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NOCERINA, c’è la reale volontà di cedere?

I conti non tornano. Ma quella che, probabilmente, sta tornando in seno alla società rossonera è la strategia della distrazione. Questa tattica è stata già usata durante la scorsa primavera, quando una trattativa avviata con una cordata italianissima, composta anche da imprenditori locali, è terminata con un nulla di fatto, arenandosi proprio al momento della richiesta dei documenti contabili. Non solo la domanda non fu accolta, ma non venne fornita alcuna spiegazione ai potenziali acquirenti.
La società si espresse dopo qualche settimana col famoso comunicato stampa di giugno, quello che parlava di rilancio e chiedeva la vicinanza della piazza alla causa rossonera. Il tutto condito da una serie di insinuazioni che lasciavano intendere che non c’era mai stato alcun interesse a rilevare il club. Parole che lasciarono i probabili acquirenti col proverbiale cerino in mano.
Adesso, con una discutibile presentazione dei conti realizzata a metà tra informazioni divulgate dalla società e articoli di stampa, si passa dal milione e mezzo speso in tre anni (parole del presidente riferite alla nostra redazione da Nunzio Grasso), alla presunta cifra di 300,000 euro per la cessione (in realtà mai richiesta), o al budget di spesa pari a 40.000 euro mese per i soli stipendi dei calciatori.
Queste voci, che sembrano essere state messe fuori ad arte, servono per effettuare un gioco al rialzo? O per mettere qualche pulce nell’orecchio di chi vuol subentrare?
Il tempo è tiranno e ogni giorno di ritardo potrebbe far saltare la trattativa.
Chi vuole subentrare in corsa deve avere la sacrosanta possibilità di adeguare a proprio piacimento l’organico, e la parentesi di mercato di dicembre è la giusta opportunità. Ma dicembre volge al termine e ogni giorno diventa prezioso.
Se alla richiesta ufficiale di vedere la documentazione è stata espressa una vera disponibilità, ora bisogna stringere i tempi e fissare un incontro tra le parti il prima possibile, anche perché l’analisi contabile di un triennio non può avvenire in pochi minuti (qualche dato a riguardo emerge spontaneamente, come si evince dalle vertenze che quasi a cadenza fissa coinvolgono il club rossonero).
E se tutto questo fosse un altro bluff, orchestrato in modo che la pazienza degli italo-americani si esaurisca portandoli a virare su altre piazze (magari ancora in Campania)? In realtà, gli imprenditori a stelle e strisce erano convinti di poter concludere il tutto in tempi brevi e dover trattare il titolo della Nocerina con il sindaco della città (lo dimostra la pec inviata al comune). Successivamente si sono ritrovati a discutere con una proprietà che non sembra affatto intenzionata a cedere. Ma noi ci siamo abituati. Negli oltre 1,000 giorni di questa gestione ne abbiamo sentite di tutti i colori: dai ripescaggi, alle fusioni, dagli atti della Procura Federale alle quietanze false. Più il tempo passa, e più ogni dubbio sulla reale volontà di cedere diventa legittimo.

Francesco Cuomo

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