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L’alfabeto rossonero secondo Charlie D’Agosto

Prima dell’avvio della post-season, ci siamo divertiti ad analizzare la stagione rossonera, seguendo l’alfabeto, con gli eventi o i personaggi che l’hanno caratterizzata nel bene e nel male.

A di arbitri, mai come quest’anno non all’altezza in più e più occasioni. Ancora una volta massima chiarezza: nessun vittimismo! Ma quello che abbiamo sopportato nell’arco della stagione è davvero di un livello troppo basso. “Dilettanti allo sbaraglio” degni della peggiore corrida di Corrado.

B di Boreale, 4 punti persi in maniera scellerata e tanti rimpianti. Dal rigore sbagliato con susseguente ribattuta alle ortiche dell’ex “bomber” (ma quanti gol ha fatto poi?) alla scialba prestazione in quel di Aranova che ha messo fine alla rincorsa rossonera. Certe occasioni non andrebbero sprecate se l’ambizione è quella di vincere. Ed è giusto citare la B di Barone che ha guidato i rossoneri in quei travagliati giorni del girone di andata, prima di accomodarsi sulla panchina della Juniores. 

C di serie C, ora detta Lega Pro. È dalla maledetta annata 2013/14 che Nocera non calca palcoscenici professionistici; da allora solo Eccellenza e 8 anni tra i dilettanti. Quest’anno sembrava la volta buona ma la storia ha detto evidentemente altro.

D di direttore sportivo. Sembrava dovesse toccare a Pagni, poi si è fatto avanti il nome di Righi, senza dimenticare di Lamazza. Alla fine il ruolo è stato condiviso tra la direzione generale, la conduzione tecnica e parte della dirigenza. Insomma un bel minestrone evidentemente condito troppo a caso. Fino all’arrivo ufficiale e conseguente addio pochi mesi dopo “dell’uomo che non può fare il biglietto di ritorno”. Ci auguriamo che la prossima annata sia programmata partendo dall’individuazione di figure specifiche e di spessore.

E di Esposito. L’allenatore designato ad inizio anno, quello che “con o senza la Nocerina l’anno prossimo io allenerò in Lega Pro” (c’è da crederci…). Poche settimane sulla panca rossonera, poche idee di gioco portate sul prato verde, spogliatoio spaccato e zero feeling con l’ambiente. Falsa partenza a Nocera, peggiore arrivo in altri lidi.

F di Ferraro. Anche se la sua esperienza nocerina è durata lo spazio di poche ore o meglio non è mai ufficialmente partita, non si può dire non sia stato protagonista di una delle pagine più controverse della storia della Nocerina. Un allenatore certamente di valore ma con le idee confuse. Con troppa (o forse troppa poca) personalità. Insomma, una settimana persa.

G di Gruppo. Quello che c’è stato nel girone di ritorno ma è mancato all’inizio con fazioni divise ed un rapporto allenatore/giocatori mai sbocciato. A chi è andato via un grazie per essersi accasato altrove, a chi è arrivato invece un complimenti almeno per averci provato e per aver formato un Gruppo vero, unito e compatto

H di “Hype”, quello che la tifoseria ha avuto da luglio credendo ad una squadra capace di stracciare il campionato. Nelle amichevoli pre campionato si chiedeva ai calciatori di vincerle tutte; già dalla prima di Coppa Italia si è avuto l’impressione che si dovesse soffrire più del previsto. E per quanto soffrono i supporters rossoneri da 10 anni a questa parte, gli andrebbe di diritto non la Lega Pro, ma direttamente la Champions League!!!

I di ingenuità ed inesperienza societaria. Solo così si può spiegare la serie di errori commessi da chi guida la Nocerina. Perché sul campo dell’amore, dell’attaccamento ed anche più venalmente dei sacrifici economici, nulla si può obiettare ai 6 soci/presidenti attualmente in carica. L’esperienza di solito serve per non commettere gli stessi errori in futuro…

L di Liurni, uno degli idoli della rosa. Anche in questa esperienza in rossonero Lorenzo si è dimostrato vicino alla città e molto amato dai tifosi, sopratutto dai più piccoli che in massa hanno voluto la maglia del loro calciatore del cuore. Nonostante un piccolo periodo di calo, sicuramente LL11 ha dato tutto quello che aveva per la causa, gol ed assist non sono mancati. Il futuro? Si vedrà…

M di mercato. Sembrava faraonico (e lo è stato nell’esborso) quello estivo. Molto più mirato ed azzeccato quello autunnale che ha permesso alla Nocerina di recuperare se non punti almeno posizioni. Dal 12º posto di Piccioni, Faissal e Fontana al 2º di Cardella, Carotenuto e compagni. Chiunque abbia operato (vige il mistero in proposito) ha fatto molto male all’inizio e molto bene in seguito.

N di Nappi. “Nippo” Nappi, il calciatore amato da Fabrizio De Andrè, “la foca monaca”, il suo arrivo è avvenuto nel peggior periodo della storia recente della Nocerina. Ci è voluto un po’ per riequilibrare squadra ed ambiente, ma il girone di ritorno parla chiaro: 39 punti e Nocerina prima insieme alla Cavese. Il futuro non è ancora definito ma certamente il buon Marco si è fatto amare ed apprezzare dal popolo rossonero (per strada ogni 10 metri è una foto ricordo!). Un po’ intollerante al giudizio di una certa fetta di tifo, ma Nocera è anche questo, caro mister. E comunque vada, È STATO UN VERO E SINCERO PIACERE.

O di ospiti, quasi mai pervenuti. Che tristezza un campionato dove le tifoserie avversarie (fatta eccezione per un paio di squadre) non sono mai approdate al San Francesco. In alcuni casi per assenza di tifo organizzato, in altre per limitazioni imposte dalle forze dell’ordine. Angri (in Coppa) e Cassino forse tra le uniche a poter presentarsi a Nocera. Un danno per le casse societarie, per la passione dei tifosi ma soprattutto per lo sport.

P di penalty sbagliati. Si inizia con Caccavallo in Coppa, poi ancora Caccavallo e Poziello alla lotteria finale sempre in Coppa, poi Piccioni ed a seguire 2 volte Cardella (che però realizza in ribattuta). Insomma annata stregata dagli 11 metri per i rossoneri.

Q di quoziente playoff. È l’argomento del momento. Le regole non sono ancora del tutto chiare e definitive ma è evidente che i playoff vanno vinti per poter sperare nel miracolo del…

R di ripescaggio. La Nocerina ne ha usufruito già diverse volte nella storia ed, almeno nelle ultime occasioni, ha portato decisamente bene. C’è da mettere mano al San Francesco ma soprattutto “mano alla tasca”. La società e l’Amministrazione comunale hanno già detto pubblicamente che si faranno trovate pronti.

S di silenzio stampa. Dal pareggio di Sassari in poi la società ha ritenuto di poter trovare maggior serenità nel mancato confronto con gli organi di informazione. Un silenzio che ha caratterizzato buona parte del campionato ed ha creato non pochi malumori. Per fortuna tutto è rientrato dopo la sfilza di risultati utili consecutivi ottenuti dai molossi.

T di tredici come i risultati utili consecutivi di Nappi dalla partita di Ischia fino alle sconfitte con Cassino e Atletico Uri. Con le prime 7 vittorie di fila il gap dalla capolista si è notevolmente ridotto, poi i pareggi di Boreale ed in casa con la Cavese a riportare tutti con i piedi per terra, ma allo stesso tempo per piazzarsi in piena zona playoff. In quel frangente, la Nocerina ci ha fatto sognare come non accadeva da tempo.

U di Under, anche quest’anno la nota lieta. Dai portieri 2004, alla schiera di difensori 2005, al nostro “molossino” fatto in casa classe 2003 e agli attaccanti tascabili (anche se forse troppo poco utilizzati). Senza dimenticare Rossi ed Esposito, 2004 dal sicuro valore. Hanno dato una grossa mano quest’anno. Certamente su alcuni di loro va fatta una riflessione anche per il futuro.

V di vice Cardella. È quello che è mancato e le responsabilità sono di chi ha agito sul mercato. Quando Federico è parso comprensibilmente stanco, Nappi non ha avuto a disposizione un “ruolo per ruolo” dovendo affidarsi al “falso nueve” che però non ha sempre portato i risultati sperati. Anche su questo punto, in futuro sicuramente ci sarà da ragionare.

Z di ricominciare da Zero. Non negli uomini ma negli alibi, nelle incertezze, negli errori e nelle divisioni. Qualsiasi sia la categoria, la Nocerina deve presentarsi e prepararsi per essere protagonista. Iniziando da una compagine societaria unita arrivando ad uno staff tecnico competente ed identificato per tempo. Per andare finalmente “via da questa mxxxa di categoria”, come ogni maledetta domenica cantano i tifosi. 

Charlie D’Agosto

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