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TRIPLICE FISCHIO: le “magie” del Professore e il saluto di Di Pietro

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IL PROTAGONISTA – I tifosi e gli addetti ai lavori del mondo calcistico lo ripetono sempre: “Vogliamo atleti che siano prima uomini e poi calciatori”, sono parole che calzano a pennello per l’ormai ex centrocampista rossonero Andrea Di Pietro. Con i molossi ha cominciato lo scorso anno quando con sudore e dedizione ha conquistato la vittoria del campionato che gli è valsa la riconferma e la maglia da titolare a dispetto di gente “sulla carta” di certo più quotata di lui. Andrea non si è mai dato per vinto ed ha lottato sempre da vero molosso, anche contro il Ciampino, nonostante sapesse che quella sarebbe stata la sua ultima partita con quei colori addosso, non si è risparmiato, non ha tirato via la gamba, è sceso in campo e come sempre ha dato l’anima, risultando a fine gara tra i migliori in campo, ha dovuto anteporre una scelta di vita importante, che coinvolge la sua stessa famiglia, ai colori rossoneri, ma siamo sicuri che questa decisione gli abbia tolto il sonno prima di essere presa. Di Pietro ha salutato nel modo in cui fanno gli uomini, mettendoci la faccia. Onore a te Andrea e buona fortuna.

IL MOMENTO CHIAVE – E’ stata una gara che da’ consapevolezza della propria forza, quella disputata dai molossi contro i laziali del Ciampino, un primo tempo in cui gli uomini di Simonelli hanno letteralmente dominato gli avversari andando in gol con Nohman che sembra essere rigenerato dall’arrivo del nuovo allenatore. Non male anche la gara disputata da Santeramo che ha conquistato con i suoi centimetri quasi tutte le palle alte indirizzate verso Federici. A voler essere pignoli, la si sarebbe potuta chiudere prima ed evitare inutili sbattimenti dopo l’ingenua espulsione di Nohman, che ad inizio ripresa rimedia in meno di cinque minuti due gialli che fanno fare gli straordinari ai compagni di squadra. Nonostante qualche minuto di sbandamento dovuto all’inferiorità numerica i molossi non perdono mai la testa, e ci pensa mister Simonelli a riequilibrare l’assetto dei suoi inserendo peso e velocità in campo con Girardi e Fella, ed è proprio quest’ultimo che con un piatto a giro, su splendido assist di Girardi, che realizza il gol che fa calare il sipario su di una gara vinta senza particolari affanni.

DIETRO LA LAVAGNA – Se tanto bene hanno fatto i calciatori scesi in campo, la stessa cosa non può dirsi per chi era tornato a Nocera con grandi ambizioni e voglia di fare, amato dal pubblico per aver realizzato il gol storico che valse la promozione in serie B, è andato in panchina con le polveri bagnate, per poi sgaiattolare via senza nemmeno prendere parte alla contesa. Delusione da minestra riscaldata. A mai più.

Fabio Vicidomini, ForzaNocerina.it 

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