2022, Un anno in rossonero (parte 2)











LUGLIO – Si apre la nuova stagione, come di consueto con il mercato, e c’è grande entusiasmo. Si parte dalle riconferme di alcuni dei baby, come Chietti e Menichino, ma arrivano presto i primi pezzi da novanta: il centrocampista Giacomarro e l’attaccante Valentini. Il mercato prosegue tra colpi intriganti (Basanisi e De Marino su tutti) e volti esotici: arrivano un brasiliano (Diniz), due olandesi (Boersma e Gomes) ed uno spagnolo di origini senegalesi (Baldè) per una Nocerina che sembra sempre più internazionale. Sannino si presenta alla piazza, poi si parte per Bisaccia e nelle prime amichevoli i risultati sono discreti. Il mese si chiude con l’ennesima sorpresa: l’ingaggio del libico Khaleel in difesa, una vecchia conoscenza di mister Sannino.
AGOSTO – Prosegue la sequela di amichevoli ed arriva però una notizia che non entusiasma: i molossi restano nel girone H, quello a maggioranza pugliese, considerato da più parti il più tosto da affrontare. Ma l’entusiasmo resta alto e l’esordio in gara ufficiale è più che positivo: in Coppa Italia i rossoneri vincono sul campo del Sorrento, portando a casa il passaggio del turno e bagnando l’esordio di Sannino con un successo in un derby sempre prestigioso. Garofalo regala il primo sorriso ai rossoneri ed il campionato incombe.
SETTEMBRE – Cinque punti in quattro gare: è questo lo score con cui si apre il cammino dei molossi nel torneo di Serie D. Non entusiasmante, sicuramente non in linea con proclami di alta classifica. Gli infortuni di Giacomarro e Khaleel non aiutano mister Sannino ma la sensazione è che la squadra non sia attrezzata per traguardi ambiziosi, ma il peggio deve ancora arrivare.
OTTOBRE – Ottobre si apre con l’improvviso addio di mister Sannino che si dimette per ragioni personali e lascia la squadra prima nelle mani di Favasuli poi in quelle di Zavettieri. Ne seguono settimane di polemiche mentre la squadra continua a barcollare: l’unico lampo è il successo col Brindisi, un secco 3-0 che fa tirare ai rossoneri una vera e propria boccata d’ossigeno. Emerge però la consapevolezza, anche a livello societario, che non si potrà puntare alla promozione: il nuovo obiettivo è la salvezza ma tutto intorno al mondo rossonero sembra tornare a scricchiolare.
NOVEMBRE – Sul campo va così così, fuori dal campo tutto crolla. Mentre la squadra si barcamena, conquistando cinque punti in quattro gare con l’acuto della vittoria contro il quotato Fasano, fuori dal campo esplode la bomba: il 20 Novembre la dirigenza americana annuncia la volontà di passare la mano, affidando il titolo sportivo nelle mani del nuovo sindaco De Maio che avrà il compito di trovare imprenditori disposti a rilevare il club. Una mazzata in pieno viso per gli appassionati rossoneri che si ritrovano nel baratro come pochi mesi prima. Il primo cittadino di Nocera Inferiore, però, prende la situazione di petto e comincia a tessere la sua tela: una tela che però si completerà solo nel mese successivo.
DICEMBRE – Il mese della svolta, il mese dell’ennesima rinascita. Al campo si bada poco, almeno nelle prime settimane. L’attenzione è tutta rivolta sul lavoro di De Maio: c’è un contatto con una cordata napoletana che salta ma il sindaco ha l’intuizione giusta, raduna una cordata di imprenditori delle due Nocera e li convince a prendere in mano le redini del club. È la pista giusta; nel giro di pochi giorni la trattativa decolla per chiudersi positivamente poco prima della fine dell’anno. E sul campo arriva la più bella gioia degli ultimi dodici mesi: il successo nel derby contro la capolista Cavese, una vittoria di cuore, di nervi, di grinta, di orgoglio. Una vittoria da molossi, con la speranza di tuffarsi in 2023 che regali tante altre gioie.
Filippo Attianese, Forzanocerina.it