DA ZERO A DIECI: l’insostenibile leggerezza dell’attacco molosso e il timido Paz










Esordio stagionale amaro per la Nocerina che abbandona la Coppa Italia Tim al primo turno, battuta in casa dal Pordenone allenato dall’ex rossonero Carmine Parlato. I neroverdi, apparsi più squadra nonostante le due categorie di differenza, ottengono il pass per la trasferta di Pescara grazie alle reti, una per tempo, di Zubin e Zanardo. Per i ragazzi di Fontana vietato però fare drammi: con due sole settimane di preparazione ed una squadra ancora incompleta era difficile aspettarsi grandi cose. C’è tempo per crescere…da Zero a Dieci.
ZERO le occasioni veramente pericolose che la Nocerina riesce a creare dopo il vantaggio ospite firmato Zubin al 15′ del primo tempo. Condizione fisica precaria, automatismi pressoché inesistenti ed eccessiva leggerezza offensiva. Con queste premesse era davvero dura combinare di più.
UNO l’attimo di smarrimento provato dal pubblico quando un certo Evacuo si alza dalla panchina e rileva il volenteroso ma acerbo Simonetti al minuto 12 della ripresa. Peccato che il cognome non basti: il buon Davide prova a combinare qualcosa quando ormai la squadra è in riserva di energie, ma può davvero poco. Intanto il fratello aveva già bagnato con un gol il suo ritorno in gara ufficiale con la maglia del Benevento, per poi ripetersi pochi minuti dopo per il definitivo 4-0 al Pontedera. Son passati solo due mesi ma sembra un’eternità.
DUE le categorie di differenza tra Nocerina e Pordenone, che vengono letteralmente annullate nella serata del San Francesco dall’evidente divario di amalgama e preparazione atletica esistente tra le due squadre. Se poi consideriamo che i friulani sono destinati ad un campionato di vertice in serie D e che i rossoneri sono ancora poco più che un cantiere, con lampante bisogno di innesti, il tutto si spiega meglio.
TRE le volte in cui il trentaseienne croato Emil Zubin ha affrontato la Nocerina in carriera, con due gol messi a segno, entrambi al San Francesco. Prima di stasera era infatti andato in rete in un Nocerina-Itala San Marco di quattro anni fa, portando in vantaggio i suoi con successivo pari rossonero firmato Cavallaro. Stavolta, invece, il gol è il preludio ad una vittoria.
QUATTRO gli uomini schierati in difesa da Gaetano Fontana. La Nocerina non esordiva in stagione con un così disposto schieramento arretrato da quattro anni. Propositivo e discretamente attento Cremaschi, talvolta distratti De Franco e Rizza, senza infamia e senza lode Crialese: c’è senz’altro da migliorare. Con l’uscita di De Franco, in difesa scala Hottor, evidentemente poco abituato al ruolo di centrale difensivo.
CINQUE, arrotondato per eccesso, al neo-capitano rossonero Ciro De Franco. La ruggine accumulata negli utlimi due anni sembra ben lontana dall’essere smaltita e la prestazione è nel solco di una poco piacevole continuità con il recente passato. L’anno scorso aveva salutato la Nocerina con la dormita di Carrara, in compartecipazione con Crescenzi, in occasione del gol vittoria dei toscani…stavolta, al ritorno in rossonero, si ripete perdendo inopinatamente di vista Zubin per il vantaggio del Pordenone. Urge voltare pagina…
SEI all’attaccante Giancarlo Malcore, l’unico rossonero a provare ad impensierire il portiere ospite Careri. Il diciannovenne ex Lecce, in gol l’anno scorso al San Francesco con la maglia dei salentini proprio in Coppa Italia, tenta soprattutto nel primo tempo, durante il quale perde anche il numero 9 dalla maglia, di scuotere i suoi. Poco assistito da Simonetti prima ed Evacuo poi, non può fare molto, considerata anche la non certo brillante condizione fisica generale.
SETTE all’esterno ospite Zanardo, che dalla fascia crea soventi grattacapi alla difesa rossonera, impensierendo più di una volta l’incerto Gragnaniello di giornata. Il raddoppio finale è il suggello ad una prestazione da incorniciare.
OTTO il numero di maglia del diciannovenne boliviano Pontons Paz, esterno di centrocampo scuola Milan. Il ragazzo sembra avere buone qualità, decisamente frenate stasera da un problema al flessore che gli impedisce di provare anche il minimo slancio offensivo. Viene fuori così una prestazione timida e del tutto ininfluente nell’economia del gioco rossonero, la cui unica conseguenza è l’inevitabile sostituzione nell’intervallo.
NOVE al pubblico rossonero che al termine della gara, con una sconfitta casalinga rimediata contro una squadra di due categorie inferiori, sostiene con cori ed applausi i giovani ragazzi di Fontana. Le difficoltà sono ben note, l’atteggiamento tenuto dai tifosi è però quello giusto per incoraggiare un gruppo che andrà comunque rinforzato.
DIECI i coraggiosi tifosi neroverdi che, per essere presenti al San Francesco, si sobbarcano 1600 km e 16 ore di viaggio tra andata e ritorno per un’agostana gara di Coppa Italia. Gli sforzi vengono comunque ripagati da un 2-0 che vale la qualificazione al successivo turno con il Pescara ed una nuova importante trasferta, seppur dimezzata in termini di ore e km.
Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it