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IL FATTO DELLA SETTIMANA: invasione di campo e aggressione, tre anni di daspo per un genitore

Solitamente racconto di episodi che sono avvenuti in serie D, quest’oggi, però, faremo un salto di categoria approdando nel girone B di serie C.

Cesena – Olbia

Il Cesena riesce a vincere una partita importantissima per la promozione diretta in B. Infatti, grazie ai tre punti conquistati, riesce a tenere a due lunghezze di distanza la Torres, seconda classificata. A far discutere, però, non è stato il successo dei romagnoli.

L’invasione di campo e l’aggressione

All’ottantacinquesimo del secondo tempo Shpendi, giocatore bianconero, è costretto al cambio a causa di una ferita al sopracciglio, provocatagli da uno scontro fortuito di gioco con il portiere sardo. Tanto è bastato, però, al padre del giocatore del Cesena per fargli perdere la bussola. Infatti, a fine partita, questi scavalca le basse recinzioni della tribuna dello stadio Manuzzi, entra in campo, e tenta (fortunatamente non riuscendoci) di colpire con un pugno il volto dell’estremo difensore avversario. QUI il video dell’accaduto.

Il club prende le distanze

All’indomani del grave episodio il club bianconero prende le distanze, con un comunicato, da quanto avvenuto in campo: “Il Cesena FC, con riferimento all’episodio verificatosi ieri, in occasione della partita Cesena–Olbia, stigmatizza con fermezza il comportamento del familiare del proprio tesserato, condannando e dissociandosi da qualsiasi forma di violenza e ogni condotta antisportiva che nulla hanno a che vedere con i principi di lealtà e fair play che da sempre contraddistinguono il club. Sono altresì già state poste in essere, in collaborazione con le autorità competenti, anche mediante consultazione del sistema di videosorveglianza dello Stadio, tutte le attività necessarie alla ricostruzione dell’accaduto e all’identificazione del soggetto resosi protagonista dell’episodio accaduto al termine della gara, allo scopo di consentire l’adozione dei provvedimenti previsti dalla Legge. La società continuerà a promuovere con convinzione i valori positivi del calcio e a compiere ogni sforzo per garantire la sicurezza di tutti i propri tifosi ed addetti ai lavori, affinché possano assistere con serenità agli eventi sportivi di cui Cesena FC è protagonista“.

Tre anni di daspo

La vicenda si è conclusa con tre anni di daspo per il signor Shpendi, denunciato per il reato di scavalcamento, invasione di campo e percosse. Oltre alla sanzione sono arrivate, poi, anche le scuse del diretto interessato: “Chiedo scusa per questo gesto brutto: a tutte le persone, alla società del Cesena, a tutti quelli che lavorano a Cesena. Li conosco, sono grandissime persone, le ho deluse. Chiedo scusa centomila volte. Come padre sono uscito un po’ di testa”.

Francesco Pio Buffardi

 

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