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TRIPLICE FISCHIO: la mediocrità della terna e le esultanze pericolose

Terzo pareggio consecutivo per la Nocerina. Se i ragazzi di Nappi non sanno più vincere, riescono almeno a recuperare due volte lo svantaggio sul piccolo (e datato) sintetico di Cisterna di Latina. 

IL PROTAGONISTA Oramai è una costante. Gli errori arbitrali stanno ulteriormente condizionando il cammino di una Nocerina che riesce benissimo a zoppicare da sola. Stavolta è toccato al signor Giorgio D’Agnillo di Vasto, a Matteo Siracusano di Sulmona e a Gennantonio Martone di Monza commettere errori evitabili. Episodi come l’inesistente rigore assegnato ai padroni di casa e la mano con cui Busti, al minuto numero 51 della ripresa, devia in area un cross di Guida, avrebbero meritato maggiore attenzione da parte di una terna che dovrebbe stare lì per garantire il rispetto del regolamento.

IL MOMENTO CHIAVE Più che un momento, in questa gara c’è stato un “luogo chiave”. Al 9° del primo tempo, Fantoni è costretto a superarsi per evitare il raddoppio dei padroni di casa. Il portierino rossonero è straordinario nell’opporsi prima a Bencivenga e subito dopo a Valentini. Al primo minuto della ripresa – stessa porta, stessa posizione – sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Cardella si ritrova tutto solo davanti Perna. Il bomber rossonero, un po’ inspiegabilmente, calcia tra le mani del giovanissimo portiere avversario, mancando clamorosamente un gol che sembrava fatto.

DIETRO LA LAVAGNA Era successo già all’andata. Al San Francesco, le esultanze scomposte (urla, sciarpe, bandiere e trombette) della parte femminile del pubblico proveniente da Anzio avevano scatenato proteste (talune esagerate) dei tifosi rossoneri presenti in tribuna. Nella gara di ritorno, le colorite tifose laziali non aspettavano altro che ricambiare l’ospitalità ricevuta. Così, al rigore di Cardella, si sono elevati molteplici insulti verso i dirigenti nocerini presenti nella parte della tribuna riservata ai locali. Il tutto, che non è andato oltre grida e minacce di fare questo e quello, è successo sotto gli occhi dei calciatori e del direttore di gara che ha sospeso l’incontro per due minuti e mezzo. Tutto è rientrato quando i sostenitori rossoneri (dirigenti, tecnici e giornalisti) sono stati spostati nel settore ospiti. 

Francesco Belsito

 

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