Ci sarebbe piaciuto concludere l’anno quantomeno col sogno di poter lasciare questa categoria, con la speranza, che ci avrebbe accompagnato per i mesi estivi di poter accedere a palcoscenici degni della nostra piazza, anche utilizzando una porta secondaria, una vera e propria via di fuga.
Sappiamo invece com’è finita: la Nocerina ha perso la semifinale dei playoff in casa, di nuovo contro il Cassino, squadra contro cui i ragazzi di Nappi non hanno saputo riscattarsi. Delusione che fatichiamo a descrivere, la stessa con cui i più di quattromila tifosi, sono tornati a casa dall’ultima domenica al San Francesco. Certe scelte, purtroppo, fanno fatica ad essere perdonate perché a rimetterci non è mai chi le fa e poi va via, ma chi di Nocerina vive sette giorni su sette.
Non si parla di una mera sconfitta, ma di un incontro dove si è partiti già sconfitti e non ci sono stati cori, fumogeni e coreografie che siano riusciti a trasmettere la carica che non sarebbe dovuta mancare.
Scelte sbagliate portano a risultati deludenti e noi di delusioni ne sappiamo qualcosa. L’unica certezza è l’amore per la maglia che, come diciamo sempre, solo una maglia non è. Noi saremo qui anche l’anno prossimo, senza vacillare di un centimetro pronti a rifare km e km con vento e pioggia o sotto il sole cocente. Perché “NOI SIAMO LA NOCERINA”.
Carmen Giordano
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