NOCERINA, Le parole non bastano più











Continua a perdere pezzi la Nocerina. Dopo Sannino, via nella giornata di ieri anche il dirigente Salvatore Napolitano e l’addetto stampa Alfonso Lenza. Si sgretola il castello a stelle e strisce. L’amministratore delegato Nunzio Grasso, nella call conference con i giornalisti che seguono le sorti dei rossoneri, convocata nel tardo pomeriggio, ha provato a diradare le nubi. Toni molto più sommessi rispetto a quella di Natale di appena una settimana fa, ma la sostanza non è purtroppo cambiata.
Che ci fossero difficoltà, che fosse stata sopravvalutata la rosa, che fossero stati commessi una serie indicibile di errori, non lo abbiamo scoperto certo ieri. Troppo facile ora chiedere scusa è vicinanza ad una piazza illusa per l’ennesima volta da chi appena pochi mesi fa parlava di Serie D economicamente poco proficua, di Lega Pro e oltre tra Bit Coin, criptovalute e token. Va bene che il tifoso in genere, e molto di più quello Nocerino nello specifico, ha la memoria corta, ma quelle parole, quell’entusiasmo, riecheggiano ancora nella sala polifunzionale di via Matteotti per dimenticarle.
Nessun processo alle intenzioni ci mancherebbe. Solo chi non opera non sbaglia e fortunatamente il tempo gioca ancora a favore dei molossi ma è arrivato il momento di essere chiari. Di chiacchiere ne abbiamo ascoltate fin troppe. L’ammissione di colpa è apprezzabile nel limite di tutte le scelte che da qui in avanti saranno fatte per salvare la categoria.
Perché, parliamoci chiaro, questa squadra, così com’è, al netto di quanto crede Natale o quanto gli hanno fatto credere Sannino prima e Zavattieri poi, non può andare oltre. I numeri non mentono mai e purtroppo non sono a favore di questa Nocerina. Da tifosi prima che da cronisti ci auguriamo che alle parole facciano seguito i fatti. Impensabile che un patrimonio quale la Nocerina rappresenta possa essere dilapidato.
Andrea D’Amico
Andrea D’Amico, Forzanocerina.it