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DA ZERO A DIECI: la gaffe di Girardi e lo “zio d’America”

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La Nocerina sbanca Picerno portando a casa i primi tre punti stagionali. Una vittoria attesa da una città incredula di fronte ai passi falsi di una squadra verso la quale si erano create ben altre aspettative. Dal comune lucano riparte quindi la corsa rossonera…da zero a dieci.

ZERO I gol subiti (finalmente) dalla truppa di Maiuri. Grazie alla buona vena del giovane Sommariva e ad una ritrovata solidità difensiva, la Nocerina termina la prima gara in campionato a rete immacolata. È vero che siamo solo alla terza giornata, ma è anche vero che, finora, erano state ben cinque le volte in cui il portiere ex Genoa si era chinato a raccogliere una palla dietro le proprie spalle. L’augurio è che i miglioramenti intravisti ieri facciano da viatico ad un progressivo crescendo del rendimento dell’intero reparto, necessario per conseguire gli ambiziosi obiettivi stagionali.

UNO come il primo match del nuovo corso rossonero orfano di Peppe Prete. Il direttore ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni domenica scorsa, per motivi assolutamente indipendenti dalla sconfitta interna col Trastevere, al termine di un travaglio interiore durato diversi giorni. A lui, attore fondamentale nell’ennesima rinascita nella storia della Nocerina, va il giusto riconoscimento per il lavoro svolto con professionalità, padronanza della lingua e della materia, senza trasudare nemmeno una goccia di sudore dai sempre impeccabili ed elegantissimi completi d’ordinanza.

DUE all’imprudenza mostrata nel dopo-partita dal risolutore rossonero di giornata Domenico Girardi: in una sala stampa gremita di giornalisti nocerini e lucani, esalta la vittoria ottenuta, parole testuali, su un “campo di merda”. La frase, più che infelice, ha giustamente indignato i presenti, costringendo un rappresentante della squadra rossonera a chiedere scusa a nome della dirigenza e dell’ufficio stampa. Sicuramente il buon Domenico non intendeva insultare l’impianto lucano (tutt’altro che brutto), volendo porre l’accento sulle difficoltà nel fare punti sui campi delle “piccole” squadre. Il fondato dubbio è che in posti leggermente più caldi la frase avrebbe avuto conseguenze più complicate da arginare.

TRE le occasioni da gol, piuttosto ghiotte, capitate sui piedi di Giuseppe Siclari. L’attaccante rossonero si è trovato più di una volta a tu per tu con Ioime senza, però, riuscire a superarlo. Sfortuna o imprecisione, una giornata storta può capitare a un giocatore che, fin ora, ha messo in mostra una certa dimestichezza in zona gol. Per fortuna, ci ha pensato un suo collega di reparto, in plastico volo d’angelo, a indirizzare le sorti dell’incontro dalla parte dei rossoneri.

QUATTRO all’assenza di una maglia rossonera ammirata finora solo alla presentazione della campagna abbonamenti. Dopo aver visto la bianca, la nera… addirittura la gialla, solo la classica prima maglia risulta tuttora non pervenuta. Qual sarà il problema? È finito l’inchiostro colorato nella stampante dello sponsor tecnico? Giovanni Oliva ha sbagliato un lavaggio e tutte le maglie hanno stinto? Non si è riuscito a correggere anche sulle rossonere il logo dello sponsor principale? La speranza è che, qualunque sia la il motivo ostativo, possa essere superato prima della prossima gara.

CINQUE le gare ufficiali stagionali dei molossi. Tre vittorie (due in Coppa Italia, una in campionato); due sconfitte (entrambe in campionato). Cinque gol subiti a fronte dei nove segnati. Uno score che sembrerebbe, tutto sommato, positivo. Eppure, il cammino in campionato non è iniziato nel migliore dei modi. Serviva una inversione di rotta ed è arrivata, con una squadra apparsa disposta meglio in campo rispetto alle ultime esibizioni ed una ritrovata compattezza che si spera possa essere il preludio ad una fluidità di gioco che maggiormente si addice ad una squadra desiderosa di lottare per il primato.

SEI i calciatori ammoniti dal signor Di Graci di Como, arbitro di un Picerno-Nocerina vissuto con sostanziale correttezza da ambo le parti. I cartellini gialli sono maturati quasi esclusivamente nella ripresa e mai per falli particolarmente cattivi. Alla fine, il foltissimo e corretto pubblico locale ha assistito ad una buona partita, fatalmente influenzata dalle pessime condizioni climatiche. Gli oltre mille spettatori che hanno affollato la tribuna locale sono un risultato straordinario per una cittadina che conta poco più di seimila abitanti.

SETTE all’ospitalità della società del Picerno. L’orgogliosa realtà della città nota come “Leonessa della Lucania”, deve tutto allo “zio d’America” Donato Curcio. L’uomo, emigrato negli Stati Uniti nel 1951, ha messo in piedi una multinazionale partendo da zero. Fiero delle sue origini, ha voluto omaggiare il proprio paese finanziando in toto la squadra e costruendo lo stadio comunale (che porta il suo nome). Quando, alla fine della partita, un tifoso rossonero ha pensato bene di portarsi via un pallone-ricordo della trasferta, un picernese ha esclamato: “Poco male, basta una chiamata e arrivano centomila euro” Quando una telefonata ti allunga la vita…

OTTO ai tifosi molossi presenti allo stadio lucano.  Stipati nella piccolissima, ma coperta, tribunetta del settore ospiti, hanno incitato la squadra senza sosta come da consolidata abitudine. Eloquente lo striscione mostrato a inizio ripresa “Lasciamo parlare solo il campo – Vincere”. I ragazzi della curva, benché vessati da Giove pluvio per la seconda gara consecutiva, con annessa mega coreografia allestita e forzatamente rimandata, hanno invitato, con risoluta saggezza, il resto della tifoseria rossonera ad evitare polemiche inutili badando soltanto ai risultati sul campo.

NOVE al collettivo abbraccio che la squadra rossonera ha riservato al proprio allenatore subito dopo la liberatoria rete messa a segno da Girardi, con capofila proprio l’altissimo attaccante ex Taranto e Modena. Pochi secondi ed il trainer milanese si è ritrovato addosso tutta la squadra. Si tratta della risposta migliore che potessero dare gli atleti alla voce “la squadra non segue il suo allenatore”.

DIECI, approssimando per difetto, le persone che si sono girate quando, al trentatreesimo della ripresa, uno dei vari vicepresidenti della Nocerina presenti in tribuna ha sfogato la frustrazione per l’avvio stentato della squadra esultando con sentita vigoria per il gol dell’attaccante ex Modena. Fortunatamente la pacifica tifoseria del Picerno ha compreso la situazione lasciando incolume il dirigente rossonero, dando seguito alla bella giornata di sport vissuta fino a quel momento. Fino alla fine.

Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it

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