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Bruno Iovino: in BBBocca al lupo

Sono passati due anni,
due anni fatti di successi e di grande lavoro. La Nocerina è in B dopo aver conquistato punti sul campo a suon di vittorie.  La mia lunga esperienza mi insegna che i traguardi prestigiosi non si inseguono solo segnando un gol in più rispetto agli avversari, ma anche grazie a me e ad una società sana e forte economicamente, una perfetta gestione delle risorse societarie, ad una profonda conoscenza dei regolamenti e di tutta la documentazione necessaria per affrontare un campionato, insomma, grazie anche al lavoro che giorno dopo giorno si affronta oltre il campo da gioco.

Il mio lavoro in questi anni è stato lontano dal campo di gioco, come giusto che sia. La ribalta spetta a chi ha dato l’anima battagliando sul campo ogni domenica per conquistare i tre punti, ma, se mi si consente, anche io posso festeggiare un traguardo che sento frutto del mio lavoro. A partire da quel tormentato ripescaggio di agosto.”Faceva caldo a Roma la scorsa estate quando in F.I.G.C. si decidevano i ripescaggi. Per la Nocerina, a soffrire c’ero io.Quel giorno la società rossonera festeggiò il ritorno in Prima Divisione. Quel giorno cominciò una storia che si sarebbe conclusa con la promozione.” Sul muro dell’ ufficio c’è spazio solo per questa lettera di Michele Marchetti e per quella di Giancarlo Abete, scritta a mano su pergamena della F.I.G.C., in cui il massimo dirigente del calcio italiano porge i complimenti per l’avvenuta promozione. Come a dire che una grossa parte dei campionati si gioca anche dietro le scrivanie a scrutare carte, regolamenti, ribaltando sentenze e vincendo ricorsi sportivi. Senza nessuna consulenza legale sono riuscito a inoltrare la domanda di ripescaggio senza vizi di forma o errori, lavorando notte e giorno per permettere alla Nocerina di disputare il campionato della leggenda. In quell’estate torrida fui uno dei pochi a credere nella possibilità di vedere la Nocerina in Prima Divisione, un intuizione che diventò certezza dopo un lavoro sfiancante sulle carte federali. La proprietà mi disse: “Bruno questi sono i soldi e le fidejussioni, non ti facciamo mancare niente, però non vogliamo fare brutte figure.” Un successo che ha riempito di orgoglio me, tutta la dirigenza e la tifoseria rossonera.

I tifosi: quel popolo molosso che ho sempre amato e per cui mi sono battuto con tutte le mie forze. Contro tutti i pronostici e divieti i tifosi rossoneri sono riusciti ad assistere ai derby con Cavese, Benevento e Juve Stabia ,ecc. ribaltando le sentenze degli Organi istituzionali che avevano dato parere sfavorevole. I puntuali abbassamenti dei prezzi dei biglietti per i tifosi in trasferta e i capolavori giuridici per consentire ai sostenitori molossi di assistere ai derby. La soddisfazione personale aumenta se si pensa che a differenza di altre società di Lega Pro nel momento in cui mi congedo per lasciare la direzione generale della Nocerina, la società può vantarsi in questi due anni di non aver mai subito penalizzazioni, diffide e squalifiche di campo, segno di una gestione oculata, una perfetta conoscenza di norme e regolamenti, il tutto con sintonia e sinergia con la proprietà e tutta la Dirigenza della Nocerina.

Senza dimenticare i successi ottenuti con la tessera del tifoso,ed a proposito di ciò non posso dimenticare le contestazioni avute nelle gare di Coppa Italia di Melfi e Matera. Nonostante tutto il progetto tessera del tifoso rimarrà un vanto per me come vogliono dimostrare le partite giocate con la presenza dei tifosi nocerini, contro la Cavese ,il Benevento e la Juve Stabia ecc. E che dire della campagna per la tessera del tifoso, di tutta la straordinaria mole organizzativa messa in piedi per portare i colori rossoneri anche in trasferta. Cinquemila tessere: solo il Napoli ne ha generate di più. E’ anche grazie a questo che i settori ospiti durante questa stagione si sono colorati di rosso e di nero.

Le vittorie giuridiche della Nocerina rappresentano un caso eccezionale nella giurisprudenza sportiva, concessioni che nessun altra società è riuscita ad avere. Allora si capisce che la serie B non è frutto del caso, che tutti i fattori vincenti si sono incastrati per formare un unico splendido quadro. Sono molto grato alla Proprietà e alla Dirigenza della Nocerina, per il grande merito di aver contribuito fortemente alla mia crescita Professionale. Io dalla mia ci ho messo serietà, disponibilità, professionalità, impegno ed un pizzico di bravura, non senza una società solida, economicamente forte, la mia bravura e le mie carte erano nulle.

Lascio la Nocerina Calcio, con grande dolore e sofferenza, ma la ragione ha prevalso sui sentimenti, lascio per fare nuove esperienze professionali, per ricominciare in un ambiente dove nessuno mi conosce, riconquistandomi la fiducia, dimostrando il mio valore ed avvertire ancora quella tensione che provavo i primi giorni di lavoro qui a Nocera qualche anno fa’. Tutto questo mi ha fatto maturare la decisione sofferta che è giunto il momento di intraprendere nuove sfide. Lascio il ruolo di Direttore Generale dopo questa stagione di passione. Non lascio solo il mio ruolo, ma a Nocera risiederà per sempre un pezzo del mio cuore, della mia persona. Spero che il tempo passato a perorare la causa rossonera sia servito a lasciare un bel ricordo nell’animo di tutti: dalla dirigenza ai tifosi. Il calcio e le sue regole, me ne innamorai da piccolo e, ancora oggi, ne sono affascinato. Auguro alla Nocerina un radioso futuro fatto di altri importanti successi che, in piccolo, porteranno per sempre anche il mio nome. Un sentito e doveroso ringraziamento devo rivolgerlo alla Proprietà, all’Amministratore Unico, ai Dirigenti tutti, allo staff tecnico, calciatori, staff medico sanitario, magazzinieri, autista, a tutti i collaboratori del settore giovanile, ai miei collaboratori della segreteria, all’ addetto stampa, al responsabile tessera del tifoso, responsabile amministrazione, segreteria settore giovanile, alla stampa , ai tifosi. A tutti vanno i miei più sentiti ringraziamenti, con l’augurio dei migliori successi, in BBBocca al lupo!!!

Con stima, simpatia e cordialità

 

Bruno Iovino

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