Il trittico per sperare










Un tris di partite, ultimissimi appelli per eventuali colpi di coda in termini di ambizioni. Domenica prossima in Friuli per affrontare l’Itala San Marco. Poi lunedì 8 marzo il posticipo serale al San Francesco col Gubbio. Infine domenica 14 ancora in casa col Bassano. Tre partite da giocare senza illudersi, cercando di trarne il massimo. Nove punti ? E’ tanto ma è roba alla portata di questa Nocerina, che nutre la serie positiva in corso soprattutto di pareggi ma che è certamente in grado di far meglio, quindi di trasformare i pareggi in vittorie. Ed a partire dalla prima delle tre partite, riecco Roberto Palumbo. Ogni volta che manca, la sua assenza da attaccante “assassino” si sente, c’è poco da fare. Ha saltato il Prato per squalifica, smania dalla voglia di riprendere il momento positivo suo degli ultimi tempi. Non avrá al suo fianco il partner ” storico” Babatunde: il nigeriano tornerá tra una ventina di giorni. Però potrá collaudare la coppia d’attacco con Pignatta, che con il gol e la prestazione di domenica scorsa si è assicurato la conferma da titolare. Palumbo ed una stagione giá da ricordare: la sua prima, per intero, da professionista. Le altre apparizioni era state part time, toccata e fuga, per poi scendere nuovamente in D. Capitò col Melfi, successivo passaggio al Siracusa. E’ ricapitato l’anno scorso con l’Aversa Normanna, successivo passaggio alla Nocerina, che da gennaio in poi ne ha sfruttato tutti gli acuti possibili per tornare tra i professionisti, con la lunga cavalcata playoff a margine della stagione regolare di D. Quest’anno Palumbo ha trovato una societá che gli ha consentito di ” testarsi ” nel contesto che merita. Non ha giocato sempre. Problemi muscolari l’han tenuto diverse partite fermo ai box. Ma la media gol è notevole: nove volte a segno sulla ventina di volte che è sceso in campo. Si, nove volte. Le classifiche ufficiali dei marcatori continueranno a togliergli il gol all’andata con la Giacomense, invalidato dal successivo 3-0 a tavolino assegnato alla Nocerina. Ma per lui quel gol resta.
fonte: Marco Mattiello, LA CITTA’ (FOTO: CIRO PISANI)