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AMARCORD. 4/9/1994, i molossi sono tornati

Era una domenica di inizio settembre quando arrivammo a Trani, piccola cittadina della Puglia, con una squadra che allora, dopo anni di dilettantismo, ci sembrava il Real Madrid. In realtà la decisione, semmai ci fosse stato bisogno di prenderla, era arrivata ad agosto seduti ad un tavolino del Bar Ideale. Un pomeriggio lunghissimo passato in un attimo quando dal balcone si affacciò papale la dirigenza della Nocerina per dirci che l’Inferno era finito e che di lì a qualche settimana saremmo tornati in serie C.

Da quel pomeriggio in avanti era stato tutto un susseguirsi di emozioni, la bandiera portata fin su al ritiro perché i ragazzi dovevano sapere che dietro di loro c’era una città intera. Gli arrivi del calcio mercato e poi il calendario. Trani, Puglia, la prima fermata. Tre settimane per analizzare questa partita, alla fine dopo il viaggio in macchina ci sembravano imbattibili.

Il settore ospiti era un fosso, arrivare per primi era fondamentale. Non ho mai saputo cosa hanno visto quelli assiepati dietro di me, io ho seguito tutto tra le maglie di una specie di rete. Alla lettura della formazione c’era subito una sorpresa, Colletto Domenico, anni poco più di venti, spuntato da chissà dove. All’epoca non c’era internet e la sorpresa fu quasi generale.

Però più passavano i minuti più ci accorgevamo che quel ragazzino in campo ci sapeva stare, bello dritto e autorevole come se non avesse mai fatto altro nella vita. Il Trani non era il Real Madrid, i Molossi guadagnavano campo, il tifo incessante, non rammento un istante senza i canti nelle orecchie nonostante il caldo infinito.

Il minuto preciso non lo ricordo, e sinceramente non so nemmeno come ci arrivò quel pallone tra i piedi di Emanuele Cancellato. Un controllo, uno scarto come quello delle motociclette troppo potenti, non tirava mai, non cadeva mai. Poi quel pallone strano, passato in mezzo a tante gambe, che si spegne nell’angolo alla destra del portiere. Non ci sembrava vero, abbiamo urlato per almeno tre minuti. Alla fine, senza voce, stremati, vittoriosi, i Molossi erano tornati.


Fabio Pagano, ForzaNocerina.it

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