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PUTEOLANA, Campilongo a caccia del primo successo: “sfida tosta, ma vogliamo i tre punti”

“Non temo nulla e nessuno, ho alle spalle una Società molto forte. Ho detto ai miei calciatori di non mollare mai!”. Queste le prime parole del neo tecnico della Puteolana Sasà Campilongo, intervenuto telefonicamente per Forzanocerina.it. Apparso alquanto fiducioso e sicuro di migliorare lo score dei diavoli, l’ex di turno, subentrato lo scorso 18 ottobre al posto di Salvatore Marra, dichiara inoltre di aver trovato una squadra demoralizzata ma allo stesso tempo vogliosa di mettersi alle spalle il passato: “ho iniziato a lavorare a livello psicologico, con le dovute analisi sto conoscendo le potenzialità dei singoli atleti per offrire loro tutte le necessarie opportunità e consentire di esprimersi al meglio, in tempi ristretti visti gli impegni cosi ravvicinati. Stiamo lavorando sull’aspetto psico-fisico, ho apprezzato molto la reazione che la squadra ha avuto con il Gravina e Portici espressione pratica di quanto di buono stiamo facendo”.

Alla vigilia del derby contro la Nocerina il trainer granata ha spiegato che il rendimento della Puteolana nelle prime due uscite in Coppa Italia è stato sopravvalutato e considerato cosa affine al campionato: “le due vittorie contro l’Afragolese e Paganese hanno sovrastimato la visione del rendimento di questa squadra dimostratosi poi fallimentare in campionato, sono competizioni diverse e vanno considerate tali. Il girone H è il più difficile di tutti gli altri 8 della Serie D per qualità e calibro. Dal mio ultimo successo con l’Ischia che risale a nove anni fa, nessuna squadra campana ha mai più vinto questa competizione”.

La sfida di domani ha un’importanza notevole per entrambe le squadre in chiave salvezza, se pensiamo che la Nocerina è a solo due lunghezze di distacco dalla zona rossa: “avere difronte una signora squadra che annovera calciatori importanti come Scaringella, Basanisi, Mincica, Garofalo e Romeo, non mi spaventa ma ho chiesto ai miei calciatori semplicità, di costruire la manovra senza mai buttare la palla e di mantenere alta la concentrazione.

“La Puteolana deve essere una squadra aggressiva, propositiva, facendo del pressing una necessità virtù – continua sottolineando la crescita della suo gruppo – sono soddisfatto di come i ragazzi in poco tempo stanno mettendo in pratica i miei dettami dandomi un feedback positivo sul lavoro che stiamo facendo con l’auspicio che poi tutto questo si concretizza con la conversione in punti già domani”.

Allenatore navigato è un lusso per questa categoria, Campilongo gode della stima incondizionata della famiglia Di Costanzo, la quale ha deciso di puntare sull’ex Empoli e Frosinone per cercare di invertire la rotta e centrare l’obiettivo stagionale. L’ex attaccante, tra l’altro dei diavoli, è estremamente convinto che la classifica in questo momento è bugiarda sia per la Puteolana che per la Nocerina. Considera quest’ultima un gruppo che più in avanti esprimerà il suo valore e che dirà la sua nella parte medio alta di questo raggruppamento.

I diavoli non sono una squadra di vertice ma in debito con alcuni punti persi nel corso di queste gare: “abbiamo l’obbligo di uscire dalle sabbie mobili e questo lo si fa collaborando tutti insieme, allenatore e calciatori, unici protagonisti in campo. Laddove bisognerà intervenite sul mercato siamo pronti a ristabilire gli equilibri in quelle zone di campo debite. Daremo legittimità a coloro che potranno trovare spazio perché non sono riusciti ad esprimersi al meglio in virtù proprio del loro potenziale in questo contesto e saremo propositivi in entrata con qualche innesto funzionale – sulla scelta di guidare una formazione in Serie D ribadisce un concetto fondamentale che esula il prestigio delle competizioni più elevate – non guardo la categoria, se si pensa che dopo cinque anni di Serie B accettai l’incarico in D per guidare l’Ischia. La scelta di legarmi alla famiglia Di Costanzo è dipesa dal progetto ambizioso e di crescita che questa Società esalta. Una scelta audace per il grande lavoro che bisogna fare ma sono ottimista perché vanto di una proprietà solida. Voglio soprattutto ridare ad una piazza e ad una tifoseria come quella di Pozzuoli il giusto merito”.

Maria Esposito

 

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