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TRIPLICE FISCHIO: il sinistro di Liurni e il coraggio di mister Loi

La Nocerina cambia il mister e non perde il vizio. La formazione dell’altro Nappi (Morano ha sostituito in panchina il fratello squalificato) ha giocato d’anticipo e ha battuto il COS Sarrabus, una delle formazioni migliori del campionato, grazie a una rete esplosiva nata dal sinistro del solito Liurni. La gara, praticamente mai in discussione per 85 minuti, ha vissuto qualche sussulto nella parte finale quando gli ospiti, specialisti nel gol in zona Cesarini, hanno impensierito il folto pubblico del San Francesco con un forcing disperato terminato a pochi centimetri dal palo sinistro della porta rossonera. Archiviamo anche questa e testa al Boreale.

IL PROTAGONISTA Diventa sempre più difficile, nel senso buono, trovare il protagonista nelle gare del girone di ritorno: si va da un Lorenzo Liurni in vena di gol esplosivi, al San Francesco che è tornato a ruggire; si va da Gian Marco Fantoni, bravo a farsi trovare pronto dopo essere stato spettatore per sessanta minuti a Giulio Carotenuto che per essere fermato, va solo abbattuto. Ma anche Mazzei, Mariano e tanti altri hanno fatto un partitone. Battere i sardi e vendicare la sconfitta dell’andata non era facile, i molossi ci sono riusciti.

IL MOMENTO CHIAVE Minuto numero 38 della ripresa. Il portiere rossonero, Gian Marco Fantoni, si sta godendo abbastanza in solitaria, la prestazione dei suoi. Come i tremila (abbondanti) del San Francesco, sta recriminando per una squadra che non riesce a trovare la rete del raddoppio. Non sa che la sua gara sta, finalmente, per iniziare. Cadau, migliore in campo non solo tra i suoi, lascia partire un cross dall’out di destra. Il pallone ha il contagiri e termina sulla testa di Floris, che la gira a rete a colpo sicuro. La palla sarebbe indirizzata sotto la traversa, se sulla sua strada non ci fosse il guantone sinistro dell’estremo difensore toscano, che decide di sbarrare la porta fino al fischio finale.

DIETRO LA LAVAGNA Ci vuole coraggio per venire in sala stampa e affermare che la sua squadra avrebbe meritato il pareggio. Comprendo che il tecnico del COS, Francesco Loi, debba tirare acqua al suo mulino. Capisco che perdere brucia sempre e che il tiro di Alessandro Cadau al 95° è uscito di un niente. Ma ci vuole fegato per recriminare per una gara giocata soltanto per dieci minuti, dopo che il pressing dei padroni di casa è stato costante e il raddoppio non è arrivato perché il classe 2008 Leonardo Xaxa va tenuto d’occhio. I sardi sono una bella squadra e Loi è un tecnico che sa il fatto suo. Soprattutto, però, è coraggioso.

Francesco Belsito

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