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Il prossimo avversario: A.S. TARANTO CALCIO

UN PO’ DI STORIA. L’Associazione sportiva Taranto nasce nel 1927, dalla fusione tra U.S. Pro Italia e Audace Football Club, due squadre già appartenenti alla città di Taranto. Nel 1978 il Taranto Calcio vive l’anno più intenso di emozioni, sia in positivo che in negativo: i rossoblu stanno disputando un ottimo campionato di serie B e ambiscono alla promozione in serie A. Sul più bello, però, il centravanti Erasmo Iacovone, che aveva realizzato nove reti in venti gare disputate, muore a causa di un drammatico incidente stradale. Svaniscono così tutti i sogni di promozione della società pugliese. Lo stadio viene intitolato allo storico centravanti scomparso in modo così atroce.

Nel 1985 la società fallisce e cambia denominazione in Taranto Football Club S.p.A. Nel 1993 avviene un nuovo fallimento, che condanna la squadra al Campionato nazionale Dilettanti. Un gruppo di imprenditori locali fa rinascere la squadra, che si aggiudica lo scudetto Nazionale Dilettanti.

Da quel momento la squadra tarantina ha cambiato varie denominazioni, fino a quella definitiva, As Taranto Calcio, decisa nel 2009 dal nuovo presidente Vincenzo  D’Addario, che ha rilevato tutte le quote societarie da Luigi Blasi.

I TIFOSI. La tifoseria dei rossoblu è una delle più calde dell’intero panorama nazionale e si è sempre caratterizzata per le grandi coreografie realizzate, tanto che sia nel 1997 che 2001, ha vinto il Premio Strega come migliore curva d’Italia. I tifosi rossoblu non hanno alcun gemellaggio con altre tifoserie d’Italia. Tante, invece, sono le rivalità storiche: Foggia, Bari, Catania, Nocerina, Salernitana e Cavese, solo per fare qualche nome.

LO STADIO. Lo stadio che ospita le gare interne del Taranto, come detto, è l'”Erasmo Iacovone”, ex “Salinella”, dal nome del quartiere in cui è situato. Ha una capacità di 27.584 spettatori. Nel 1989 ha ospitato la  gara amichevole tra Italia e Ungheria, conclusasi con il punteggio di quattro a zero a favore degli azzurri.

I PRECEDENTI. I precedenti tra Nocerina e Taranto sono nettamente a favore dei pugliesi, che hanno ottenuto sette vittorie, otto pareggi e solo tre sconfitte nelle diciotto volte in cui le due squadre si sono affrontate. La Nocerina non ha mai vinto allo “Iacovone”, dove ha conquistato solo tre punti, perdendo ben sei gare. L’ultima sfida disputata al san Francesco si è  conclusa sul punteggio di tre a tre, nel campionato di C2 2005/2006. Per registrare l’ultima vittoria casalinga dei rossoneri  dobbiamo tornare indietro fino al campionato di C1 1982-83. I molossi vinsero per due a zero contro i pugliesi, anche se conclusero quel campionato all’ultimo posto.

IL TARANTO 2010/2011. Il Taranto di questa stagione ambisce, decisamente, al salto di categoria e possiede in rosa ottimi calciatori. L’allenatore è Giuseppe Brucato, alla sua seconda esperienza al Taranto. Il tecnico originario della Valle d’Aosta, infatti, ha già guidato i rossoblu dal 23 settembre 2009 al 17 gennaio 2010. Poi l’esonero da parte del patron D’Addario e la nuova chiamata nel maggio 2010.

Il modulo con cui gioco abitualmente il Taranto è un 4-2-3-1, piuttosto offensivo. I pugliesi hanno il loro punto forte nel reparto offensivo. L’attaccante titolare è, sicuramente, Riccardo Innocenti, bomber della squadra a quota cinque reti. I tre che giocano, abitualmente, alle sue spalle sono: Garufo, Rantier e Ciotola. Proprio il trequartista di natali beneventani, ha analizzato le difficoltà che attenderanno domenica il Taranto al san Francesco: “La Nocerina è prima in classifica e quindi c’è tanto entusiasmo attorno alla squadra, accentuato dalle ottime prestazioni in campo. Per fare punti dobbiamo giocare la nostra partita, senza alcun timore reverenziale”.

I due centrocampisti piazzati davanti alla difesa sono Giorgino e Branzani, che devono  garantire copertura alla difesa, composta abitualmente da Antonazzo, Rizzi, Prosperi e Migliaccio. In porta il titolare è Bremec.

Per la sfida di domenica contro la Nocerina mister Brucato dovrà fare il conti con le assenze per infortunio e per squalifica. Il giudice sportivo, che già la settimana scorsa aveva appiedato per due turni Bremec, Barazzo e Antonazzo, ha fermato per un turno anche il capitano Migliaccio. Per quanto riguarda l’infermeria, invece, le brutte notizie arrivano da Cotroneo, Dalì e Pensalfini che sono ancora out e non prenderanno parte alla gara di domenica. Qualche problemino fisico anche per il terzo portiere Goio e per il  difensore Rizzi, che nella giornata di ieri hanno svolto lavoro differenziato. Le possibilità di vederli titolari al san Francesco, comunque, sono buone. Chi di sicuro ci sarà è il bomber Innocenti, che è tornato a lavorare con il gruppo, dopo il martedì passato in palestra.   

 

Valerio D’Amico, ForzaNocerina.it

 

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