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NOCERINA: alla scoperta di Gaetano Fontana

Gaetano Jimmy Fontana, catanzarese di 43 anni, lo ricordavamo come centrocampista di qualità, dal sinistro letale, nella terza serie degli anni 90. Catanzaro, Padova, Reggina, Alessandria e Juve Stabia le prime tappe di una carriera agonistica che ebbe i picchi più elevati solo dopo i 30 anni. Nel 2000, infatti, l’approdo ad Ascoli con due stagioni di alto livello in C1 e la promozione in serie B: tre anni e mezzo e trentatre gol messi a segno; un bottino di tutto rispetto per un fantasista che ormai battezzava i calci da fermo come calci di rigore. Poi il trasferimento a Firenze con annessa promozione in serie A, categoria ritrovata a 34 anni dopo averla assaggiata dieci anni prima a Padova, prima di ritornare in terza serie alla corte del neonato Napoli di De Laurentiis. Finale play-off persa il primo anno e obiettivo raggiunto alla fine del secondo, facendosi apprezzare sempre per giocate sopra la media. La chiusura nel 2007 con l’Ascoli, nel frattempo arrivato in A, per un percorso che ha disegnato le parabole di un ottovolante. Rimane quindi nelle Marche intraprendendo la carriera di allenatore. Prima esperienza al Centobuchi in serie D, dove viene chiamato ad aprile 2009 a salvare una squadra impelagata, a sei giornate dalla fine, nei bassifondi della classifica. L’obiettivo viene brillantemente raggiunto con una giornata d’anticipo ed una squadra spesso schierata con un 4-3-3 molto offensivo. La società lo riconferma ma lui va via in estate a causa di divergenze sul mercato condotto fino a quel momento. Resta quindi fermo per tutta la prima parte della stagione successiva, tornando in panchina a marzo 2010 alla Santegidiese in sostituzione dell’esonerato Ammazzalorso. Stessa categoria e stesso girone, ma posizione di classifica decisamente diversa. Gli abruzzesi sono infatti secondi alle spalle de L’Aquila e l’obiettivo della società, nonostante una rosa risicata, è la promozione. La stagione regolare viene conclusa al secondo posto ed il gioco proposto predilige ancora l’attacco, stavolta con un modulo 4-2-3-1. Vinti i play-off del girone, la corsa dei giallorossi viene fermata da Pianura e Casale nel triangolare della fase nazionale, principalmente per colpa delle tante assenze che costringono Fontana a giocare le due partite con diversi juniores in campo. Dopo una nuova estate di tira e molla, il tecnico calabrese lascia l’Abruzzo, restando fermo per tutta la stagione, pur avendo qualche abboccamento con il Catanzaro a fine 2010. A giugno 2011 il ritorno alla Santegidiese, questa volta con prospettive limitate ad una tranquilla salvezza. La stagione si rivela però più difficile del previsto, con una società latitante e stipendi non pagati. Anche in campo, dove Fontana si affida prevalentemente ad un modulo 4-4-2, le cose non vanno come sperato e ad Aprile arriva l’esonero, con la squadra che alla fine non riuscirà ad evitare la retrocessione in Eccellenza. Nella scorsa stagione resta senza panchina: da segnalare solo un interessamento del Lecce, intenzionato ad affidargli la guida della formazione Berretti prima di scegliere Mauro Chianese. Di un mese fa la voce, rimasta poi senza conferma, di un interesse da parte del Napoli come vice-allenatore di Benitez. Da ieri è il nuovo allenatore della Nocerina: in bocca al lupo Jimmy.


Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it

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