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TRIPLICE FISCHIO, la rivincita del figlio d’arte e la scarsa vena del bomber

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Il derby andato in scena ieri, al “Pinto” di Caserta è stato sottotono. Poca gente sugli spalti (nessuno da Nocera per discutibile decisione delle autorità). Tanto agonismo in campo ma poche azioni da gol. Ai numeri, la Casertana è stata superiore: ha creato di più e ha colpito due pali (il secondo a tempo abbondantemente scaduto). La squadra di Feola, forte di una rosa di categoria superiore, è stata brava a passare in vantaggio, ma ha dovuto fare i conti con una Nocerina che si è presentata in Terra di lavoro per giocarsi la gara a viso aperto. I rossoneri hanno saputo riscattare la sconfitta di Brindisi con una prestazione corale che ha dimostrato la compattezza del gruppo.

IL PROTAGONISTA Quando ai tifosi della Nocerina dici Chietti il pensiero va a uno scontro d’alta classifica andato in scena allo “Zaccheria” di Foggia nella C2 edizione 2002-2003. In quella gara, che i satanelli si aggiudicarono per 2 reti a 1, Francesco Chietti, a sì e no 3 metri da una porta sguarnita, colpì un incredibile palo sotto gli occhi della curva nella quale erano assiepati tanti molossi. Ieri, al “Pinto”, suo figlio Manuel ha vendicato il papà battendo Carotenuto al termine di un infinito dribbling all’interno di un’affollatissima area di rigore casertana. Al di là del gol, il centrocampista classe 2003 ha sfoderato una bella prestazione durante tutto l’arco della gara. Bravo a cercare il fondo e il cross al centro sia nel primo tempo che nella ripresa, sia quando è stato schierato a destra che quando è passato a sinistra. Il suo gol è stato il premio meritato alla migliore prestazione stagionale. 

IL MOMENTO CHIAVE Il novantesimo minuto toglie, il novantesimo minuto dà. La differenza tra un sorriso e un pianto, tra una prestazione tutto sommato accettabile e una sconfitta bruciante la fa un episodio. Un rigore tirato tra le gambe del portiere e una fucilata scoccata da fuori area al 95’ minuto che termina sull’incrocio dei pali… quando il direttore di gara ha già il fischietto in bocca. Ieri la sorte ha sorriso alla Nocerina. La squadra di Cavallaro si è presentata sul sintetico di Caserta con uno spavaldo 3-4-3 e con tanta voglia di riscattare la sconfitta di Brindisi. Le poche azioni da gol, su ambo i lati, non hanno reso onore all’atteggiamento spavaldo delle due formazioni in campo. Grazie al pareggio finale, i molossi hanno difeso  il vantaggio in classifica sui rivali. Tutto sommato, va bene così.

DIETRO LA LAVAGNA Non era stato bene in settimana, Dammacco. Il bomber rossonero è stato afflitto da un fastidioso raffreddore (che, fortunatamente, è rimasto tale) che ne ha condizionato il recupero post Brindisi. Nella gara di ieri, l’attaccante pugliese avrebbe dovuto recitare il classico ruolo del perno del tridente che lo aveva visto accompagnato da Mazzeo e Palmieri. Il terreno di gioco, però, ha raccontato un’altra storia. La prestazione del numero 98 in maglia sublimatica non ha convinto il suo allenatore, che lo ha sostituito al 30° minuto del primo tempo. Un passaggio totalmente a vuoto, dopo una stagione esaltante, ci può stare. La meritata settimana di sosta di cui godrà gran parte della Serie D farà bene anche a lui. I calciatori forti, quando cadono, si alzano con più fame di prima. Tocca a Gaetano dimostrare, già nella prossima in casa contro il Molfetta, di che pasta è fatto!

Francesco Belsito 

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