe ritagliarsi uno spazio importante nella giovanissima Nocerina allestita dal direttore tecnico Nunzio Zavettieri.
IL MOMENTO CHIAVE: il Gravina sembrava in totale controllo della gara fino a venti minuti dalla fine. Dopo aver chiuso meritatamente in vantaggio la prima frazione i ragazzi di Summa e Ragone avevano approcciato bene alla ripresa, creando in più di una circostanza i presupposti per la seconda rete. Poi improvvisamente un calo fisico, dovuto certamente al momento particolare della stagione, al sole cocente che improvvisamente si è alzato sullo stadio “Vicino” e alla mancanza di alternative in panchina (tra squalifica e infortuni mancavano tre titolari). La Nocerina, complice anche i cambi operati da Sannino, è stata brava ad approfittarne prendendo in mano il pallino del gioco, trovando il gol del pareggio e dando la sensazione che con un pizzico di esperienza in più sarebbe potuto arrivare anche un successo.
DIETRO LA LAVAGNA: fase difensiva non proprio impeccabile o fase offensiva spuntata e povera di idee? Per non gettare la croce addosso a nessuno dopo appena due gare ufficiali, ripetiamo che per puntare a essere protagonisti in campionato l’organico non è completo, soprattutto alla voce calciatori di esperienza. Troppo pochi solo tre difensori “over”, di cui uno di appena 22 anni; a centrocampo l’arrivo di Ambro non può ritenersi sufficiente; manca quel calciatore, il Chacon di turno se vogliamo prendere a modello il Gravina visto ieri, in grado di fare la differenza in fase di rifinitura ma anche di conclusione dell’azione. In attacco, a parere di chi scrive, manca il “nove”, quel centravanti in grado di capitalizzare la mole di gioco che la squadra dovrebbe produrre. Scaringella non pare avere quelle caratteristiche e Talamo, provato anche come esterno di attacco, semba essere più un’arma da usare a partita in corso.

Valerio D’Amico

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