DA ZERO A DIECI: il riscatto di Nohman nella giornata di Simonelli










Il poker all’Herculaneum fa da abbrivio alla nuova avventura di un motivatissimo Giovanni Simonelli sulla panchina della Nocerina. Alla bella punizione di Alvino a metà primo tempo fanno seguito la reti di Siclari, Nohman e Di Pietro nella ripresa. Si riparte quindi con i migliori propositi…da zero a dieci.
ZERO alle condizioni meteo di domenica che, oltre a rendere difficile la vita e il gioco per i ventidue in campo, azzerano del tutto la presenza di hostess in tribuna stampa. La prima partita contornata da acqua e vento consiglia infatti alle baldanzose ragazze uno strategico ammutinamento con ritiro a casa. La distribuzione di pasticcini nell’intervallo viene così affidata ad improbabili ragazzi, con effetto scenico assolutamente da rivedere. Stesso discorso per le interviste post-partita, con le donzelle rimpiazzate da bottiglia e barattolo di conserva di pomodori, gentilmente fornite da uno sponsor e piazzate sul tavolo conferenze. Urgono soluzioni alternative per l’inverno.
UNO il giro di lancette che ha impiegato Daniele Nohman per entrare in campo, a sei dalla fine e dopo abbondante riscaldamento, e scrivere per la prima volta in campionato il suo nome sul tabellino dei marcatori, grazie anche ad un illuminante assist di Siclari utile a piazzarlo a tu per tu con il portiere ospite in uscita. Il tutto seguito da esultanza rabbiosa e liberatoria verso la tribuna, con collettivo e sentito abbraccio da parte di tutti i compagni di squadra. Che sia l’alba di un nuovo inizio anche per lui, mettendo da parte tutte le scorie negative della prima parte di stagione.
DUE sono anche le decine di minuti di durata della partita dell’Herculaneum. Sistematisi in campo con ordinato modulo 4-3-3, buona copertura degli spazi, l’ex Gargiulo in insolita veste di prima punta, con Sorrentino e Adamo a girare al largo e Lopetrone in cabina di regia, i granata ieri in maglia bianca vedono crollare il proprio castello al pregevole gol di Alvino su calcio di punizione. Da quel momento nessuna apprensione portata alla difesa rossonera, con l’espulsione di Baratto a metà ripresa a rimuovere ogni resistenza verso una Nocerina dilagante nel finale. Parziali giustificazioni: le assenze e le penalizzazioni in classifica che hanno minato il morale di una squadra protagonista di un ottimo inizio di campionato. Era comunque lecito attendersi di più.
TRE le reti in campionato di Peppe Siclari, il calciatore che per carriera e caratteristiche è potenzialmente la più importante bocca da fuoco della rosa rossonera. Limitato da un fastidioso infortunio in questo inizio di stagione, ha sempre conferito vivacità alla prima linea quando impiegato anche per scampoli di gara e in posizione magari non congeniale alle proprie attitudini. Domenica, nei venticinque minuti a disposizione, un gol di ottima fattura e un assist. In attesa di un impiego a tempo pieno.
QUATTRO quattro due è il modulo che Giovanni Simonelli sceglie per il suo ritorno da mister della Nocerina diciassette anni dopo l’ultima volta. Diga centrale difensiva affidata a Pomante e Cacace, zona mediana presidiata da Coppola e Di Pietro, con Milani e Alvino deputati a sfruttare le corsie laterali e Fella più vicino a Girardi nei pressi della porta avversaria. Apprezzabili i primi progressi, ricerca delle fasce, con esterni più larghi, e non più palle sparate a caso in avanti in affollati corridoi centrali, il tutto supportato da atteggiamento fin da subito più convinto e battagliero. In attesa di prossime conferme…se son rose…
CINQUE i rinvii da fondo campo che Daniele Sommariva deve effettuare nel corso dei novantacinque minuti di gioco, utili a spezzare un’altrimenti insostenibile monotonia. Il portiere scuola Genoa, rientrante tra i pali causa assenza per infortunio di Amato, trova nel primo freddo stagionale l’unico avversario da fronteggiare sul rettangolo verde, vista l’assoluta inconsistenza offensiva di un Herculaneum decimato da qualche assenza di troppo e in grado di concludere verso la porta rossonera solo un minuto dopo il vantaggio firmato da Alvino, grazie ad un calcio di punizione che Sorrentino spedisce abbondantemente dietro la curva ospiti in ex zona ristorante.
SEI e mezzo alla prestazione di Angelo Lopetrone, nocerino regista dell’Herculaneum e capitano per l’occasione, partito da un campionato di C2 di dieci anni fa, disputato da esordiente con la casacca rossonera, verso una carriera ricca di aspettative non del tutto realizzate. La tecnica al di sopra della media della categoria è risaltata anche domenica, pur su un campo inzuppato, con continua ricerca della giocata utile a testa alta, lanci millimetrici e palle mai buttate. La sensazione è che però predichi nel deserto, calando fatalmente nella ripresa insieme ai suoi compagni.
SETTE le centinaia di spettatori che hanno “affollato” le gradinate del San Francesco, con il meteo avverso a sopraffare la curiosità per la prima del nuovo tecnico. Completamente vuota e silenziosa la curva nel primo quarto d’ora per protesta contro l’ondata di diffide piovute in settimana. Sette è anche il voto che va ad Andrea Di Pietro e Mario Coppola, bravi a cantare e portare la croce nel centrocampo rossonero, garantendo i giusti equilibri e libertà di offendere ai due esterni. In attesa che nuovi accorgimenti tattici, insieme magari ad un rinnovato spirito di sacrificio, regalino spazio anche a Mario Barone.
OTTO alla puntualità svizzera che consente a Simone Milani di farsi ammonire anche nella partita contro l’Herculaneum, dando impressionante continuità ad una serie di cartellini gialli, quasi tutti gratuiti, inaugurata già alla prima giornata. Non sanzionato solo a Nardò, perché appunto assente per squalifica, l’esterno rossonero, che in campo si conferma il miglior under a disposizione di Simonelli seppur spesso reo di voler strafare, guadagna un inutile giallo per proteste sul finire del match contro gli uomini di Campana. Missione compiuta anche stavolta.
NOVE al diabolico sadismo di mister Simonelli che a due minuti dal termine, con le tre sostituzioni possibili già effettuate, rigetta con forza i propositi di riposo in panchina dei restanti calciatori a disposizione. Questi ultimi vengono sentitamente invitati a proseguire negli scatti a bordo campo, anche per giustificare una doccia post-partita che avrebbe avuto altrimenti poco senso. Simpatico anche il siparietto generato in occasione dell’ingresso in campo di Nohman al posto di Girardi, quando invece del pelato attaccante ex Lupa Roma si presenta al suo cospetto Papini, prontamente respinto per poi essere inserito poco dopo.
DIECI alla capillarità del servizio d’ordine di stampo coreano approntato per la tribuna centrale del San Francesco. Seguendo fedelmente quanto riportato sugli elenchi in dotazione, gli steward consentono l’ingresso in tribuna vip e stampa solo dopo accurato screening, che comprende verifica di generalità, documento, foto, gruppo sanguigno e mansioni degli interessati, ripetendo la procedura nel malaugurato caso qualcuno osi tornare al proprio posto dopo essersi recato al bagno. Superflui ornamenti risultano essere i pass portati al collo da dirigenti e operatori della stampa. Ne fa le spese anche il tesserato Ramcheski il quale, escluso dalle convocazioni, paga la voglia di un gelato all’intervallo con la relegazione in tribuna laterale. La disciplina prima di tutto.
Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it