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Il prossimo avversario: HELLAS VERONA F.C.

UN PO’ DI STORIA. Il Verona Calcio nasce nel 1903, quando un gruppo di studenti fonda un club denominandolo Hellas. La fusione con il Verona, a quell’epoca squadra rivale, avviene nel 1919. Il suo debutto nel campionato di serie B risale alla stagione 1929-30. Il settimo posto conquistato entusiasma l’ambiente, ma le stagioni successive sono un alternarsi di momenti positivi e momenti scoraggianti. Per assistere alla prima promozione in serie A dobbiamo aspettare il 1958. La gloria dura, però, solo una stagione. Nel decennio successivo gli scaligeri vivono pochi momenti felici e riescono a conquistare di nuovo la massima serie solo nel 1968. Questa volta i gialloblu riescono a mantenere la categoria per ben quattro stagioni e retrocedono solo a causa dello “Scandalo della telefonata”, nel quale viene coinvolto il presidente Garonzi. Il Verona, comunque, nella stagione successiva conquista di nuovo la serie A, battendo uno a zero il Catanzaro nello spareggio. Nel 1976 la compagine veronese riesce a conquistare la finale di Coppa Italia, battendo squadre del blasone di Torino, Cagliari e Inter. A vincere il trofeo è il Napoli, che si impone con il rotondo punteggio di quattro a zero. Nel 1982, dopo una retrocessione in serie B e una crisi di risultati che per un periodo mette in discussione anche la permanenza in cadetteria, inizia il ciclo più importante di vittorie per la società veneta. Nelle nove stagioni successive si assiste a risultati importantissimi: una schiacciante vittoria del campionato di serie B (1981-82), due finali consecutive di Coppa Italia (1983 e 1984), due quarti posti in serie A (1983 e 1987) e soprattutto uno scudetto conquistato nella stagione 1984-85. Nella stagione successiva il Verona riesce a farsi onore anche in coppa Campioni, ma viene eliminata agli ottavi dalla Juventus. Dopo tante soddisfazioni nel 1990 il Verona ritorna in serie B. L’intero decennio è particolarmente difficile dal punto di vista economico e povero di sorrisi per un club prestigioso come quello gialloblu. Il nuovo millennio inizia nel migliore dei modi per gli scaligeri, che ottengono ottimi risultati anche nel massimo campionato. Uno degli artefici è Cesare Prandelli, attuale c.t. della Nazionale. Nel 2007 il Verona tocca uno dei punti più bassi della sua storia; un campionato di serie B di livello piuttosto basso costringe la squadra a giocare i play out contro lo Spezia. La squadra ligure riesce a strappare lo zero a zero in trasferta e tra le mura amiche vince per due reti a uno. Il Verona retrocede il Lega Pro. Il purgatorio in terza serie dura ben quattro anni, nei quali ci sono avvicendamenti sia ai vertici societari (diventa presidente l’imprenditore Giovanni Martinelli) che nello staff tecnico. La promozione in serie B giunge solo nella stagione 2010-2011, quando la squadra allenata da Mandorlini batte in finale play off la Salernitana.

LO STADIO. Lo stadio che ospita le gare casalinghe del Verona è il “Marcantonio Bentegodi”, che ospita anche le gare interne del Chievo. Viene inaugurato nel 1963, in sostituzione del vecchio impianto sportivo sito nella zona di piazza Cittadella. La sua capacità è di 39211 posti a sedere.

I PRECEDENTI. Non vi sono precedenti in campionati professionisti tra Nocerina e Verona.

IL VERONA OGGI. In questa stagione il Verona ha l’obiettivo di centrare una salvezza tranquilla. L’inizio è stato piuttosto positivo, anche se nelle ultime quattro giornate ha colto appena due punti. Sul banco degli imputati è finito l’allenatore Andrea Mandorlini, anche se il presidente Martinelli ha smentito categoricamente che la sua panchina è a rischio.

Il calciatore di maggiore qualità a disposizione dell’ex allenatore di Cluj e Sassuolo è senza dubbio Halfredsson. Il centrocampista islandese vanta 34 presenze in massima serie con la maglia della Reggina condite da un gol. Nella scorsa stagione in Prima Divisione ha messo a segno 4 reti in 30 presenze.

Oltre ad Halfredson il Verona ha altri calciatori di livello. Il bomber è Nicola Ferrari, che nella scorsa stagione è stato decisivo nei play off promozione. Altro attaccante di sicuro affidamento è Bjelanovic, che ha messo a segno 22 reti nel massimo campionato con le maglie di Ascoli, Lecce, Chievo e Como. In difesa l’uomo di maggiore esperienza è Mareco, che ha disputato nove stagioni con il Brescia e ha collezionato centocinquanta presenze in serie B. 

 

Valerio D’Amico, ForzaNocerina.it

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