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CHI SALE E CHI SCENDE: disastro Sabbione, Bogliacino incanta

Il recupero della 13^gionata termina con un secco 3-0 a favore del Lece. Buona prova dei molossi che hanno tenuto testa al più quotato avversario fino al calcio di rigore concesso al Lecce nei minuti finale del primo tempo. Ripresa a senso unico con i salentini che prima con Zigoni e poi con Beretta hanno chiuso i giochi.

CHI SALE

KOSTADINOVIC – Tiene a bada gli avanti del Lecce per tutta la prima frazione, poi dal rigore in poi e, complice la giornata no del compagno di reparto Sabbione, cala alla distanza.  Si conferma risorsa preziosa. 

LEPORE – Tenta in tutti i modi di servire i suoi in area. Occupando la fascia destra dello schieramento difensivo è costretto a macinare metri, ottima l’intesa con Cremaschi che gli permette di difendere e ripartire. Dai suoi piedi partono i due traversoni che nel primo tempo avrebbero potuto mandare in vantaggio i molossi. Ma non è giornata.

BOGLIACINO – Calciatore di categoria superiore. Nel primo tempo è l’unico ad emergere in un Lecce apparso spento e svogliato. Da buon capitano si assume l’onere di tirare e trasformare il calcio di rigore concesso dal Signor Marini a pochi minuti dalla fine della prima frazione di gioco che consente al Lecce di andare al riposo in vantaggio di una rete.

CHI SCENDE

SABBIONE – Cancella in 90 minuti quanto di buono si era intravisto nelle uscite. Si fa trovare impreparato su tutte e tre le marcature dei salentini. Giornata da dimenticare in fretta per il centrale ex Sestri Levante.

L’ARBITRO MARINI – Direzione di gara alquanto discutibile, sbaglia tutto quello che c’è da sbagliare.

REMEDI – Dovrebbe essere uno dei perni del centrocampo rossonero ma oggi è più l’ombra di se stesso. Vaga senza un preciso scopo per il campo, regalando, in svariate occasioni, la sfera agli avversari e creando, ai suoi, grattacapi inutili.

Carlo Attanasio, ForzaNocerina.it

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