La sorprendente vittoria nel match casalingo contro il Brindisi ha rilanciato il Matera in una corsa salvezza che la vede ancora in piena zona play-out, a nove punti, ma finalmente in lotta serrata con le altre concorrenti. Nel pomeriggio di domani, allo stadio “San Francesco”, i lucani punteranno al secondo successo di fila in una gara che sa già di scontro diretto con la Nocerina, al momento ad appena due lunghezze di distanza.
LA SQUADRA. Allenata da Salvatore Ciullo, tecnico subentrato a Salvatore Finamore, il Matera è una squadra ricca di giocatori d’esperienza, costruita per ottenere la salvezza tranquilla dall’ex direttore sportivo della Nocerina Riccardo Bolzan. Tuttavia, l’inizio di stagione non è stato dei più promettenti, e ha costretto la squadra neopromossa a fare già gli straordinari per rimettersi in carreggiata. Tra i pali c’è il classe ’01 Giacomo Pozzer, che guida la difesa a tre composta da due dei tre ex Nocerina che scenderanno in campo. Parliamo di Giuseppe Figliomeni, in rossonero in Serie B nella stagione 2011/2012, e di Nicolò Donida, che ha vestito la maglia molossa fino alla scorsa stagione. A completare il reparto c’è Carmine Sgambati. A centrocampo, la linea mediana vede protagonisti Vicente, regista brasiliano di grande qualità proveniente dalla Casertana, il diciannovenne Denis Manu e l’altro ex di giornata Andrea Bottalico, alla Nocerina nella difficile annata 2019/2020. Sugli esterni, spazio al classe ’04 Pasquale Iaccarino e a Riccardo Montanino (’02). In attacco, mister Ciullo dovrebbe affidarsi a Vincenzo Ferrara e alla punta centrale Gianmarco Piccioni.
I PRECEDENTI. Sono tre le sfide complessive tra Nocerina e Matera giocate al “San Francesco”. Il primo confronto risale alla stagione 1989/90, e terminò zero a zero. Nel vittorioso campionato di Serie C2 1994/95, i molossi si imposero per due a zero grazie ai gol di Cancellato e Vastola. Il terzo e ultimo precedente è stato disputato nella Serie D 2008/09: al termine di una gara sofferta, la Nocerina vinse di misura per merito di una rete di Riolo.
Domenico Pessolano
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