LA SIGNORA IN ROSSONERO: l’ansia dei tifosi e la pacatezza di mister Novelli











Nel Medioevo, il numero quattro era considerato un numero perno: quattro sono i punti cardinali, i venti principali, le stagioni, le fasi lunari…e le vittorie consecutive della Nocerina. Il povero malcapitato sotto le grinfie di “mago” e compagni, è stato il Gravina che, a dirla tutta, non è sceso in campo senza ringhiare.
L’espulsione di Issa nella seconda fase di gioco non ha che fomentato i suoi compagni ad aggredire i rossoneri senza tregua e a tal proposito, in questi momenti sarebbe utile avere la pacatezza di mister Novelli, che né a bordo campo né ai nostri microfoni durante il post partita, ha mostrato segni di agitazione.
Discorso diverso per noi poveri tifosi che nel secondo tempo ci siamo ritrovati, o perlomeno, alcuni si sono ritrovati, con la faccia spiaccicata al vetro divisorio per inveire animatamente contro alcuni membri dello staff del Gravina che con molta probabilità avranno dimenticato in casa di chi stanno giocando.
Se le provocazioni hanno sortito effetto tra gli spalti, sul terreno di gioco si è parlata un’altra lingua: la sofferenza del secondo tempo ha intestatardito i padroni di casa fino al raddoppio che ha vanificato i tentativi del Gravina di guadagnare almeno un punto.
Un meritato applauso alla nostra curva sud che ha raccolto le forze per cantare anche senza il suo simbolo di “nocerinità” ma che mai lo scorderà: per chi in questa curva ha fatto la storia, porteremo sempre in alto la memoria!
Carmen Giordano