DA ZERO A DIECI: la risata fuori luogo nella domenica dei prezzi popolari!











Ennesima sconfitta per la Nocerina, che nonostante un primo tempo più che discreto soccombe per uno a tre sotto i colpi del Nardò. La gara del “San Francesco”, con uno sguardo al turno pre pasquale, da zero a dieci!
ZERO o poco più, erano le possibilità che venivano accreditate alla Nocerina di fare punti contro la corazzata di Nicola Ragno. La differenza in classifica abissale (al momento 29 punti in più per la compagine pugliese), una serie interminabile di assenze tra le fila rossonere per infortuni e squalifiche, davano poche chance alla compagine molossa. Sconfitta che è arrivata puntuale. Complice anche la solita buona dose di sfortuna, che non deve diventare assolutamente un alibi, ma i ragazzi di Erra hanno venduto cara la pelle. Tanta differenza tecnica non si è vista, la Nocerina per lunghi tratti è stata in partita, poi la stanchezza, qualche botta di troppo e i cambi hanno fatto la differenza a favore del Nardò.
UNO l’arbitro dal nome impronunciabile, quello che ha diretto la sfida del San Francesco tra Nocerina e Nardò, che si è fatto notare principalmente per la sua presenza in campo. Sempre vicino all’azione e molto spesso fisicamente a sedare qualsiasi scintilla tra le compagini. Per lunghi tratti ha usato il suo carisma al posto dei cartellini, avendo in pugno il match. Il signor Jules Roland Andeng Tona Mbei della sezione di Cuneo è tra i miglior fischietti visti in questa stagione in quarta serie.
DUE circa gli anni di collaborazione con il nostro portale dell’amico Matteo Manzo, che per scelta di cuore ritorna a vivere la passione rossonera da semplice tifoso. La volontà di un ritorno al passato del buon Matteo, che preferisce sostenere i propri beniamini dagli spalti, ha fatto la differenza. A lui vanno i nostri ringraziamenti per la condivisione di questi mesi, l’abnegazione e l’amicizia.
TRE i punti in palio per la sfida di giovedì Santo a Fasano. Vista la classifica la Nocerina deve assolutamente puntare al bottino pieno, anche in considerazione della posizione tranquilla in classifica della compagine pugliese. Un blitz esterno della Nocerina che manca dal lontano 18 settembre scorso. Unico successo stagionale, al momento, lontano dal San Francesco, arrivato nella trasferta di Martina.
QUATTRO le prossime gare, dove i ragazzi di Erra, debbono puntare alla conquista di almeno 10 punti. Per coltivare l’ambizione della salvezza diretta. Il calendario pone di fronte alla Nocerina compagini alla portata e/o con obiettivi già raggiunti. La spinta motivazionale, soprattutto per le sfide con avversari già appagati dalla classifica, deve essere l’arma in più per Garofalo & C. Poi un ritiro da programmare subito a Lourdes, il rientro di qualche infortunato e la spinta del pubblico deve fare in resto. Sperando di riuscire nell’impresa più ardua, al momento, per la nuova compagine societaria.
CINQUE euro il costo del tagliando di accesso al San Francesco è l’ulteriore dimostrazione che i nocerini vogliono il bene della Nocerina. Non c’erano dubbi. Non serviva alcuna dimostrazione a qualche scettico e/o a qualche sostenitore dell’impossibile. Che, ancora ieri, in occasione della concessione del penalty al Nardò, in sala stampa se la rideva di gusto. L’appello è in parte riuscito, considerando anche la domenica “festiva”. Complimenti alla scelta degli ultras rossoneri, che per far sentire il fiato addosso agli avversari, si sono spostati in tribuna. L’unica nota stonata è il lancio di oggetti in campo. Gesti che fanno solo il male della Nocerina, che ricordiamo ha il campo in diffida.
SEI i nati dal 2004 in poi, presenti sulla panchina della Nocerina. La dimostrazione tangibile della difficoltà che sta vivendo la squadra di Erra. Il tecnico salernitano non è mai riuscito ad avere tutto l’organico disponibile da quando è subentrato a Nunzio Zavettieri. Una difficoltà evidente che giustifica in parte la mancanza di risultati, ma evidenzia anche gli errori di costruzione della squadra rossonera. Errori importanti fatti sia nel mercato estivo che in quello di riparazione. La dimostrazione dell’importanza della presenza di un direttore sportivo navigato e quantomeno di categoria. L’improvvisazione non porta da nessuna parte.
SETTE le gare consecutive senza pareggiare per la Nocerina, con sei sconfitte e una vittoria. In alcune circostanze, vedi Matera, anche portare a casa un punticino sarebbe stato prezioso per i molossi, in una bagarre salvezza che si preannuncia dura e senza esclusione di colpi.
OTTO le gare in panchina per Sandro Erra, da quando ha sostituito l’esonerato Nunzio Zavettieri. Solamente cinque i punti conquistati. Due pareggi all’esordio nella doppia casalinga, poi tutte sconfitte, tranne la parentesi gioiosa, con il successo casalingo contro il fanalino di coda, la Puteolana. Un cammino davvero pericoloso ed insoddisfacente. Tante le motivazioni, come già evidenziato nei punti precedenti. Una minestra scondita a cui però il tecnico salernitano non ha saputo dare la giusta sapidità. La squadra per lunghi tratti resta sempre remissiva ed incapace di mostrare i denti.
NOVE i calciatori approdati a Nocera nella parentesi invernale del calciomercato. L’arrivo dei vari Russo, Mansi, Ziello, Di Palma, Flora, Vukmanic, Maletic, Caso Naturale ed Hedman (poi andato via) hanno rappresentato quasi una rivoluzione rispetto all’organico allestito a inizio anno. I numeri dicono che allo stesso punto del girone di andata la squadra aveva quattro punti in più e aveva vissuto diversi scossoni sia in ambito tecnico che societario; ora serve un cambio di marcia e magari qualche gol in più, nella speranza che i “rinforzi” comincino finalmente a fare la differenza
DIECI, mi sia concesso, al ritorno al San Francesco di Gerardo D’Aurielio. Assente per motivi di salute da circa due mesi. Ieri come un bambino si è emozionato quando è riuscito, con difficoltà, a raggiungere la tribuna. Accompagnato dalla figlia Brigida ha assistito a quasi tutto il match, poi un po’ per il dolore fisico, un po’ per evitare assembramenti è andato via qualche minuto prima del triplice fischio. Menzione anche per il ritorno di Tonino Rossi, assente da un bel po’ sulle gradinate, ma anche lui con un cuore rossonero senza eguali. Don Gerardo, zio Tonino i ragazzi hanno bisogno di voi!
Francesco Cuomo