Ultime news

NOCERINA ON THE ROAD: Barletta, la città della Disfida

Il roboante tre a zero rifilato al Brindisi ha risollevato in un solo colpo il morale della Nocerina, pronta e carica al massimo per un compito altrettanto probante come la trasferta nella già annunciata bolgia dello stadio “Puttilli”, contro il Barletta. I rossoneri viaggeranno verso una delle città più belle della Puglia, dalla storia millenaria e ricca di tesori a cielo aperto. I cenni storici sulla celebre Disfida, i monumenti come il duomo, il castello e il colosso di Eraclio, uniti la bellezza del mare fanno di Barletta un capoluogo affascinante e sorprendente per ogni visitatore.

LA STORIA. Barletta è una città di più di novantamila abitanti a circa 190 chilometri da Nocera Inferiore, ed è co-capoluogo della provincia di Barletta-Andria-Trani. La sua fondazione risalirebbe al IV a.C., ad opera del popolo dei Bardei, da cui nasce il primo nome della città, Bardulos, ancora oggi leggibile nella Tabula Peutingeriana. In epoca romana, la città visse nell’ombra di centri più importanti come Canne e Canosa, per poi dare inizio al suo sviluppo durante il periodo della discesa dei Longobardi. La forte crescita demografica avvenuta dopo l’incursione dei Saraceni dà il via alla fioritura economica-culturale della città, che diventa una fortezza dei Normanni e punto di passaggio cruciale per i Crociati, in viaggio verso la Terra Santa. Intorno al 1200, Barletta vive sotto l’influenza di Federico II di Svevia, che costruisce una delle sue residenze proprio all’interno del castello, in cui verrà dato l’annuncio della Sesta Crociata nel 1228. All’inizio del XVI secolo, nel corso della seconda guerra italiana, Barletta diventa il teatro della Disfida, cioè lo scontro tra cavalieri italiani e francesi nel 1503, concluso con la vittoria della fazione italiana, guidata dal capitano Ettore Fieramosca.

I LUOGHI. Uno dei monumenti più prestigiosi di Barletta è, senza dubbio, il castello medievale. Caratterizzato dalla tipica forma quadrangolare, il complesso è stato realizzato nell’XI secolo e successivamente ampliato nel corso dei secoli, fino alla definitiva ristrutturazione voluta dal re Carlo V di Spagna nel 1532. Nei pressi del castello, troviamo anche il duomo di Barletta, la Basilica di Santa Maria Maggiore, famosa per essere stata il luogo dell’incoronazione del re Ferdinando I d’Aragona, nel 1459. Costruita su un’antichissima chiesa paleocristiana a partire dal XII secolo, la cattedrale si rivela un tipico esempio di stile romanico, contaminato da una spiccata vena gotica, dovuta a un ampliamento della parte posteriore dell’edificio nel Trecento. Tra il XII e il XIII secolo, la chiesa diventa un punto di riferimento fondamentale per i pellegrini che viaggiavano verso Gerusalemme, che la sceglievano come luogo di sosta e preghiera. Dinanzi al fianco sinistro della splendida basilica trecentesca del Santo Sepolcro, si può ammirare in tutta la sua maestosità il Colosso di Barletta, soprannominato Eraclio (Aré nel dialetto locale). Si tratta di un’imponente statua di bronzo, alta circa quattro metri e mezzo e risalente al V secolo, in era bizantina. Molto probabilmente, l’opera raffigurerebbe l’imperatore Teodosio II, e sarebbe stata eretta da Valentiniano III a Ravenna, nel 459 d.C.

Domenico Pessolano

Immagini collegate:

Back to top button