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Gianvito Plasmati: l’identikit

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L’esordio di Gianvito Plasmati tra i professionisti è a Chieti nel 2001 anche se il primo campionato “vero” è datato 2004-05 con il Ragusa: 27 presenze e 7 gol con i siciliani in serie C2. L’anno successivo arriva la conferma ad Andria con 12 realizzazioni, ancora nell’attuale Seconda Divisione. L’estro del centravanti materano viene notato dal Crotone, dove nel 2006-07 esordisce in serie B (9 presenze e 0 reti) prima di passare a Gennaio al Catania in massima serie (1 presenza). Nell’estate 2007 viene acquistato dal Foggia in comproprietà. Con Campilongo in panchina colleziona 15 presenze e 2 reti in C1, prima di passare al Taranto in prestito a gennaio. In rossoblu (con Ivano Pastore capitano) vive forse la parentesi migliore della sua carriera con 13 presenze e 7 reti, contribuendo in maniera significativa al raggiungimento della finale play-off per la B (poi persa con l’Ancona), che gli valgono il ritorno a Catania in massima serie. In Sicilia incontra subito il favore di Walter Zenga che ne apprezza le qualità tecniche e tattiche e gli concede la ribalta da titolare. Plasmati si fa apprezzare per il continuo movimento che favorisce gli inserimenti in zona gol dei compagni e per qualche gol pesante come quelli contro l’Inter a Milano e la Juventus a Torino. In chiusura del mercato invernale passa all’Atalanta in prestito. I nerazzurri allenati da Del Neri chiudono la stagione di serie A all’undicesimo posto e Plasmati realizza 3 gol in 12 presenze, quasi tutte da titolare, spesso scalzando il titolare designato Tiribocchi. In estate rientra a Catania dove, con Atzori prima e Mihaijlovic poi, non riesce a trovare il giusto spazio. A fine campionato 2009-10 le presenze per l’attaccante materano saranno 13, quasi tutte a gara in corso, con nessuna realizzazione. In Coppa Italia il suo contributo risulta più sostanzioso: da ricordare la doppietta al Genoa che vale agli etnei la qualificazione ai quarti di finale. Nell’estate del 2010 viene messo fuori rosa a causa di una disputa con la società del presidente Pulvirenti: il giocatore sostiene di non aver accettato di rinnovare il proprio contratto e si ritiene svincolato a partire dal 30 giugno. La dirigenza, d’altro canto, possiede un rinnovo fino al 2011 su cui è apposta la firma di Plasmati, il quale contesta l’autenticità del documento. La giustizia sportiva da ragione al Catania. A seguito di ciò l’attaccante, nel pieno della maturità calcistica, viene tenuto fuori rosa per tutta la stagione. Nocera sarebbe un’occasione di rilancio in grande stile per un attaccante che, una volta recuperata la giusta condizione dopo l’anno trascorso in naftalina, può rappresentare un lusso per la categoria. Al calciatore la Nocerina ha intenzione di proporre un contratto di due stagioni con opzione di rinnovo per la terza, con ingaggio ridotto rispetto a quanto percepito a Catania.


Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it

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