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NOCERINA: Incubo retrocessione, Pavarese vede “pene ridotte”

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Giorni di febbrile attesa per la sentenza della Commissione Disciplinare. Potrebbe essere lunedì prossimo il giorno del giudizio. Quello di primo grado. La richiesta, avanzata dal presidente della commissione Sergio Artico, di valutare nuovamente la posizione di Gino Benevento nei quadri dirigenziali al 10 novembre scorso, di fatto, potrebbe aprire spiragli positivi.

Speranze che riguardano però l’aspetto temporale della vicenda. In pratica, se la Disciplinare terrà conto che all’epoca del derby Benevento non figurava come presidente della Nocerina, verrebbe di fatto a cadere il punto principale dell’accusa: la responsabilità diretta della società in tutta la vicenda di presunto illecito sportivo, che potrebbe comparire solo in caso di coinvolgimento di un legale rappresentante della società, in questo caso il presidente o l’amministratore unico. Il 10 novembre, seppur inibito, era Giovanni Citarella a ricoprire quel ruolo. Dunque, stralciata la sua posizione, la società non potrebbe essere giudicata per responsabilità diretta.

«Mi auguro che gli interventi odierni, soprattutto degli avvocati Ruggiero Malagnini e Chiacchio, abbiano in un certo senso smontato il castello accusatorio». Lo dice Gigi Pavarese, diggì della Nocerina, destinatario di una richiesta di maxi-squalifica da parte di Stefano Palazzi. «Sono convinto – aggiunge il dirigente rossonero – che il punto sulla responsabilità diretta della società sarà derubricato, portando quindi a pene ridotte rispetto alle richieste dell’accusa».

Toccherà comunque aspettare ancora un po’ per completare tutto l’iter giudiziario della vicenda, a partire già da un primo grado che si completerà solo quando sarà valutata anche la posizione di Citarella. L’ex amministratore unico è da due giorni agli arresti domiciliari per altra vicenda che, purtroppo, ha ancora una volta riguardato – seppur marginalmente – le sorti della Nocerina Calcio. Al momento, così come specificato dall’avvocato Monica Fiorillo che ne tutela gli interessi nell’ambito del procedimento davanti alla Disciplinare, non è dato sapere quando potrà essere presente in aula, non avendo possibilità di sfruttare permessi per raggiungere Roma. Tuttavia, a quanto afferma ancora Pavarese, «se dovesse venire a mancare l’accusa di responsabilità diretta in un illecito sportivo per la Nocerina, anche per Citarella si potrebbe prospettare un quadro diverso, meno pesante».

Sulla sua posizione personale, il diggì della Nocerina ripercorre quanto detto in aula dal suo difensore, l’avvocato Ruggiero Malagnini: «E’ stato un apporto importante quello dei legali, in primis per rendere chiaro che non c’è stata alcuna preordinazione per quanto accaduto in campo. Per quanto riguarda la questione dei contributi, già nelle audizioni avevo specificato di aver parlato di entrate totali per una società di Lega Pro come la Nocerina, che limitatamente ai contributi federali potrebbe al massimo raggiungere gli 80mila euro e non certo quota 400mila».

Sulle questione del numero minimo dei calciatori per poter giocare la gara, spesso evidenziato da Palazzi durante la requisitoria, Pavarese pone l’accento sul background in cui si doveva decidere: «Bisogna pur vedere come si chiedono le cose e, soprattutto, valutare il fatto che in circostanze come quella di Salerno, concitate e dense di tensioni, si perdono anche le più forti certezze». Chiusura con metafora ciclistica, passione extra-calcistica di Pavarese: «Siamo a metà di un durissimo gran premio della montagna, ma abbiamo scalatori formidabili che spero ci portino al più presto ad un sereno scollinamento».

fonte: Giuliano Pisciotta, Il Mattino

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