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TRIPLICE FISCHIO: il ritorno del capitano e l’erba meno verde

La Nocerina abbatte il muro eretto dal Flaminia e conquista la quinta vittoria in altrettante gare del girone di ritorno. I molossi devono aspettare 88 minuti prima che Liurni indovini l’angolo giusto. Dopo la pausa si riprenderà in Sardegna.

IL PROTAGONISTA È tornato in campo da titolare dopo 13 gare e ha dimostrato, al netto di una condizione fisica che non poteva essere eccellente, di avere il piede ancora caldo. L’assenza di Pinna ha permesso ad Agostino Garofalo di indossare di nuovo la fascia di capitano e calcare il prato (disastrato) del suo stadio di adozione. Lo ha fatto con la grinta e la professionalità di sempre.

IL MOMENTO CHIAVE Corre il 27º della ripresa. Nappi decide di far uscire Garofalo e inserire Guida, destinato alla panchina per la seconda gara consecutiva. L’ex calciatore del Taranto è in vena e il suo ingresso spacca la partita. Dai suoi piedi, particolarmente ispirati, parte la conclusione deviata che permette a Liurni di far esplodere lo stadio.

DIETRO LA LAVAGNA Minuto numero 21 della ripresa. Liurni si libera bene al limite dell’area. Si accentra e lascia partire un tiro che si perde altissimo. Il calciatore di Terni se la prende, a giusta ragione, col terreno di gioco. Sfruttato intensamente per gare e allenamenti, il prato del San Francesco ha urgentemente bisogno di una semina. La società conosce il problema e provvederà quanto prima a ripristinare un manto degno di questo nome.

Francesco Belsito

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