IL FATTO DELLA SETTIMANA: maxi squalifiche per i tesserati dell’Ischia











La scorsa annata l’Ischia ha dominato il proprio girone d’eccellenza, terminando la stagione al primo posto con settantatré punti conquistati. A tre giornate dal termine, però, quando la promozione ancora non era certa, gli isolani incassano, fra le mura amiche, una cocente sconfitta contro il Napoli United.
I fatti
Al termine di quel match ci furono momenti di alta tensione fra i padroni di casa, gli ospiti e le forza dell’ordine. Queste furono le parole del presidente isolano Taglialatela: “Al termine della partita contro il Napoli United c’è stato un momento di tensione dettato dal risultato del campo, di quelli che se ne verificano in tutte le categorie calcistiche e non. Nell’occasione, gli animi erano surriscaldati, i toni sono stati accesi ma posso garantire che quanto verificatosi riguardava solo un diverbio con tesserati della squadra ospite, tanto è vero che gli ufficiali di gara non hanno inteso sanzionare la nostra Società con alcun provvedimento. In questi attimi di tensione, si è verificato un equivoco con le Forze dell’Ordine. L’accaduto è già stato chiarito in maniera diretta nell’immediatezza dei fatti (con tanto di nostre scuse). La nostra posizione sarà ulteriormente ribadita nelle sedi opportune. Ci dispiace dell’accaduto perché con le Forze dell’Ordine c’è da sempre massima collaborazione, rispetto e gratitudine per tutto quello che fanno, in casa e in trasferta”.
I provvedimenti
Probabilmente non si trattò di un semplice “diverbio” visto che i provvedimenti arrivati ieri dalla sezione disciplinare del tribunale federale sono pesanti. Oltre ai due mila euro di multa comminati all’Ischia calcio, infatti, l’allenatore isolano ha ricevuto ben otto mesi di squalifica con relativi sei mila euro di ammenda per “avere, per tutta la durata della gara Ischia – Napoli United, in costanza di squalifica, sostato all’interno del recinto di giuoco e in prossimità del terreno di gioco eludendo
il provvedimento di squalifica, impartiva disposizioni tecnicotattiche alla sua squadra. Inoltre, al termine della gara, mentre i calciatori avversari abbandonavano il terreno di giuoco, per aver proferito nei loro confronti frasi irriguardose ed intimidatorie“; al presidente ischitano, invece, sono stati comminati tre mesi e dieci giorni di squalifica per “avere, al termine della gara, consentito l’accesso nel recinto di giuoco e il transito fino agli
spogliatoi ad un suo ospite non tesserato che aveva assistito alla gara dalla tribuna in sua compagnia, il quale, mentre si trovava in prossimità dello spogliatoio degli arbitri scostava il braccio dell’Ispettore di Polizia allo scopo di accedere all’area riservata agli atleti e gli rivolgeva espressioni intimidatorie“; sette mesi di qualifica e millecinquecento euro di ammenda, infine, all’ex attaccante Cibelli. QUI il comunicato integrale.
Insomma un triste epilogo, non solo per la società campana direttamente interessata dai fatti, ma anche per tutto il mondo del calcio. Episodi di violenza, anche se “solo”, verbali sono sempre una sconfitta per questo sport, veicolo di ben altri valori.
Francesco Pio Buffardi