IL PROTAGONISTA. Ventisei anni, oltre centocinquanta presenze tra i professionisti e anima del centrocampo rossonero. Ha dovuto aspettare l’unidicesima gara del girone di ritorno ma, finalmente, Mario Coppola, ha realizzato il primo, meritatissimo, gol con la casacca rossonera. Una soddisfazione che vale doppio per un ragazzo a gare fatte di grinta, polmoni e sudore. Eppure, Coppola avrebbe potuto guadagnarsi questa soddisfazione già nella prima giornata di campionato. Ma il suo tiro da fuori area aveva fatto vibrare la traversa del Madrepietra Stadium di Apricena. Se in quella occasione una sua marcatura non è riuscita a riequilibrare le sorti dell’incontro, il centrocampista aversano ci è riuscito domenica, regalando ai suoi compagni un punto prezioso in chiave play-off.
IL MOMENTO CHIAVE. Bisogna fare qualche passo indietro e raggiungere il pomeriggio di giovedì 23 marzo. Tra le decisioni del giudice sportivo c’è n’è una relativa allo stadio San Francesco, che dovrà ospitare due gare a senza l’apporto del pubblico. La prima di queste due occasioni vedeva l’incontro con il Gravina. Nelle due precedenti occasioni, la cittadina pugliese aveva accolto la società e i tifosi della Nocerina con cordialità e cortesia. Quando è arrivato il momento di ricambiare l’ospitalità, la società rossonera non si è potuta dimostrare altrettanto disponibile. Gli incontri a Gravina in Puglia sono avvenuti, in rapida successione, in Eccellenza e in Serie D. Si spera per entrambe che la prossima gara potrà essere disputata in una categoria ancora superiore.
DIETRO LA LAVAGNA. La giovane età non può essere un alibi. L’errore di Giulio Cetrangolo, estremo difensore rossonero nella gara di domenica 26 marzo, ha regalato agli ospiti un vantaggio inaspettato. La punizione di Picci, per nulla trascendentale, ha sorpreso oltremodo il portiere della squadra di Simonelli. L’errore, tuttavia, fa parte del gioco. Si può cadere. L’importante è rialzarsi quanto prima.
Francesco Belsito, Forzanocerina.it
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