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IL PAGELLONE: bocciati Auteri e Pitino

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DE LUCIA – 5.5 –  Portiere di indubbie qualità messe in mostra anche a Nocera dopo un lungo periodo in naftalina, peccato per l’indecisione (papera se preferite) di ieri, che di fatto ha interrotto bruscamente il sogno dell’immediato ritorno in B dei molossi e ne abbassa gioco forza la media.

 

RAGNI – 6 – Ragazzo dotato di mezzi fisici e tecnici notevoli, impiegato poco anzi pochissimo, torna alla società proprietaria del cartellino con tanta esperienza in più. Il futuro è sicuramente dalla sua parte.

 

G. RUSSO – 6 – La sua stagione è stata travagliata per colpa di tanti problemi fisici. Nel momento in cui è stato chiamato in causa però, ha palesato le tipiche insicurezze di chi gioca per la prima volta in un contesto calcistico professionistico. Vista la giovane età, anche per lui il futuro sarà ricco di soddisfazioni.

 

BALDAN – 7 – Una sorpresa molto piacevole. Con il passare delle giornate è diventato perno inamovibile di una difesa spesso troppo ballerina. Ha chiuso la stagione in crescendo. Pronto e meritevole di categorie più prestigiose.

 

SCARDINA – 6,5 – Qualche acciacco di troppo palesato durante la stagione, ma le sue prestazioni quando è sceso in campo in condizioni ottimali, hanno dimostrato le indubbie capacità tecniche e tattiche, autentico lusso per la categoria.

 

CHIOSA – 7- Il giovanotto scuola Toro è l’altra piacevole sorpresa dell’anno. Ha cominciato in punta di piedi e il suo percorso è stato un crescendo, manifestando scaltrezza, astuzia e mestiere non comuni in un ragazzino poco più che diciottenne. Anche lui sicuramente lo rivedremo presto in altre categorie.

 

RIZZA – SV – A Reggio Calabria in Coppa Italia aveva fatto intravedere qualcosa di buono, peccato che poi è diventato cliente fisso dell’infermeria rossonera. Sarà per l’anno prossimo.

 

GIULIATTO – 4 – Il voto va diviso con chi lo ha scelto e ne conosceva la struttura fisica, ma soprattutto quella mentale. Se sbagliare è umano, perseverare è diabolico.

 

ANDELKOVIC – 4 – Il gran fisico da solo non basta. Chissà se dopo un anno in Italia avrà capito che qui, anche in terza serie, si gioca a calcio e non a calci. E pensare che è stato uno dei primi colpi del mercato estivo e allora le speranze di giocare in B erano ancora intatte.

 

DIAOGURAGA – SV – Il suo curriculum parla chiaro: un giocatore con oltre centocinquanta partite di serie B alle spalle in terza serie può e deve fare la differenza. Il “fato” anche per lui però è stato avverso visti i ripetuti infortuni muscolari, spesso anche nascosti chissà poi perché … , come quello patito la settimana scorsa.

 

GARUFO – 6 – Onesto lavoratore sempre pronto a sudare la maglia. Impiegato in più ruoli ha sempre profuso massimo impegno e sposato la causa per il bene comune.

 

DAFFARA – 5,5 –  le premesse sembravano buone, francamente ci si aspettava qualcosa di più.

 

BRUNO – 7- Partito come sempre in sordina, nel corso della stagione ha visto aumentare i giri del suo motore come le migliori macchine diesel, sciorinando prestazioni sempre convincenti fatte di tanto carattere, grinta e sostanza. Nei tre anni di permanenza a Nocera è maturato molto e con orgoglio ed onore, ha indossato la fascia di capitano.

 

DE LIGUORI – 7- Nella prima parte del campionato ha retto praticamente da solo le sorti del centrocampo con Bruno che ci ha messo un po’ a carburare e Corapi impiegato nell’inusuale ruolo di esterno sinistro. Inevitabilmente è arrivato al termine della stagione in debito di ossigeno. Qualche dubbio sull’esclusione di Latina però resta, soprattutto a gara un centrocampista con le sue caratteristiche avrebbe fatto comodo.

 

CORAPI- 7,5 –  Il migliore in assoluto in mediana. Centrocampista tuttofare dalla duttilità estrema, non ha mai battuto ciglio nemmeno quando è stato costretto suo malgrado a disimpegnarsi da esterno di centrocampo non lesinando mai l’impegno, ma palesando difficoltà oggettive di passo e  chiusure difensive. Riportato nel suo ruolo naturale ha giocato una stagione strepitosa sino alla squalifica. Al rientro però, causa anche l’intervento chirurgico, pur mantenendo uno standard qualitativo elevato, fisicamente è andato via via scemando.

 

GOROBSOV – 5 – Altro oggetto misterioso eppure cercato con insistenza sia in estate (solo un cavillo burocratico blocco la trattativa ad un passo dalla chiusura), sia a gennaio. Sarebbe dovuto essere l’alternativa a Bruno ma non ha mai convinto ogni qualvolta è stato chiamato in causa.

 

LETTIERI – 6 – Di stima e di augurio per il futuro. Panchinaro silenzioso e volenteroso, sempre pronto a far gruppo. Una virtù importante per il giovanotto proveniente dal settore giovanile molosso spesso e volentieri ai margini della prima squadra. 

 

LIVIO DANIELE BRUNO – SV – di lui ricorderemo il cognome in comune con il più blasonato capitano e quel goal mai segnato durante una partitella degli ultimi allenamenti a porte chiuse.

 

MAZZEO – 6,5 – Calciatore dalle doti tecniche immense ma al tempo stesso dalla discontinuità disarmante. La rincorsa alle posizioni di vertice è indubbiamente passata anche dai suoi piedi, con i quali spesso ha incantato la platea. Non ha inciso più di tanto nelle due partite decisive anche se il palo colpito a Latina grida ancora vendetta.

 

EVACUO – 8 – I suoi goals hanno permesso alla squadra di inseguire per lungo tempo il sogno primo posto, svanito la sera del Partenio. Top player per la categoria e centravanti vero come a Nocera non si vedeva da anni. Anche lui come qualche altro suo compagno di squadra è arrivato forse un po’ stanco agli spareggi promozione, ma non si può fare altro che ringraziarlo comunque augurandogli le migliori fortune sportive.

 

NEGRO – 5,5 – L’attaccante dribbling, assist e goal del campionato di due anni fa è solo un pallido ricordo. Problemi fisici a iosa non gli hanno permesso di essere quasi mai protagonista un po’ com’era già accaduto lo scorso anno in B. Dimagrito e tirato a lucido doveva essere l’arma in più nei play-off ma anche nelle due gare contro il Latina si è rivisto solo a piccoli sprazzi il Negro che fu.  Al capolinea la sua avventura a Nocera?

 

PEPE – 5 – Arrivato a gennaio per sostituire Antonio Schetter e soprattutto Roberto Merino, ceduti nel mercato di riparazione, quando è stato chiamato in causa non ha mai entusiasmato risultando evanescente e mai davvero utile.

 

GAVILAN – 4- All’inizio ha avuto qualche chance ma l’ha sprecata. Poi solo infortuni e riabilitazione o se preferite riabilitazione e continue ricadute. Praticamente inutile alla causa.

 

N. RUSSO – 5 – Tanto fumo e poco arrosto, di lui ricorderemo due cose: l’ottima partita di Frosinone ed il goal che salvò la Nocerina a Pisa.

 

AUTERI – 5 – Il voto è relativo alla stagione che ci apprestiamo a lasciarci alle spalle. Il suo triennio in rossonero si è chiuso a Latina con una delusione cocente per il mancato approdo in finale contro una squadra alla portata dei molossi. Partenza con handicap dopo il mancato ripescaggio, ha avuto la fortuna che quest’anno il girone B di Prima Divisione fosse dannatamente livellato verso il basso, avendo quindi la possibilità di restare in corsa per il primo posto nonostante qualche battuta a vuoto di troppo. Purtroppo però, la sua squadra ogni volta che ha intravisto la luce è inciampata (Perugia ed Avellino su tutte, anche in maniera diversa per carità) senza dimenticare i punti persi a Carrara, Gubbio e Sorrento. Eppure aveva a disposizione una Ferrari a detta di qualcuno o, fate voi, la squadra più forte che avesse mai allenato in carriera come da lui stesso affermato in una conferenza stampa di qualche mese fa. E allora cosa non ha funzionato? Perché se “arrivare quarti è meglio che arrivare terzi” (dichiarazione buttata lì forse per giustificare l’indecorosa prova di Sorrento, salvo poi rimangiarsi il tutto ieri a fine gara), ti aspetti che una squadra che annovera tra le sue fila gente del calibro di Evacuo, Mazzeo, Bruno e De Liguori tanto per citare i più presenti e rappresentativi, con tutto il rispetto, non si faccia infinocchiare dal Latina di turno. Certo”il calcio è strano”, probabilmente “si è qualificata la squadra che ha meritato di meno nell’arco dei centottanta minuti” però la Ferrari rossonera avrebbe dovuto raggiungere traguardi ben più “importanti”.

 

PITINO – 4 – Un’escalation di errori. A fine luglio tra i primi acquisti per la B figuravano i nomi di Sabatino e Andjelkovic, e sappiamo poi com’è andata a finire per entrambe. Tra i pali si sono dovuti alternare ben tre portieri prima di prenderne uno decente. Un campionato intero giocato senza un terzino di ruolo perché in Italia a sinistra esiste solo Giuliatto. Nel mercato di riparazione via Merino e Schetter ecco Pepe, Diagouraga e Gorobsov, tre meteore, anzi quattro se ci aggiungiamo Gavilan e forse cinque considerando il povero Livio Daniele Bruno, venuto a fare da comparsa e niente più. La differenza tra la Nocerina le squadre che l’hanno preceduta l’hanno fatta le panchine. Anche a Latina uscito Danilevicius è entrato Jefferson, fuori Barraco dentro Schetter, per i rossoneri Gorobsov, Pepe e Nicola Russo, poca roba con tutto il rispetto per i tre ragazzi.

 

Lorenzo Orefice, ForzaNocerina.it

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