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Il Procuratore federale Palazzi deferisce la Juve Stabia e il Sorrento

Un fulmine a ciel sereno rovina il primo concreto incontro tra la Juve Stabia e la Serie Bwin. Nella giornata in cui è stato diffuso il calendario della competizione, il Procuratore federale Stefano Palazzi, esaminati gli atti di indagine posti in essere dalla Direzione Antimafia Distrettuale della Procura di Napoli, ed espletata la conseguente attività istruttoria in sede disciplinare, ha infatti deferito alcuni calciatori che all’epoca dei fatti erano membri delle rose di Juve Stabia e Sorrento, e, per responsabilità oggettiva, anche i due club, nell’ambito di un’inchiesta su alcune partite truccate. L’indagine della giustizia sportiva, denominata “Golden Goal”, prese il via in seguito alle mosse di quella penale ordinaria, quando, ad ottobre del 2010, il calciatore Cristian Biancone fu arrestato su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Napoli con l’accusa di aver alterato il risultato di Juve Stabia-Sorrento, derby del 5 aprile 2009 terminato 1-0 per i gialloblù, con l’attaccante che militava con la squadra sorrentina. Biancone, secondo quanto emerso dalle indagini dai Carabinieri, avrebbe, secondo l’accusa, agevolato il clan camorristico dei D’Alessandro che gestiva un giro di scommesse clandestine. La punta avrebbe anche convinto Vitangelo Spadavecchia, portiere del Sorrento all’epoca dei fatti, a falsare il risultato: in cambio, il numero uno, indagato a piede libero, avrebbe ricevuto 25.000 euro. Alla partita incriminata prese parte solo Spadavecchia, mentre Biancone non giocò. Nell’operazione dell’ottobre 2010 vennero fermate 25 persone indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti, associazione per delinquere finalizzata all’elusione delle misure di prevenzione patrimoniale, esercizio di scommesse clandestine, usura, estorsione e riciclaggio di denaro di provenienza illecita. Le indagini, partite nel 2008, avevano ricostruito le dinamiche camorristiche dell’area stabiese, delineando gli organigrammi dei clan, tra i quali spicca quello delle famiglie Afeltra-Di Martino, ed individuando i canali di arricchimento dei sodalizi nell’usura, estorsioni e gestione, tramite prestanome, di centri scommesse. Per tutto questo oggi Palazzi ha deferito Biancone. Secondo quanto è scritto in una nota diffusa oggi dalla Figc, avrebbe effettuato “scommesse in ordine a risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito dell’Uefa e della Figc, nonché per avere posto in essere atti e comportamenti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato delle gare Taranto – Sorrento del 21.12.2008 e Juve Stabia – Sorrento del 5.4.2009”. Deferito anche Spadavecchia “per avere scommesso, puntando sulla sconfitta della propria squadra, sul risultato della gara Juve Stabia-Sorrento del 5.4.2009, nonché per avere posto in essere atti e comportamenti finalizzati ad alterare il risultato della suddetta gara”. Ma, secondo le risultanze di Palazzi, anche qualcuno della Juve Stabia era coinvolto. Infatti il Procuratore ha deferito Roberto Amodio, all’epoca d.s. della Juve Stabia, per avere anche lui “posto in essere comportamenti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della partita, e comunque per aver consentito ad altri soggetti non appartenenti all’ordinamento federale di compiere nell’interesse della propria società atti idonei ad alterare lo svolgimento della suddetta gara”. Per omessa denuncia è stato invece deferito l’allora presidente del Sorrento Antonino Castellano. Deferiti anche i due club per responsabilità oggettiva. Relativamente alle loro posizioni nel comunicato della Figc si parla anche di “avvenuta alterazione del risultato della gara” e, per la Juve Stabia, di “conseguimento diretto di un ingiusto vantaggio in classifica”. I due club rischiano, allo stato dei fatti, una ingente ammenda pecuniaria ed una penalizzazione in classifica al via della prossima stagione agonistica.

 

fonte: Gioacchino Roberto Di Maio, www.stabiachannel.it

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