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Nocerina, oggi la domanda per il ripescaggio

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NOCERA INFERIORE. Non illusione, ottimismo. Trapelava ieri, persino in societá. Stamattina doppio viaggio del segretario generale Bruno Iovino. A Roma, presso la Covisoc, depositerá le due fideiussioni, complessivo importo 800mila euro.
A Firenze, presso la Lega, il cartaceo della domanda di ripescaggio più assegno circolare, a fondo perduto, di 400mila euro. Iovino spiega la posizione rossonera: «Sembra che il numero di societá realmente intenzionate al ripescaggio di Prima Divisione non sia così elevato. Noi siamo prontissimi, attenderemo le decisioni del Consiglio Federale».
Oggi scadono i termini per le domande, ma le decisioni arriveranno nei primi giorni d’agosto, quando si riunirá il massimo organo della Figc per dare il via libera ai ripescaggi. Otto i posti liberi in Prima Divisione. Ma saranno almeno otto le domande? I problemi incontrati da Catanzaro, Gela e Siracusa fanno propendere per una risposta negativa.
Al momento le certezze sarebbero Paganese, Barletta, Pavia, Nocerina e Pisa. Dovrebbe aggiungersi la Pro Patria, che ha una preclusione da precedente ripescaggio ma che può far domanda, scivolando in ultima posizione di graduatoria. Se le domande sono sei, probabili due gironi a 17 squadre, anche se ci continua a spingere per uno slittamento di termini e condizioni.
In attesa di novitá, prima amichevole nel pomeriggio a Carpegna: con l’Isola Liri. E sempre attendendo, proseguono i lavori di ristrutturazione al San Francesco. Completata la sala Gos. Diversificati al massimo gli ingressi: tifosi locali entreranno, da tre cancelli diversi, tutti dal lato curva, per poi accedere a tribuna e distinti, oltre che in curva; i tifosi destinati ai distinti ospiti arriveranno dal tratto di strada confinante con la caserma.
Rifatti in parte gli spogliatoi, a spese anticipate della societá. Restano carenze notevoli per la tribuna stampa: è ormai del tutto inadeguata, oltre che poco pulita e con porte pericolanti. L’amministrazione spera di poter intervenire, rimanendo nelle cifre stanziate.


fonte: Marco Mattiello, La Città

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