Da Zero a Dieci: Morello da dimenticare ed il sogno da coltivare


La Nocerina supera per la prima volta in stagione l’ostico e mai domo Martina. La società pugliese recrimina forte per le “indecisioni” del signor Morello, ma la finale si tinge di rossonero. La partita del San Francesco vista da Zero a Dieci
ZERO come i sensi apparentemente in uso al signor Giuseppe Morello della sezione di Tivoli. In diverse occasioni ha palesemente dimostrato che fare il direttore di una gara di calcio, non è mestiere suo. Quasi sempre in ritardo sulle segnalazioni degli assistenti, con chiare difficoltà sia uditive che visive, ha letteralmente snervato il quarto uomo che in più di un’occasione si è sbracciato e sgolato per attirare un’attenzione non pervenuta. Tanti cartellini non esibiti, falli non pervenuti che hanno avuto il culmine con la concessione a favore della Nocerina nel recupero del primo tempo, di un rigore inesistente. Lo ricorderemo solo per i plateali e volatili inviti ai portieri di accelerare le riprese di gioco. Un grazie per il regalo ricevuto ieri al 45’ del primo tempo, ma il regalo maggiore sarà non incrociarti nuovamente sui campi di calcio.
UNO scatenato mister Massimo Francesco Pizzulli è stato l’espulso alla fine del primo tempo della sfida tra Nocerina e Martina. Il tecnico pugliese al duplice fischio si è “precipitato” in campo per protestare contro il signor Morello, per la concessione del rigore ai rossoneri. Al quel punto l’incredulo arbitro non ha potuto fare a meno di mostrare il rosso al tecnico, anche se prima aveva decisamente ignorato la segnalazione dell’assistente numero 1 Giuseppe Piccolo, posto in modalità sbandieratore e coadiuvato dalle sbracciate del quarto uomo. Episodio a parte, complimenti vivissimi per il tecnico nativo di Ginosa, che a Martina Franca sta portando avanti un progetto davvero interessante, con la valorizzazione di tanti giovani e con ottimi risultati.
DUE alla “gaffe” irripetibile, in diretta radiofonica del nostro Carmine Apicella. Il passionale cronista rossonero, si è lasciato andare al momento della concessione del calcio di rigore a favore dei molossi. Un epiteto fuori luogo, frutto di tanta passione e frustrazione per un’annata che poteva finire meglio e che si spera finisca meglio. Una tiratina di orecchie e le scuse per lo scivolone, da parte di tutti noi della redazione.
TRE alla inutile “garra” di Facundo Marquez, che è sembrata nella gara contro il Martina una pesante frustrazione. Strano, l’attaccante reduce appena sette giorni prima da una splendida tripletta, è sceso in campo molto nervoso. Tanto nervosismo che al momento del fischio d’inizio è stato capace di commettere due falli nel giro di 5 secondi, ovviamente non segnalati dal sempre poco attento signor Morello. Ora caro Facundo, con calma, goditi le giuste vacanze e grazie per le emozioni che ci hai regalato in questa stagione.
QUATTRO il numero di maglia di Durante Roberto De Angelis, autore del momentaneo vantaggio del Martina al San Francesco. Il difensore nativo di Roma, classe 2001 al suo sesto sigillo stagionale, oltre a fare a sportellate continuamente con Marquez, è riuscito a saltare più in alto di tutti per il gol ospite. Andando poi al termine dell’esultanza a “sfruculiare”, prima sotto la tribuna e poi col mai tranquillo attaccante argentino. Per fortuna la contesa poi è rientrata nei canoni della normale adrenalina del campo.
CINQUE per dieci cinquanta, come circa gli anni che don Mario Tramice da voce al San Francesco. Il tecnico audio nocerino, con famiglia a seguito, è stato premiato per l’impegno e la devozione alla maglia rossonera, dalla società di via Cafiero. Un appuntamento che si è svolto prima del fischio di inizio dell’ultima gara della stagione 2024/25, ma che era già stato programmato da diversi mesi. Un plauso alla società rossonera per la testimonianza di gratitudine verso una persona che ha dato tanto alla causa molossa.
SEI fiducioso, ci credi, “ ò facimm stu ripescaggio”? Questo il leitmotiv che da qualche settimana spopola nelle due Città rossonere. Il primo passo è stato fatto, quello di concludere la stagione in modo dignitoso e prestigioso, arrivando nella prima classifica da nove per eventuali ripescaggi. Ora il gioco è aperto, prima bisogna considerare eventuali mancate iscrizioni tra i professionisti, ben venga qualche cambio format, per le note vicende del Brescia. Ovviamente dal canto nostro dobbiamo essere pronti con la documentazione, la situazione economica decisamente impegnativa e quella strutturale. Argomenti che sembrano ampiamente alla nostra portata, viste le recenti e non dichiarazioni della società rossonera. Sognare non costa nulla, e noi ci auguriamo di poter esplodere di gioia tra una decina di settimane.
SETTE le camice sudate da Ferdinando Padovano al duplice fischio del signor Morello. Ha cercato in tutti i modi, riuscendoci “tranne per le ascelle”, a difendere l’arbitro da chiunque si avvicinasse per contestarlo per il penalty poco prima concesso. Di sicuro il “capellone molosso” è sempre in prima linea per evitare momenti convulsi, che in questo caso non coinvolgevano direttamente tesserati rossoneri, ma la scintilla può scoccare per niente, quindi bene sempre prevenire. Ottimo Ferdy
OTTO anni dopo la Nocerina rivince i play-off di girone in serie D. Era successo il 21 maggio 2017, all’epoca la formazione rossonera si impose a Roma contro il Trastevere per due reti a zero. Quel successo non comportò nessun esito, per la mancata volontà della società dell’epoca di fare richiesta di ripescaggio. Questa volta, almeno stante alle dichiarazioni, la volontà c’è da parte della proprietà. Bisogna attendere con pazienza. Infatti la società rossonera sta lavorando alacremente per non farsi trovare impreparata e sperare che il prossimo sei giugno sia un macigno per molte società già in evidente affanno.
NOVE le presenze in campionato per Mauro Bollino. La decima è arrivata nella parte finale della sfida al Martina, per un totale di neanche 350’ giocati in maglia rossonera. Un vero peccato. L’attaccante siciliano, complice un delicato infortunio, ha dato molto meno delle aspettative al popolo rossonero. Uscito troppo velocemente dalle priorità di mister Campilongo, resta un fiore mai sbocciato nella stagione appena conclusa. Sarebbe bello rivederlo in maglia rossonera, insieme ad altri giocatori di questa stagione. Chi vivrà vedrà.
DIECI al popolo rossonero. Come sempre non ha fatto mancare il suo apporto, l’appello della curva Silvio Adinolfi non è andato deserto, regalando momenti di pura passione e incontenibili emozioni. Vedere cantare donne e bambine, nel corteo che li conduceva allo stadio, è stato il momento più prezioso dell’intera stagione, rappresentando l’inossidabile legame che ha questa terra, che ha questa gente, con la maglia rossonera. Il vero punto di partenza, su cui fondare le basi di qualsiasi sodalizio societario. Speriamo di ritornare in questa estate nuovamente tutti gioiosi per le vie cittadine. FORZA NOCERINA SEMPRE!!!
Francesco Cuomo