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NOCERINA, malato terminale: voltiamo pagina!

Capita ogni tanto di imbattersi in circostanze che sfuggono da ogni logica. La situazione attuale rossonera, sembra una di quelle: un contesto debitorio importante, una situazione mai definita con il fisco che nessuna fusione o accorpamento potrà mai sanare e innumerevoli contenziosi da definire. Questo è il quadro attuale della Nocerina Calcio 1910.

Eppure c’è chi ancora si ostina, dopo le evidenti difficoltà economiche e la manifestata incapacità gestionale, a voler detenere la proprietà di un titolo che a dire il vero scotta. Ancor di più se si pensa che chi detiene questa bomba con la miccia innescata, per passarla nelle altrui mani, vuole anche una buonuscita invece di sbarazzarsene il prima possibile. Ma tanti dubbi vengono anche pensando a chi vuole prendersi questo “ordigno”. Come può la situazione appena descritta far gola ad un imprenditore o ad un gruppo di essi? Non è facile da capire. Non vogliamo immaginare che la chiave di volta sia la residenza estera degli eventuali acquirenti. Dati alla mano, voler proseguire a queste condizioni sembra davvero un accanimento terapeutico su di un malato terminale. Infatti, la condizione societaria della Nocerina, che si trascina oramai da anni, sembra dar poco spazio a qualsiasi cura.

Situazione debitoria che nei confronti del fisco sembra sia peggiorata, rispetto a quella ereditata dall’avvocato nocerino, senza parlare poi della collezione interminabile di figuracce e di vertenze da pagare.
A questo punto, con una società lasciata al suo destino, da una piazza oramai esausta di tanta sciagurata gestione, non sarebbe il caso di volgere lo sguardo altrove? Ed invece di accanirsi su di un corpo esausto, pensare di programmare una “nuova rinascita”. Non facciamo i puritani, non sarebbe la prima volta nella storia ultracentenaria del club rossonero, non sarebbe neanche una novità rispetto ad altre piazze, ma potrebbe finalmente liberarci da questo fardello, che oltre ad essere pesante per la situazione economica è pesantissimo per gli attori, che da anni, si ostinano con le loro incapacità a tenere in ostaggio una fede, quella rossonera. Fede mai sopita, che cova sotto la cenere e che aspetta il primo soffio di vento nuovo per infiammare nuovamente tutto l’ambiente.

Il tempo c’è per trovare la migliore via d’uscita e programmare seriamente un nuovo percorso, magari anche con chi ha manifestato interesse verso i colori rossoneri, in questa ultima fase, o anche nei mesi or sono. Forse c’è bisogno di qualche nuovo segnale che dia il via libera per operare in tal senso.

Francesco Cuomo

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